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- Tragico incidente a Cima di Porta Bassa: un escursionista di 63 anni di Sospirolo (BL) ha perso la vita a causa di una caduta di circa 60 metri dopo che un blocco di roccia ha ceduto.
- Malore al Rifugio Antelao: un escursionista di 52 anni proveniente da Montegrotto Terme (PD) è stato soccorso e trasferito all'ospedale di Belluno a seguito di un malore improvviso.
- Ricerca di un parapendio scomparso: proseguono senza esito le ricerche di un parapendio nella Valle di San Floriano, iniziate sabato 11 maggio, con l'impiego di diverse squadre di soccorso e unità cinofile.
Una serie di eventi critici ha colpito le zone montuose venete nelle ultime ore, mettendo a dura prova le squadre di soccorso alpino e generando un diffuso senso di dolore e inquietudine tra gli appassionati della montagna.
Tragedia a Cima di Porta Bassa
La giornata di domenica 12 maggio 2025 si è trasformata in un dramma per un escursionista sessantatreenne, D. C., residente a Sospirolo (BL). L’uomo, che stava partecipando a un’escursione con quattro compagni nei pressi di Cima di Porta Bassa, sul versante destro del Mis, ha perso la vita a causa di una caduta disastrosa in un canalone. Stando alle ricostruzioni, un blocco di roccia su cui l’escursionista si era appoggiato ha ceduto all’improvviso, provocandone una precipitazione di circa sessanta metri. I compagni di escursione hanno immediatamente dato l’allarme, attivando i servizi di soccorso. L’azione del Soccorso Alpino di Belluno, con il supporto dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, benché immediata, *si è dimostrata sfortunatamente inefficace. Il corpo dell’uomo è stato recuperato tramite una delicata operazione con verricello e trasferito a Pian Falcina, dove attendevano le autorità competenti per gli adempimenti di legge. La dinamica dell’incidente evidenzia, ancora una volta, quanto sia cruciale la prudenza e la preparazione nell’affrontare sentieri montani, perfino quelli considerati relativamente facili. La montagna, sebbene offra paesaggi spettacolari e opportunità di svago, può nascondere pericoli inattesi.
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Malore al Rifugio Antelao
Sempre nella stessa giornata, intorno alle 14:30, l’elisoccorso di Treviso Emergenza è intervenuto al Rifugio Antelao per assistere un uomo di 52 anni, proveniente da Montegrotto Terme (PD), colpito da un improvviso malessere. L’escursionista è stato velocemente stabilizzato e trasferito all’ospedale di Belluno per ulteriori accertamenti medici. Sul posto, a supporto, è intervenuto anche il Soccorso Alpino di Pieve di Cadore. Questo evento sottolinea come l’altitudine e le condizioni ambientali possano avere un impatto sulla salute degli escursionisti, rendendo necessario un costante controllo del proprio stato fisico e una preparazione adeguata all’attività.
Ricerche di un Parapendio Scomparso
Un’ulteriore fonte di preoccupazione è la segnalazione di un presunto parapendio caduto sopra la Valle di San Floriano, in località Gorghi, nel territorio di Marostica (VI). Le ricerche, iniziate nel pomeriggio di sabato 11 maggio, hanno visto impegnati il Soccorso Alpino di Asiago e della Pedemontana del Grappa, l’elicottero di Verona Emergenza e i Vigili del Fuoco, con l’aiuto di unità cinofile e droni. Nonostante l’ingente spiegamento di forze, il velivolo non è stato ancora ritrovato. Le ricerche sono continuate anche nella giornata di lunedì 12 maggio, senza risultati. La complessità del territorio e le condizioni meteorologiche sfavorevoli rendono particolarmente ardue le operazioni di ricerca. Anche una segnalazione relativa a delle voci udite provenire dal bosco, dopo le opportune verifiche nell’area, si è rivelata priva di fondamento.

Intervento a Lumignano per un Escursionista Colto da Malore
Parallelamente alle ricerche del parapendio, il Soccorso Alpino è stato allertato per un altro intervento a Lumignano (VI), dove un escursionista di 65 anni ha accusato un malore mentre percorreva il sentiero numero 3. L’uomo, originario di Monticello Conte Otto (VI), si è improvvisamente accasciato, perdendo conoscenza.* Fortunatamente, si è ripreso prima dell’arrivo dei soccorritori, che lo hanno assistito e accompagnato a valle, dove ha rifiutato il ricovero. L’episodio sottolinea l’importanza di non sottovalutare i segnali del proprio corpo e di interrompere l’attività in caso di malessere.
Riflessioni sulla Sicurezza in Montagna
Gli eventi drammatici di questi giorni ci impongono una seria riflessione sulla sicurezza in montagna. La montagna è un ambiente meraviglioso, ma anche potenzialmente pericoloso. È fondamentale affrontare le escursioni con la giusta preparazione fisica e tecnica, informandosi sulle condizioni meteorologiche e sui percorsi, e non sottovalutando mai i rischi. La prudenza e la consapevolezza sono le migliori armi per prevenire incidenti e vivere la montagna in sicurezza.
Oltre l’Emergenza: Prevenzione e Consapevolezza
La montagna non è un parco giochi, ma un ambiente che richiede rispetto e preparazione.
Una nozione base di notizie e approfondimenti su montagna e alpinismo è che la preparazione fisica e la conoscenza del territorio sono fondamentali per affrontare qualsiasi escursione. Non improvvisare mai e informarsi sempre sulle condizioni meteo e sui percorsi.
Una nozione avanzata è la capacità di valutare il rischio oggettivo e soggettivo. Il rischio oggettivo è legato alle condizioni ambientali (meteo, terreno, ecc.), mentre il rischio soggettivo dipende dalle proprie capacità e preparazione. Saper valutare entrambi i tipi di rischio è essenziale per prendere decisioni consapevoli e ridurre al minimo la possibilità di incidenti.
Questi eventi ci ricordano che la montagna è un ambiente che richiede rispetto e consapevolezza. Ogni passo, ogni decisione deve essere ponderata. La preparazione, la conoscenza del territorio e la capacità di valutare i rischi sono elementi imprescindibili per vivere la montagna in sicurezza e godere appieno della sua bellezza. La montagna non perdona l’imprudenza, ma premia la preparazione e la consapevolezza.