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- L'Everest diventa più pulito: ogni scalatore dovrà riportare i propri rifiuti organici grazie all'iniziativa della municipalità di Khumbu Pasanglhamu.
- Si stimano circa tre tonnellate di escrementi umani sull'Everest, con una concentrazione critica sul Colle Sud.
- Saranno distribuiti 8.000 sacchetti speciali dalla Sagarmatha Pollution Control Committee (SPCC) ai circa 1.200 scalatori previsti quest'anno.
L’eco della montagna più alta del mondo, l’Everest, risuona di un imperativo tanto ineluttabile quanto la gravità stessa: ogni scalatore dovrà farsi carico dei propri rifiuti organici. La municipalità rurale di Khumbu Pasanglhamu, custode del versante nepalese della montagna, ha decretato che l’ascesa alla vetta sarà vincolata all’acquisto di speciali sacchetti per la raccolta degli escrementi, da riportare scrupolosamente al campo base.
Un Problema di Proporzioni Montane
La decisione, lungi dall’essere un’improvvisa scelta amministrativa, scaturisce da un’emergenza ecologica sempre più pressante. L’altitudine, con il suo clima rigido, ostacola la decomposizione naturale, trasformando l’Everest in un deposito di rifiuti all’aperto. Le proteste sono aumentate, con testimonianze di alpinisti costretti a imbattersi nella vista e nei cattivi odori di deiezioni umane lungo il percorso. Il sindaco Mingma Sherpa ha espresso con fermezza l’inaccettabilità di tale situazione, sottolineando il danno arrecato all’immagine della montagna e alla salute degli scalatori. Si stima che sull’Everest giacciano circa tre tonnellate di escrementi umani, con una concentrazione particolarmente critica sul Colle Sud, tristemente soprannominato “un gabinetto a cielo aperto”.
Strategie di Contenimento e Smaltimento
L’amministrazione comunale ha designato la Sagarmatha Pollution Control Committee (SPCC) per la distribuzione di circa 8.000 sacchetti appositamente progettati, contenenti elementi chimici che favoriscono la solidificazione delle feci e ne diminuiscono l’emanazione di effluvi, ai circa 1.200 scalatori previsti per quest’anno. Ad ogni alpinista saranno forniti due sacchetti, la cui integrità sarà verificata al rientro al campo base. Un sistema simile è già in vigore sul Denali, la montagna più alta del Nord America, dove l’uso di contenitori biodegradabili è obbligatorio, sebbene spesso i contenitori vengano abbandonati nei crepacci. Sull’Everest, invece, il rientro dei sacchetti è obbligatorio e verificato. Da anni, inoltre, è in vigore un sistema di cauzione di circa 3.500 euro, restituita solo a fronte del riporto di almeno 8 chili di rifiuti. Dal 2010 è in fase di studio un progetto per la creazione di un impianto di biogas alimentato dagli escrementi umani raccolti al campo base, ma al momento i rifiuti organici vengono smaltiti in una fossa a Gorak Shep.

Un Equilibrio Delicato tra Turismo e Sostenibilità
Il governo nepalese, pienamente consapevole del valore dell’Himalaya come attrazione turistica, ha aumentato le verifiche e le azioni volte a rendere più ecosostenibile la scalata all’Everest. L’introduzione di nuove restrizioni viene tuttavia valutata con attenzione, al fine di non compromettere un settore fondamentale per l’economia del paese. L’Everest, conquistato per la prima volta nel 1953 da Edmund Hillary e Tenzing Norgay, ha visto circa 4.000 persone raggiungere la vetta, mentre circa 330 hanno perso la vita nel tentativo.
Verso un Futuro Più Pulito: Una Sfida Globale
La questione dei rifiuti sull’Everest non è un problema isolato, ma un sintomo di una sfida globale più ampia: la necessità di conciliare l’ambizione umana con la salvaguardia dell’ambiente, anche negli angoli più remoti e impervi del pianeta. La decisione della municipalità di Khumbu Pasanglhamu rappresenta un passo importante in questa direzione, un segnale che la montagna più alta del mondo non può più essere considerata una discarica a cielo aperto.
- Pagina ufficiale SPCC, ente per la gestione dei rifiuti sull'Everest.
- Sito ufficiale di Sagarmatha Pollution Control Committee (SPCC), l'ente incaricato della gestione dei rifiuti.
- Regolamenti ufficiali per le spedizioni alpinistiche in Nepal, inclusi permessi e sicurezza.
- Pagina Wikipedia sulla municipalità rurale di Khumbu Pasanglhamu, ente che ha decretato l'obbligo.