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- Adam Ondra ha conquistato Soudain Seul, il suo primo V17 (9a), prima di concentrarsi su nuove sfide a Fontainebleau.
- Il nuovo obiettivo di Ondra è Imothep Assis, un boulder composto da movimenti che variano da V11 a V15, con una possibile difficoltà stimata di V18 (9a+) con sit start.
- Ondra ha trasformato la sua esperienza a Fontainebleau in un "tour de flash", tentando di risolvere il maggior numero possibile di boulder di grado 8B in un solo giorno, nonostante un giorno di riposo forzato a causa della pioggia.
Adam Ondra, il celebre scalatore ceco, ha recentemente focalizzato la sua attenzione su Fontainebleau, in Francia, trasformando la rinomata località in un vero e proprio laboratorio per superare i propri limiti nel bouldering. Dopo aver conquistato Soudain Seul, il suo primo V17 (9a), Ondra non si è fermato, ma ha continuato a esplorare le sfide che Fontainebleau ha da offrire.
## Alla conquista di Imothep Assis: un progetto ambizioso
Il nuovo obiettivo di Ondra è Imothep Assis, un boulder considerato tra i più difficili al mondo. Questo progetto, da anni nel mirino di Camille Coudert, scalatore anch’egli da V17, rappresenta una sfida complessa e articolata. Coudert descrive il blocco come composto da due movimenti di V14/15, quattro di V13, due di V13/14 e otto di V11, stimando una difficoltà di V15 (8c) partendo dal secondo movimento e addirittura V18 (9a+) con sit start. Ondra ha documentato i suoi progressi in un video su YouTube, mostrando anche altre realizzazioni come Igne de bête V14, Ubik Assis V13 e Imothep du Sol V13/14, tutti saliti a vista.

## Un “tour de flash” tra i massi di Fontainebleau
Ondra ha trasformato la sua esperienza a Fontainebleau in un vero e proprio “tour de flash”, tentando di risolvere il maggior numero possibile di boulder di grado 8B in un solo giorno. Nonostante un giorno di riposo forzato a causa della pioggia, Ondra ha continuato a sfidare i massi più impegnativi, tra cui Ubik Assis (8B flash), Ligne de bête (8B+ flash), Partage Assis (8B tentato), Jeté croisé en forêt (8B+ tentato), Imothep du Sol (8B (+) flash) e il progetto Imothep Assis (9A (+)).
## Soudain Seul: una conquista significativa
Prima di concentrarsi su Imothep Assis, Ondra ha conquistato Soudain Seul, un boulder liberato nel 2021 da Simon Lorenzi e valutato inizialmente 9A. Ondra, pur non essendo un frequentatore abituale di Fontainebleau, ha scelto di mettersi alla prova su questo masso, ritenendolo adatto alle sue caratteristiche. Dopo cinque sessioni, Ondra è riuscito a superare la sfida, definendo la salita come “una delle lotte più memorabili della sua carriera”. Nonostante il successo, Ondra si è mostrato cauto nel definire il grado, lasciando aperta la questione se Soudain Seul sia un 8C+/9A o un 9A “facile”.
## Il fascino di Fontainebleau: un luogo unico per l’arrampicata
Fontainebleau rappresenta un luogo unico per l’arrampicata, grazie alla varietà dei suoi boulder, alla bellezza della natura circostante e alla presenza di scalatori appassionati. Ondra stesso ha espresso il suo rammarico per non aver scalato di più in questa zona, sottolineando come le giornate più piacevoli siano state quelle in cui ha dedicato pochi tentativi a ogni masso, spostandosi poi verso nuove sfide. L’esperienza di Ondra a Fontainebleau testimonia il fascino e la difficoltà di questa località, che continua ad attrarre scalatori da tutto il mondo.
## Riflessioni conclusive: l’evoluzione del bouldering moderno
L’impegno di Adam Ondra a Fontainebleau, e in particolare la sua focalizzazione su Imothep Assis, evidenzia l’evoluzione del bouldering moderno, dove la difficoltà dei problemi continua a crescere e gli atleti sono costantemente alla ricerca di nuove sfide. La determinazione di Ondra nel superare i propri limiti, unita alla sua capacità di analizzare e risolvere problemi complessi, lo rende uno dei protagonisti indiscussi di questa disciplina.
L’arrampicata, in tutte le sue forme, non è solo una questione di forza fisica, ma anche di strategia, tecnica e, soprattutto, di passione. La capacità di Ondra di adattarsi a diversi stili di arrampicata, come dimostrato dalla sua conquista di Soudain Seul e dal suo impegno su Imothep Assis, testimonia la sua versatilità e la sua profonda conoscenza della disciplina.
Per chi si avvicina al mondo dell’arrampicata, è fondamentale comprendere che la difficoltà di un percorso o di un boulder è soggettiva e dipende da molti fattori, tra cui le proprie caratteristiche fisiche, la propria esperienza e le proprie preferenze. Non bisogna lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà, ma piuttosto affrontarle con determinazione e spirito di adattamento, cercando sempre di imparare dai propri errori e di migliorare le proprie capacità.
Un concetto avanzato nell’arrampicata è la “beta”, ovvero la sequenza di movimenti ottimale per risolvere un problema. La beta può variare da persona a persona, a seconda delle proprie caratteristiche fisiche e del proprio stile di arrampicata. Studiare la beta di un problema, analizzando i movimenti dei climber più esperti, può essere molto utile per migliorare le proprie capacità e per trovare soluzioni alternative.
L’arrampicata è un’attività che richiede impegno, dedizione e una costante ricerca di miglioramento. Ma è anche un’attività che può regalare grandi soddisfazioni, sia a livello fisico che mentale. La sensazione di superare i propri limiti, di conquistare una vetta o di risolvere un problema difficile è impagabile e può contribuire a rafforzare la propria autostima e la propria fiducia in sé stessi.