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- Il 28 giugno 2025, un alpinista di 59 anni ha perso la vita precipitando per circa 100 metri sulla via ferrata delle cascate di Stulles in Val Passiria.
- L'incidente è avvenuto intorno alle ore 12:00. Due escursionisti hanno assistito alla caduta, vedendo prima lo zaino e poi il corpo dell'uomo.
- La via ferrata delle cascate di Stulles è situata nei pressi della cascata omonima, la terza più alta d'Europa, e collega Moso alla frazione di Stulles.
Un tragico incidente ha scosso la Val Passiria, in Trentino Alto Adige, il 28 giugno 2025. Un escursionista di 59 anni, originario dell’Albania ma residente in regione, ha perso la vita precipitando per circa 100 metri mentre percorreva la rinomata via ferrata delle cascate di Stulles. L’incidente è avvenuto intorno alle ore 12:00, gettando nello sconforto la comunità locale e gli appassionati di montagna. La vittima, secondo le prime ricostruzioni, aveva completato i primi due segmenti della ferrata e si stava avvicinando al sentiero che conduce a Stulles quando, per cause ancora in fase di accertamento, ha perso l’equilibrio precipitando nel vuoto.
Dinamica dell’incidente e intervento dei soccorsi
La dinamica dell’incidente è stata ricostruita grazie alle testimonianze di due escursionisti che si trovavano a valle. Questi hanno riferito di aver visto prima lo zaino dell’uomo cadere, seguito dal suo corpo. È subito partito l’allarme e sul luogo dell’accaduto sono confluite le squadre di emergenza: l’elicottero Pelikan 1, i team del Soccorso Alpino di Tulles e Moso in Passiria, i Carabinieri e gli operatori della Guardia di Finanza. Purtroppo, nonostante la rapidità dell’intervento, i sanitari non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’escursionista. La via ferrata delle cascate di Stulles, situata nei pressi della cascata omonima (la terza più alta d’Europa), è un percorso molto frequentato dagli amanti della montagna, attratti dalla bellezza del paesaggio e dalla sfida che esso rappresenta. La ferrata collega Moso alla frazione di Stulles e presenta tratti di difficoltà media, con alcune sezioni particolarmente esposte.

- Che tragedia, un pensiero alla famiglia... 😥...
- Forse le ferrate sono sopravvalutate... 🤔...
- La montagna non è un parco giochi... ⛰️...
Reazioni e implicazioni
La notizia della tragedia ha suscitato profondo cordoglio nella comunità locale e tra gli appassionati di montagna. Questo incidente si aggiunge ad altri eventi tragici avvenuti recentemente in Trentino Alto Adige, sollevando interrogativi sulla sicurezza in montagna e sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione sui rischi connessi alle attività alpinistiche. Le autorità competenti stanno conducendo indagini per accertare le cause dell’incidente e valutare eventuali misure per migliorare la sicurezza lungo la via ferrata. La vittima era un esperto scalatore, ben equipaggiato, ma le circostanze che hanno portato alla caduta rimangono ancora da chiarire.
Riflessioni sulla sicurezza in montagna
La tragedia avvenuta sulla via ferrata delle cascate di Stulles ripropone il tema della sicurezza in montagna. La montagna è un ambiente meraviglioso ma anche insidioso, che richiede preparazione, esperienza e rispetto delle regole. È fondamentale affrontare percorsi come le vie ferrate con la giusta attrezzatura, una buona preparazione fisica e mentale, e soprattutto con la consapevolezza dei propri limiti.
Amici della montagna, cosa possiamo imparare da questa triste vicenda? La montagna è maestra severa, che non perdona errori. Ricordiamoci sempre di pianificare attentamente le nostre escursioni, di informarci sulle condizioni del percorso, di controllare l’attrezzatura e di non sottovalutare mai i rischi. Un’escursione in montagna deve essere un’esperienza piacevole e gratificante, ma anche un atto di responsabilità verso noi stessi e verso gli altri.
Un consiglio avanzato per chi pratica alpinismo: la conoscenza approfondita delle tecniche di auto-assicurazione e di soccorso è fondamentale per affrontare situazioni di emergenza in montagna. Partecipare a corsi specifici e aggiornare costantemente le proprie competenze può fare la differenza tra la vita e la morte.
Riflettiamo: quanto siamo disposti a investire nella nostra sicurezza quando pratichiamo attività in montagna? Siamo consapevoli dei rischi che corriamo e delle responsabilità che ci assumiamo? La montagna ci offre emozioni uniche, ma ci chiede anche rispetto e prudenza.