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- Luca Magri ha vinto la Snowdon Race 2025 con un tempo di 1h06'11", aggiudicandosi anche il Memorial GP Bottà.
- La squadra italiana ha monopolizzato il podio maschile, con Michael Galassi e Roberto Giacomotti che hanno conquistato rispettivamente l'argento e il bronzo.
- Beatrice Bianchi ha ottenuto un prestigioso argento nella competizione femminile, migliorando il suo risultato del 2024, quando era arrivata terza.
La Snowdon Race 2025, una competizione di corsa in montagna di fama internazionale, ha visto un trionfo storico per l’Italia. L’evento, tenutosi il 19 luglio 2025, ha visto gli atleti italiani dominare la scena, in particolare nella categoria maschile, dove hanno conquistato l’intero podio.
Trionfo maschile: una tripletta storica
La squadra italiana ha realizzato un’impresa senza precedenti alla Snowdon Race, monopolizzando il podio maschile. Luca Magri, atleta della Recastello Radici Group, ha tagliato il traguardo per primo con un tempo di 1h06’11”, aggiudicandosi anche il Memorial GP Bottà come primo atleta non britannico. A seguire, Michael Galassi (US Aldo Moro Paluzzo) ha conquistato l’argento in 1h06’58”, mentre Roberto Giacomotti (Sport Project VCO) si è aggiudicato il bronzo in 1h07’39”. Questo risultato ha permesso all’Italia di vincere anche la classifica a squadre.
Questo successo corale è il risultato di una strategia ben precisa, come sottolineato dal coordinatore tecnico di settore Paolo Germanetto. La squadra, composta da giovani atleti, è stata portata oltre Manica per fare esperienza, dimostrando una notevole capacità di gestione sull’impegnativo percorso gallese.

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L’argento di Beatrice Bianchi e le altre azzurre
Nella competizione femminile, Beatrice Bianchi, anch’essa della Recastello Radici Group, ha conquistato un prestigioso argento con un tempo di 1h21’58”. La Bianchi, già terza nel 2024, ha dimostrato ancora una volta il suo talento, superando diverse avversarie nella discesa.
Dietro di lei, Anna Hofer (Sportclub Merano) si è piazzata quarta in 1h23’17”, mentre Luna Giovanetti (SA Valchiese) ha concluso al settimo posto in 1h24’42”. La vittoria è andata alla britannica Nancy Scott, che ha tagliato il traguardo in 1h20’31”.
Il percorso e la storia della Snowdon Race
La Snowdon Race, organizzata per la prima volta nel 1976, è una gara di corsa in montagna che si svolge a Llanberis, in Galles. Il percorso, lungo circa 16 chilometri, prevede 8 km di salita e altrettanti in discesa, con un dislivello positivo di 1000 metri. Gli atleti partono da Llanberis e raggiungono la cima del Monte Snowdon, a quota 1085 metri, per poi tornare al punto di partenza.
La gara è gemellata con il Trofeo Vanoni di Morbegno dal 1980, grazie all’impegno di Gianpietro Bottà e Ken Jones. L’albo d’oro della Snowdon Race vanta numerosi nomi italiani, tra cui Privato Pezzoli, Fausto Bonzi, Luigi Bortoluzzi, Lucio Fregona, Fabio Ciaponi, Marco De Gasperi, Cesare Maestri, Emanuele Manzi, Davide Magnini, Alberto Vender e Isacco Costa.
Un successo che guarda al futuro
Il trionfo italiano alla Snowdon Race 2025 rappresenta un momento storico per la corsa in montagna italiana. Questo risultato dimostra la crescita del movimento e la qualità degli atleti italiani, capaci di competere e vincere a livello internazionale. La tripletta maschile e l’argento di Beatrice Bianchi sono un segnale incoraggiante per il futuro della corsa in montagna italiana, che può contare su un gruppo di giovani talenti pronti a raccogliere l’eredità dei grandi campioni del passato.
La vittoria di Luca Magri, all’esordio in nazionale, è particolarmente significativa. Il 34enne di Schilpario ha dimostrato di avere le qualità per competere ai massimi livelli, gestendo al meglio la gara e distanziando gli avversari nella seconda parte del percorso. Anche Beatrice Bianchi ha confermato il suo valore, conquistando un argento prezioso e dimostrando di essere una delle migliori discesiste al mondo.
Riflessioni conclusive: l’essenza della corsa in montagna
La corsa in montagna, come dimostrato dalla Snowdon Race, non è solo una competizione sportiva, ma anche una sfida con se stessi e con la natura. Gli atleti devono affrontare percorsi impegnativi, con salite ripide e discese tecniche, mettendo alla prova la loro resistenza fisica e mentale. La capacità di gestire le energie, di adattarsi alle condizioni ambientali e di superare i propri limiti è fondamentale per raggiungere il successo.
Un aspetto fondamentale della corsa in montagna è la conoscenza del territorio e la capacità di interpretare i segnali della natura. Gli atleti devono essere in grado di orientarsi, di valutare le condizioni del terreno e di prevedere i cambiamenti meteorologici. Questa conoscenza, unita alla preparazione fisica e alla determinazione, permette loro di affrontare le sfide che la montagna presenta.
Un concetto base nella corsa in montagna è la gestione dello sforzo. Imparare a dosare le energie in salita, sfruttare la discesa per recuperare e mantenere un ritmo costante sono elementi chiave per affrontare una gara di lunga distanza. A livello avanzato, la conoscenza delle tecniche di respirazione e l’allenamento specifico per la corsa in salita e in discesa possono fare la differenza tra un buon risultato e un successo.
La Snowdon Race ci ricorda che la corsa in montagna è una disciplina che richiede sacrificio, impegno e passione. Ma è anche uno sport che regala emozioni uniche, permettendo di entrare in contatto con la natura e di superare i propri limiti. Che cosa ci spinge a cercare queste sfide? Forse è la ricerca di un equilibrio interiore, la voglia di mettersi alla prova o semplicemente l’amore per la montagna. Qualunque sia la risposta, la corsa in montagna continua ad affascinare e a ispirare atleti di tutto il mondo.
- Comunicato ufficiale della FIDAL sulla tripletta italiana alla Snowdon Race.
- Articolo ufficiale della FIDAL Lombardia sui risultati degli atleti alla Snowdon Race.
- Il sito della FIDAL presenta la squadra italiana alla Snowdon Race.
- Sito ufficiale di Recastello Radici Group, team di Luca Magri e Beatrice Bianchi.