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- Prima documentazione fotografica del gatto di Pallas (Otocolobus manul) nell'Himalaya indiano, avvistato a quasi 5.000 metri di altitudine.
- L'indagine, parte del progetto «Reviving Trans-Himalayan Rangelands», ha utilizzato 136 fototrappole in 83 siti per monitorare la fauna selvatica.
- Oltre al gatto di Pallas, sono stati identificati altri cinque felini selvatici, tra cui il leopardo delle nevi e il leopardo nebuloso, confermando l'eccezionale biodiversità dell'Himalaya orientale.
la prima documentazione fotografica del *gatto di Pallas (Otocolobus manul) nell’Himalaya indiano. Questo felino elusivo, noto anche come manùl, è stato immortalato a un’altitudine di quasi 5.000 metri, ampliando significativamente la zona di habitat conosciuta per questa specie rara.
L’indagine, parte del progetto “Reviving Trans-Himalayan Rangelands”, finanziato dal Governo del Regno Unito tramite la Darwin Initiative, ha visto l’installazione di 136 fototrappole in 83 siti distribuiti su un’area di 2.000 km² nelle regioni montuose di Tawang e West Kameng. Questi dispositivi di rilevamento sono rimasti operativi per più di otto mesi, documentando la vita animale nonostante il clima proibitivo e la topografia impegnativa.
La scoperta del gatto di Pallas non è stata l’unica sorpresa. Le fototrappole hanno anche catturato immagini di altri cinque felini selvatici: il leopardo delle nevi, il leopardo comune, il leopardo nebuloso, il gatto leopardo e il gatto marmorizzato. Questi avvistamenti confermano la straordinaria biodiversità dell’Himalaya orientale e sottolineano l’importanza di proteggere questi ecosistemi fragili.
Record di Altitudine per Diversi Felini
La spedizione ha permesso di registrare nuovi primati di altitudine per diverse specie. Un leopardo nebuloso è stato fotografato a 4.650 metri, un leopardo comune a 4.600 metri e un gatto marmorizzato avvistato oltre i 4.300 metri. Questi dati suggeriscono che questi animali sono in grado di adattarsi a condizioni ambientali estreme e che l’Himalaya orientale rappresenta un rifugio importante per la fauna selvatica.
Oltre ai felini, le fototrappole hanno anche immortalato altre specie interessanti, come il gufo dei boschi dell’Himalaya e lo scoiattolo volante dalla testa grigia, a quote record. Questi avvistamenti testimoniano la ricchezza e la complessità dell’ecosistema himalayano.
Il team di ricerca, guidato da Rohan Pandit, Taku Sai, Nisam Luxom e Pemba Tsering Romo, sotto la supervisione di Rishi Kumar Sharma, ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento delle comunità locali nel progetto. La loro conoscenza del territorio e il loro sostegno logistico sono stati fondamentali per il successo della spedizione.
- Che meraviglia! 🎉 La scoperta del gatto di Pallas dimostra......
- Un'altra specie a rischio... 😔 Forse dovremmo ripensare......
- Gatto di Pallas ad alta quota? 🤔 Forse si sta adattando......
Minacce e Sfide per la Conservazione
Nonostante la sua ricchezza naturale, l’Himalaya orientale è minacciato dai cambiamenti climatici, dal pascolo eccessivo e dai progetti infrastrutturali*. Questi fattori possono avere un impatto negativo sulla biodiversità e sulla sopravvivenza delle specie selvatiche.
La scoperta del gatto di Pallas e degli altri felini selvatici sottolinea l’urgenza di investire nella ricerca e nella conservazione di questi ecosistemi fragili. È necessario sviluppare strategie di conservazione mirate, basate sulla scienza e sulla conoscenza locale, per proteggere la fauna selvatica e garantire la sostenibilità delle comunità locali.

Un Futuro Sostenibile per l’Himalaya
La convivenza tra comunità umane e animali selvatici è possibile, come dimostrato dalla presenza dei pastori Brokpa e dei loro greggi nelle stesse aree frequentate dai felini. Tuttavia, è necessario promuovere pratiche di gestione sostenibile del territorio e sensibilizzare le comunità locali sull’importanza della conservazione della biodiversità.
Il progetto “Reviving Trans-Himalayan Rangelands” rappresenta un esempio di come la collaborazione tra scienziati, comunità locali e istituzioni governative possa portare a risultati concreti nella conservazione della natura. È fondamentale continuare a investire in progetti di questo tipo per garantire un futuro sostenibile per l’Himalaya e per le sue comunità.
Riflessioni Finali: Un Tesoro da Proteggere
Amici appassionati di montagna e alpinismo, questa scoperta ci ricorda quanto ancora ci sia da esplorare e proteggere nel nostro meraviglioso pianeta. La presenza del gatto di Pallas a queste altitudini estreme è un simbolo di resilienza e adattamento, ma anche un campanello d’allarme sulla fragilità di questi ecosistemi.
Una nozione base da tenere a mente è che la biodiversità è fondamentale per la salute del nostro pianeta e per il nostro stesso benessere. Ogni specie, anche la più elusiva, svolge un ruolo importante nell’equilibrio ecologico.
Un concetto più avanzato è quello della “connettività ecologica”, ovvero la capacità delle specie di spostarsi e interagire tra diversi habitat. La frammentazione del territorio, causata dalle attività umane, può compromettere questa connettività e mettere a rischio la sopravvivenza delle specie.
Questa notizia ci invita a riflettere sul nostro ruolo nella conservazione della natura. Cosa possiamo fare, nel nostro piccolo, per proteggere questi tesori nascosti? Forse sostenere le organizzazioni che lavorano sul campo, adottare pratiche di consumo più consapevoli o semplicemente diffondere la consapevolezza sull’importanza della biodiversità. Ogni gesto conta per preservare la bellezza e la ricchezza del nostro pianeta per le future generazioni.