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Casnigo infuocata: l’adrenalina del campionato italiano di corsa in montagna a staffetta!

Scopri il tracciato tecnico e le squadre pronte a sfidarsi nel cuore della Val Seriana, in un evento che celebra lo sport, il territorio e la memoria di Pietro Lanfranchi.
  • Il campionato italiano di corsa in montagna a staffetta si terrà a Casnigo il 15 giugno 2025, fungendo anche da 3° Memorial Pietro Lanfranchi “Pekét”.
  • Il percorso di 7,150 chilometri, con un dislivello positivo di 400 metri, si sviluppa per oltre il 90% su terreno naturale, alternando sentieri, mulattiere e tratti boschivi.
  • Tra le squadre partecipanti spiccano la Pod. Valle Varaita, con atleti di rilievo nazionale, e la Recastello Radici Group, con Alice Gaggi, Beatrice Bianchi, Luca Magri, Andrea Elia e Isacco Costa pronti a competere.

Domenica 15 giugno 2025, Casnigo, un paese nella provincia di Bergamo, sarà il teatro del Campionato Italiano di corsa in montagna a staffetta, un evento sportivo di notevole importanza a livello nazionale. La competizione, organizzata sotto l’egida della FIDAL e che fungerà anche da 3° Memorial Pietro Lanfranchi “Pekét”, promette un’entusiasmante dimostrazione di atletismo sui sentieri, le mulattiere e tra i boschi della Val Seriana.

Un Percorso Impegnativo e Tecnico

Il tracciato, meticolosamente preparato dall’ASD La Recastello Radici Group, si sviluppa per 7,150 chilometri con un dislivello positivo di 400 metri. La peculiarità del percorso risiede nella sua composizione: oltre il 90% si snoda su terreno naturale, alternando sentieri di montagna, strade mulattiere, pavimentazioni in ciottoli e tratti boschivi. Ciò trasforma la gara in una vera prova per gli atleti, i quali dovranno dare prova di padronanza tecnica e di una solida resistenza fisica.

Carlo Beltrami, atleta della Recastello Radici Group, ha concepito il percorso. Il suo scopo era di realizzare un tracciato che incarnasse lo spirito autentico della corsa in montagna: «Abbiamo voluto disegnare un tracciato di vera corsa in montagna, impegnativo, tecnico, ma corretto». Per concretizzare questa visione, Beltrami e il suo team hanno compiuto svariate ricognizioni sul territorio, recuperando anche vecchi tracciati dimenticati, come quello che evita di attraversare una strada trafficata nei pressi della Madonna d’Erbia.

Il punto di partenza e il traguardo sono situati nella piazza principale di Casnigo, precisamente in Piazza Bonandrini. Il tracciato si avvia inizialmente su strada asfaltata per 1,4 chilometri, per poi inoltrarsi nei sentieri e nelle mulattiere. La prima salita, caratterizzata da un dislivello di 180 metri in meno di un chilometro, rappresenta immediatamente una sfida per gli atleti. Successivamente, un tratto con continui cambi di pendenza nel bosco conduce verso il santuario della Santissima Trinità e la Madonna d’Erbia. La discesa principale, che si estende per quasi 2 chilometri, è segnata da un’antica mulattiera lastricata in ciottolato, irregolare e tecnicamente impegnativa. Un ulteriore tratto nel bosco, scosceso e insidioso, esige la massima cautela. La parte conclusiva prevede un ultimo strappo in salita e un tratto finale in leggera pendenza verso piazza Bonandrini.

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Le Squadre in Gara e le Aspettative

Saranno numerose le squadre a partecipare alla competizione, provenienti da diverse regioni italiane. Tra le formazioni più seguite, si distinguono quelle piemontesi della Pod. Valle Varaita, che metterà in campo atleti di rilievo nazionale come Elia Mattio, Simone Giolitti, Martin Dematteis ed Erica e Francesca Ghelfi. Altre squadre da osservare attentamente sono l’Atl. Susa Adriano Aschieris e la GSA Valsesia.

Nel settore maschile juniores, la Pod. Valle Varaita fa affidamento sui giovani Daniele Mattio e Stefano Bagnus, mentre la Sport Project VCO schiera due coppie competitive.
Luciano Merla, presidente della Recastello Radici Group, ha espresso la sua soddisfazione per l’organizzazione dell’evento e ha presentato le squadre di punta partecipanti alla gara: nel settore femminile gareggeranno Alice Gaggi e Beatrice Bianchi, mentre tra gli uomini scenderanno in pista Luca Magri, Andrea Elia e Isacco Costa.

Luciano Rota e Vivien Bonzi hanno deciso di non partecipare alla competizione. Tale decisione è stata presa a scopo precauzionale, allo scopo di consentire loro di focalizzarsi sui prossimi impegni, inclusi gli appuntamenti cruciali per la selezione ai mondiali.

Un Evento che Valorizza il Territorio

Il Campionato Italiano di corsa in montagna a staffetta non rappresenta solamente una competizione sportiva, ma anche un’opportunità per far conoscere il territorio della Val Seriana e promuovere un turismo responsabile. L’evento attrae appassionati e semplici curiosi, generando un effetto positivo sull’economia del posto e sulla coesione sociale.
Enzo Poli, sindaco di Casnigo, ha evidenziato la rilevanza di ospitare un evento di risonanza nazionale in Val Gandino, esprimendo riconoscenza verso La Recastello per il notevole sforzo organizzativo. Anche Emanuele Manzi, in rappresentanza della FIDAL, ha elogiato l’organizzazione e il percorso, definendolo «molto interessante» e «non banale».

Paolo Franco, assessore regionale alla Casa e Housing sociale, ha evidenziato come l’evento fonda insieme «la passione sportiva, la valorizzazione turistica dei territori montani e la capacità di rafforzare il tessuto sociale locale». Federica Picchi, sottosegretario con delega a Sport e Giovani di Regione Lombardia, ha sottolineato come gli appuntamenti sportivi «facciano vivere i territori e riescano a catalizzare interesse intergenerazionale».

L’Eredità di Pietro Lanfranchi e il Futuro della Corsa in Montagna

Il 3° Memorial Pietro Lanfranchi “Pekét” conferisce un significato ancora più speciale all’evento che si svolge a Casnigo. Pietro Lanfranchi, prematuramente scomparso, era un appassionato di sci alpinismo e un simbolo di dedizione allo sport e alla montagna. La sua memoria è tenuta viva attraverso questa competizione, che celebra i valori dell’impegno, della passione e del rispetto per la natura.

La corsa in montagna, disciplina in continua crescita, rappresenta una sfida affascinante per gli atleti e un’opportunità per scoprire territori incontaminati e paesaggi mozzafiato. Eventi come il Campionato Italiano a staffetta di Casnigo contribuiscono a promuovere questa disciplina e a coinvolgere sempre più persone.

Un’Analisi Approfondita: Dalla Tecnica alla Filosofia della Corsa in Montagna

La corsa in montagna, al di là dell’aspetto puramente agonistico, incarna una filosofia di vita che si radica nel profondo legame tra l’uomo e la natura. Affrontare un percorso impervio, superare i propri limiti fisici e mentali, immergersi nella bellezza selvaggia del paesaggio montano sono esperienze che arricchiscono l’alma e rafforzano il carattere.

Un aspetto fondamentale della corsa in montagna è la capacità di adattamento. Il terreno irregolare, le variazioni altimetriche, le condizioni meteorologiche imprevedibili richiedono agli atleti una grande flessibilità e una profonda conoscenza del proprio corpo. La tecnica di corsa deve essere costantemente adattata al tipo di terreno, privilegiando l’efficienza e la sicurezza.

Dal punto di vista tecnico, la corsa in montagna richiede una preparazione specifica che comprende allenamenti di forza, resistenza e agilità. È importante sviluppare la capacità di affrontare salite ripide e discese tecniche, nonché di gestire lo sforzo prolungato in condizioni ambientali difficili. L’utilizzo di attrezzatura adeguata, come scarpe da trail running con una buona aderenza e bastoncini da trekking, può fare la differenza in termini di performance e sicurezza.

Ma la corsa in montagna è molto più di una questione di tecnica e preparazione fisica. È un’esperienza che coinvolge tutti i sensi e che permette di entrare in contatto con la natura in modo profondo e autentico. Il silenzio interrotto solo dal respiro affannoso, il profumo della terra bagnata, la vista di panorami mozzafiato sono sensazioni che rimangono impresse nella memoria e che alimentano la passione per questa disciplina.
La corsa in montagna, in definitiva, è un invito a riscoprire il nostro legame con la natura e a superare i nostri limiti, non solo fisici ma anche mentali. È un’esperienza che ci insegna l’umiltà, la perseveranza e il rispetto per l’ambiente che ci circonda. E, soprattutto, è un’occasione per vivere emozioni intense e indimenticabili.


In Casnigo, in posizione centrale, il punto di inizio e fine della gara è individuabile nella Piazza Bonandrini.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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