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- Il Teatro Verdi di Pordenone continua il ciclo di incontri letterari con la presentazione del libro «La Montagna delle Illusioni» di Paolo Paci, dopo l'appuntamento del 20 febbraio 2025 con Emiliano Cribari.
- Il romanzo di Paci narra la storia di Antonio, che torna a Concabella dopo 20 anni per affrontare il suo passato e riscoprire il ricordo di un evento funesto legato all'eliminazione di cinque partigiani.
- A conclusione del ciclo, il 10 aprile, sarà Francesco Vidotto a presentare il suo libro «Onesto», offrendo una narrazione che esplora sentimenti, destini e segreti celati nel cuore delle Dolomiti.
Il Teatro Verdi di Pordenone si conferma un vivace centro culturale con l’annuncio di un nuovo ciclo di incontri letterari dedicati alla montagna, parte integrante del più ampio Montagna Teatro Festival. Questa iniziativa, curata da Grazia Pizzoli, mira a esplorare le molteplici sfaccettature del mondo alpino, dalla valorizzazione del territorio alla salvaguardia dell’ambiente, passando per la lotta contro lo spopolamento delle Terre Alte.
Un Viaggio Letterario tra le Vette
A partire dal 20 febbraio 2025, il 2° Foyer del Teatro Verdi si trasformerà in un salotto letterario dove autori e appassionati potranno confrontarsi sui temi della montagna. Il ciclo prevede tre appuntamenti mensili, ognuno dedicato alla presentazione di un libro e del suo autore. Il primo incontro ha visto protagonista Emiliano Cribari con “Soltanto d’estate. Un viaggio tra case amate, perse e dimenticate”, un’opera che narra con ironia e profondità la ricerca di una casa nell’Appennino, trasformandosi in un’avventura tra paesi spopolati e incontri significativi.
“La Montagna delle Illusioni”: Un Romanzo nel Cuore delle Alpi
Il secondo appuntamento, previsto per oggi, 19 marzo 2025, vedrà protagonista Paolo Paci con il suo libro “La montagna delle illusioni” (Edizioni Piemme). Paci, che è al contempo giornalista, scrittore e scalatore, sovrappone una vicenda familiare a un’analisi introspettiva della psiche umana e alle trasformazioni di un’area geografica impervia. Il romanzo narra la storia di Antonio, artista di fama internazionale che torna a Concabella, il suo paese natale per fare i conti con un passato doloroso. Vent’anni prima, Antonio aveva lasciato il villaggio, un luogo immerso in una natura meravigliosa ma anche chiuso e claustrofobico, allontanandosi da un padre che non l’ha mai capito.

Segreti e Memorie di un Passato Doloroso
In “La Montagna delle Illusioni”, Antonio fa ritorno a Concabella, e ivi riscopre le vestigia del suo nucleo familiare e il ricordo di un evento funesto del passato: l’eliminazione di cinque partigiani, il cui fato è intimamente connesso a quello di una giovane staffetta di nome Santina. Quei ragazzi, rifugiati per mesi in un ricovero ad alta quota, ricevevano provviste dalla giovane.
Inaspettatamente, la ragazza scompare, facendo presagire un tradimento non svelato, che culmina con la fucilazione dei cinque. Percorrendo i pendii scoscesi della valle e le vie del borgo, Antonio rivive quegli eventi e si avvicina a una verità finora sconosciuta, che coinvolge in modo inatteso i suoi stessi familiari. L’investigazione del passato si rivelerà per lui un percorso di riavvicinamento alla memoria paterna e di pacificazione con un luogo che ha profondamente detestato. Paolo Paci, forte della sua conoscenza approfondita della montagna, ritrae uno scenario aspro e complesso, narrando una saga familiare che combina la rappresentazione di un territorio in perpetua mutazione con un’analisi penetrante della psiche umana.
L’Ultimo Atto: “Onesto” di Francesco Vidotto
A concludere il ciclo, il 10 aprile, sarà Francesco Vidotto con “Onesto” (Edizioni Bompiani). Grazie a una prosa carica di suggestioni ed emozioni, Vidotto ci guida nel cuore delle Dolomiti attraverso una narrazione che esplora sentimenti, destini che si intersecano e segreti celati. Il romanzo spicca per la sua abilità nel dipingere con delicatezza temi quali la capacità di ripresa, l’amore e la scoperta, confermando ancora una volta il talento dell’autore nel delineare storie di grande impatto e risonanza universale. L’accesso agli incontri è libero, con la possibilità di effettuare prenotazioni via web o direttamente presso la biglietteria.
Riflessioni Finali: La Montagna, Specchio dell’Anima
La montagna, da sempre, è stata fonte di ispirazione e di sfide per l’uomo. Non solo un luogo da conquistare, ma anche uno spazio interiore da esplorare. La montagna è un simbolo di resilienza, di forza, di introspezione. Ci mette di fronte ai nostri limiti, ci spinge a superarli, ci insegna l’importanza della perseveranza e del rispetto per la natura.
Una nozione base di alpinismo ci ricorda che la preparazione fisica e mentale sono fondamentali per affrontare le difficoltà della montagna. Ma una nozione più avanzata ci suggerisce che la vera sfida non è tanto raggiungere la vetta, quanto imparare a conoscere se stessi attraverso l’esperienza della montagna.
E allora, cosa ci spinge a cercare la montagna? Forse la voglia di metterci alla prova, di superare i nostri limiti, di trovare un contatto più autentico con la natura. O forse, semplicemente, la ricerca di un luogo dove poterci sentire liberi, dove poterci riconnettere con la nostra anima. Qualunque sia la risposta, la montagna rimane un luogo magico, capace di trasformare le nostre vite e di regalarci emozioni indimenticabili.