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- Benjamin Védrines e Nicolas Jean hanno compiuto la prima ascensione del Jannu Est (7.468 metri) in Nepal, vetta considerata uno degli «ultimi grandi problemi dell'Himalaya».
- L'ascensione è stata realizzata in stile alpino, senza l'ausilio di ossigeno supplementare, corde fisse o supporto esterno, dopo una fase di acclimatamento culminata con la prima salita dell'Anidesh Chuli (6.808 metri).
- La salita lungo la parete nord, una via di 2.300 metri, è iniziata il 12 ottobre 2025, con vetta raggiunta il 15 ottobre dopo tre giorni di arrampicata intensa e due bivacchi in parete.
Il mondo dell’alpinismo è in fermento per la straordinaria impresa compiuta dai francesi Benjamin Védrines e Nicolas Jean, che hanno realizzato la prima ascensione del Jannu Est (7.468 metri) in Nepal. Questa vetta, a lungo considerata uno degli “ultimi grandi problemi dell’Himalaya”, ha finalmente ceduto al coraggio e alla determinazione di questi due alpinisti, che hanno saputo affrontare una sfida tanto ambiziosa quanto pericolosa. La loro impresa non è solo una conquista sportiva, ma un simbolo di perseveranza e di rispetto per la montagna, compiuta in puro stile alpino.
L’Ascesa al Jannu Est: Una Sfida Epica
La spedizione di Védrines e Jean ha avuto inizio oltre due mesi fa, con un’attenta fase di acclimatamento culminata con la prima salita dell’Anidesh Chuli (6.808 metri) alla fine di settembre. Questo successo preliminare ha rappresentato un’importante tappa di preparazione per l’obiettivo principale: la conquista del Jannu Est. Il 12 ottobre 2025, i due alpinisti hanno lasciato il campo base, iniziando la loro ascesa lungo la parete nord, una via di 2.300 metri caratterizzata da difficoltà estreme. La salita è stata compiuta in stile alpino, senza l’ausilio di ossigeno supplementare, corde fisse o supporto esterno, testimoniando un approccio minimalista e rispettoso dell’ambiente montano. Dopo tre giorni di arrampicata intensa e due bivacchi in parete, Védrines e Jean hanno raggiunto la vetta il 15 ottobre, coronando un sogno a lungo inseguito. La discesa, altrettanto impegnativa, ha richiesto un giorno e mezzo e circa 50 calate, mettendo a dura prova la resistenza e la capacità tecnica dei due alpinisti.

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- 🤔 Non sono convinto che questa impresa riscriva i limiti......
- 🌍 Al di là della conquista, dovremmo considerare l'impatto ambientale......
Dettagli Tecnici e Umani di un’Ascensione Storica
L’ascensione al Jannu Est è stata caratterizzata da una serie di sfide tecniche e ambientali. La parete nord presenta un misto di ghiaccio nero, seracchi sospesi e tratti di roccia instabile, rendendo impossibile l’installazione di corde fisse o campi intermedi. Védrines e Jean hanno dovuto affrontare temperature rigide, venti forti e un’esposizione elevata, mettendo a dura prova la loro resistenza fisica e mentale. Durante la salita, i due alpinisti hanno superato passaggi particolarmente difficili, come la cresta finale, completamente caricata dal vento, che ha richiesto una traversata esposta su neve ripida e ghiaccio sottile. Nonostante le difficoltà, Védrines e Jean hanno dimostrato una grande capacità di adattamento e una forte determinazione, superando ogni ostacolo con lucidità e coraggio. La loro impresa è stata resa ancora più significativa dal ricordo di Léo Billon, costretto a rinunciare al tentativo nel 2024 a causa del mal di montagna, e di Mike Gardner, scomparso sulla stessa parete.
Il Significato di un’Impresa che Va Oltre la Scalata
La prima ascensione del Jannu Est rappresenta un momento storico per l’alpinismo moderno. Védrines e Jean hanno dimostrato che è ancora possibile esplorare e conquistare vette inviolate, affrontando sfide estreme con uno stile puro e rispettoso dell’ambiente. La loro impresa è un esempio di perseveranza, di lavoro di squadra e di passione per la montagna, valori che ispirano e motivano gli alpinisti di tutto il mondo. La salita del Jannu Est non è solo una conquista sportiva, ma un simbolo di speranza e di resilienza, che dimostra come l’uomo possa superare i propri limiti e realizzare i propri sogni, anche di fronte alle difficoltà più grandi. Come ha affermato Védrines, “A volte, una salita può cambiare una vita. Credo che questa ne faccia parte.”
Un Nuovo Capitolo per l’Alpinismo: Oltre la Conquista, la Consapevolezza
L’impresa di Védrines e Jean apre un nuovo capitolo per l’alpinismo, un capitolo in cui la conquista della vetta non è più l’unico obiettivo. L’attenzione si sposta sulla consapevolezza, sul rispetto per l’ambiente e sulla ricerca di uno stile di arrampicata sostenibile. L’alpinismo moderno non è solo una sfida fisica, ma anche una sfida etica, che richiede agli alpinisti di essere consapevoli delle proprie azioni e del loro impatto sull’ambiente montano. La salita del Jannu Est è un esempio di come sia possibile coniugare la passione per la montagna con il rispetto per la sua integrità, aprendo la strada a un alpinismo più consapevole e responsabile.
Nozione base di notizie e approfondimenti su montagna e alpinismo: L’alpinismo in stile alpino enfatizza l’autosufficienza e il minimo impatto ambientale, evitando l’uso di supporti esterni come ossigeno supplementare e corde fisse.
Nozione avanzata di notizie e approfondimenti su montagna e alpinismo:* Le prime ascensioni di vette inviolate richiedono una profonda conoscenza del terreno, una preparazione fisica e mentale eccezionale e una capacità di adattamento alle condizioni ambientali estreme.
Riflessione personale: L’impresa di Védrines e Jean ci invita a riflettere sul nostro rapporto con la natura e sulla nostra capacità di superare i nostri limiti. Ci ricorda che, anche di fronte alle sfide più grandi, possiamo realizzare i nostri sogni con coraggio, determinazione e rispetto per l’ambiente che ci circonda.