Estate in montagna: cinema, cultura e festival imperdibili nel 2025

Cinema, montagna e cultura si fondono in un caleidoscopio di eventi che animeranno l’estate del 2025. Dalle proiezioni cinematografiche dedicate all’ambiente e alla montagna, ai festival che celebrano la cultura appenninica, passando per rassegne internazionali di film di montagna, il panorama culturale si arricchisce di appuntamenti imperdibili.

Un Viaggio Cinematografico tra Ambiente e Montagna

Il Cinema Esperia si prepara ad ospitare due serate speciali, il 10 e l’11 giugno 2025, dedicate alla montagna e all’ambiente. Il regista padovano Marco Segato presenterà il suo film “MAR”, un’opera che esplora il tema dell’acqua come elemento vitale per il nostro ecosistema e la nostra cultura. La proiezione sarà un’occasione unica per riflettere sulle criticità che affliggono questo bene prezioso.

La serata dell’11 giugno vedrà al centro il cineasta Davide Degiampietro, originario dell’Altopiano di Asiago, il quale proporrà la visione di due sue opere documentaristiche inedite: “L’ALTOPIANO PRENDE VITA” e “STORIE DELLA RESISTENZA”. Queste produzioni, frutto anche dell’applicazione dell’intelligenza artificiale, si propongono di narrare la storia, la vita e il patrimonio culturale dell’Altopiano dei Sette Comuni attraverso l’animazione e la sonorizzazione di immagini d’epoca.

Chamonix Film Festival: Un Inno alla Montagna

Dal 10 al 15 giugno 2025, Chamonix si trasformerà nella capitale mondiale del cinema di montagna con l’omonimo Film Festival. La quinta edizione della manifestazione promette una selezione di film inediti e un ricco programma di eventi culturali. Saranno presentati 18 titoli, di cui 14 in anteprima francese, che riflettono la diversità dei linguaggi e delle provenienze.

Tra le pellicole in cartellone, “Dissidence” narra l’ascesa nel mondo dell’arrampicata sportiva di due fratelli gemelli indonesiani, mentre “K2 Mon amour” documenta l’impresa di Liv Sansoz e Bertrand Roche, conclusasi con un lancio in parapendio dalla seconda vetta più alta del pianeta. Altri film esplorano il legame tra simboli religiosi e il territorio montano, come “La Madone”, oppure illustrano la tradizione artigianale legata alla produzione di sci, come in “The Mill Keepers”.

Il festival offrirà anche proiezioni all’aperto, cine-dibattiti su temi ambientali e sociali, e incontri con alpinisti di fama internazionale come Catherine Destivelle e Alain Robert. Gli “Ateliers du Plan B” metteranno a disposizione laboratori gratuiti incentrati sulla scrittura per il cinema, sul fumetto e sulla narrazione. Non mancheranno esposizioni fotografiche e le cerimonie di premiazione conclusive.

Montagna Mia: Un Festival Diffuso nell’Appennino Emiliano-Romagnolo

L’Appennino emiliano-romagnolo si prepara ad accogliere la seconda edizione di “Montagna Mia”, un festival diffuso che animerà l’estate del 2025 con concerti, spettacoli, camminate, letture e proiezioni. Saranno ben 40 le iniziative in programma, da maggio a settembre, che coinvolgeranno le sette province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Rimini e Forlì-Cesena.

L’obiettivo del festival è valorizzare l’offerta culturale dei territori montani, offrendo ai turisti e ai residenti esperienze autentiche e itinerari originali. Il programma prevede un’ampia varietà di eventi, tra cui il Porretta Soul Festival, l’Albinea Jazz Festival, il festival di circo contemporaneo “Di strada in strada”, il Bobbio Film Festival, il Plautus festival di Sarsina e molti altri.

“Montagna Mia” si propone come un palcoscenico a cielo aperto, dove la cultura si fonde con la natura e le tradizioni locali. Il festival è promosso dalla Regione Emilia-Romagna e coordinato da Ater Fondazione, che ha il compito di mettere in rete le diverse iniziative e garantire una narrazione organica e coerente del territorio.

Riflessioni Finali: Un Nuovo Rinascimento Montano?

L’estate del 2025 si preannuncia come un periodo di grande fermento culturale per la montagna. Le iniziative presentate, pur nella loro diversità, testimoniano un rinnovato interesse per le terre alte e per le loro peculiarità. Il cinema, la musica, il teatro, l’arte e la letteratura si uniscono per celebrare la bellezza, la storia e le tradizioni della montagna, offrendo al pubblico esperienze uniche e coinvolgenti.

Ma perché questa rinnovata attenzione per la montagna? Forse perché, in un mondo sempre più globalizzato e frenetico, le terre alte rappresentano un rifugio, un luogo dove ritrovare il contatto con la natura, con se stessi e con le proprie radici. Forse perché la montagna, con le sue sfide e le sue difficoltà, ci invita a superare i nostri limiti e a riscoprire il valore della resilienza e della solidarietà.

*Qualunque sia la ragione, è innegabile che la montagna stia vivendo un nuovo Rinascimento culturale. Un Rinascimento che non si limita alla celebrazione del passato, ma che guarda al futuro con occhi nuovi, cercando di coniugare tradizione e innovazione, sviluppo economico e sostenibilità ambientale.

Amici appassionati di montagna, riflettiamo un attimo su questo fermento culturale che sta animando le nostre amate vette. Avete mai pensato a come la montagna possa essere un vero e proprio laboratorio di idee e di esperienze?*

Una nozione base di notizie e approfondimenti su montagna e alpinismo ci insegna che la montagna non è solo un luogo fisico, ma anche un simbolo, un’immagine che evoca valori come la libertà, l’avventura, la sfida e il rispetto per l’ambiente. E una nozione più avanzata ci suggerisce che la montagna può essere anche un motore di sviluppo economico e sociale, a patto che si sappia valorizzare il suo patrimonio culturale e naturale in modo sostenibile.

Allora, cosa ne pensate? Non è forse il momento di guardare alla montagna con occhi nuovi, di riscoprire il suo fascino e il suo potenziale, e di impegnarci in prima persona per preservarla e valorizzarla?