E-Mail: [email protected]
- Il 20 ottobre 2025, François Cazzanelli e Giuseppe Vidoni hanno compiuto la prima ascensione del Kimshung (6781 metri) nella Langtang Valley.
- La via di salita, denominata «Destiny», è stata valutata TD, 1,300 m, 60°, AI4, M5, sottolineando l'alto livello di impegno tecnico richiesto.
- Nonostante le sfide atmosferiche, la spedizione ha beneficiato del supporto tecnico de La Sportiva, garantendo protezione e performance ottimali in condizioni himalayane.
L’alpinismo moderno si spinge oltre la semplice conquista delle vette più alte. L’attenzione si focalizza sempre più su cime remote, tecnicamente impegnative e cariche di significato. In questo contesto, la prima ascensione del Kimshung (6781 metri), situato nella remota Langtang Valley a nord di Kathmandu, rappresenta un evento di notevole importanza. L’impresa, compiuta dall’alpinista valdostano François Cazzanelli e dal friulano Giuseppe Vidoni, segna un nuovo capitolo nell’esplorazione himalayana.
La spedizione, che ha visto la partecipazione anche degli austriaci Benni Zörer e Lukas Waldner, ha avuto il suo culmine il 20 ottobre 2025, quando i quattro alpinisti hanno raggiunto la vetta dopo aver trascorso una notte a 5450 metri sul Kimshung Glacier. La via seguita, battezzata “Destiny”, simboleggia le molteplici storie che si intrecciano attorno a questa montagna, inclusa la nascita di una profonda amicizia tra i membri del team. La difficoltà della via è stata valutata TD, 1,300 m, 60°, AI4, M5, testimoniando l’impegno tecnico richiesto.

Un tentativo condiviso, un successo personale
Mentre Cazzanelli e Vidoni vedono realizzato il loro sogno sulla cima del Kimshung, simultaneamente un’altra squadra italiana – formata da Marco Camandona, Stefano Stradelli, Étienne Janin e Roger Bovard – stava tentando l’ascesa alla cresta nord-est dello Yansa Tsenji (6567 metri). Purtroppo, però, i fattori atmosferici sfavorevoli legati alla neve e alcune complicazioni tecniche cruciali hanno forzato la decisione di fermarsi a circa duecento metri dall’obiettivo finale. Questo evento testimonia chiaramente come anche i piani meticolosi possano essere messi in discussione dalle imposizioni della montagna.
Nel caso specifico di François Cazzanelli quest’impresa assume connotazioni particolari; dopo essersi cimentato per sette volte nell’arco degli ultimi dieci anni — delle quali quattro prove personali — è infine riuscito ad arrivare sulla cima del Kimshung. Tale vittoria rappresenta l’apice non solo della sua incrollabile tenacia ma anche di una visione ben delineata unita a un coraggio distintivo che lo elevano tra le figure rilevanti dell’alpinismo contemporaneo. Egli stesso ha dichiarato che “il Kimshung va oltre l’essere mera vetta: simboleggia esperienze vissute insieme a storie e ostacoli superati.”
- 🎉 Che impresa! Dimostrazione di perseveranza e amicizia......
- 🤔 Ma siamo sicuri che concentrarsi su vette 'minori'......
- 🏔️ Al di là della difficoltà tecnica, il Kimshung simboleggia......
Il ruolo del supporto tecnico e la filosofia dell’esplorazione
Il gruppo in missione ha beneficiato della collaborazione con La Sportiva, un’affermata azienda trentina specializzata nell’abbigliamento tecnico e nelle calzature destinate all’outdoor. Quest’entità ha messo a disposizione tutto il necessario affinché si possano affrontare efficacemente le rigide condizioni presenti in Himalaya, assicurando una combinazione ottimale di protezione, comodità, ed elevata performance. Tale alleanza evidenzia come sia fondamentale instaurare sinergie fra gli appassionati alpinisti ed imprese animate dalla stessa vocazione verso avventure montane responsabili. Questa spedizione esemplifica perfettamente i principi fondanti dell’alpinismo contemporaneo: non si tratta semplicemente della vittoria sulla cima, bensì del rispetto profondo verso gli ecosistemi circostanti, della condivisione delle storie vissute durante tali esperienze straordinarie, così come dello sviluppo di legami autentici tra i partecipanti. In tal modo, questo sport si configura come un’opportunità unica non solo per sfidare se stessi oltre ogni limite personale ma anche come momento privilegiato per scoprire sia le meraviglie che le vulnerabilità del nostro pianeta.
Oltre la vetta: il significato profondo dell’alpinismo
L’ascensione del Kimshung non è solo un successo sportivo, ma un simbolo di perseveranza, amicizia e rispetto per la montagna. In un’epoca in cui la corsa agli ottomila sembra aver perso parte del suo fascino, imprese come questa ci ricordano che l’alpinismo può ancora offrire emozioni autentiche e significati profondi.
Amici appassionati di montagna, riflettiamo un attimo. Spesso ci concentriamo sull’altezza di una vetta, dimenticando che ogni montagna ha una sua storia, un suo carattere. Il Kimshung, con i suoi “soli” 6781 metri, ci insegna che la vera sfida è dentro di noi, nella capacità di superare i nostri limiti e di creare legami duraturi con chi condivide la nostra passione.
E per chi vuole approfondire, sappiate che la difficoltà di una via alpinistica non si misura solo in metri di dislivello o in gradi di pendenza. Fattori come l’esposizione, le condizioni meteorologiche, la qualità della roccia e la difficoltà di accesso alla montagna possono rendere un’ascensione estremamente impegnativa, anche su cime considerate “minori”. Il Kimshung ne è un esempio lampante.







