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- Il Ferragosto nelle valli bergamasche è stato funestato dalla scomparsa di Gian Andrea Zamblera, 50 anni, stroncato da un malore durante un'escursione in Valmalenco.
- Oltre alla tragedia di Zamblera, si registra la morte di Francesca Testa, 30 anni, in Valle Camonica a seguito di una caduta da un sentiero, e la morte di un uomo di 72 anni a causa di un incendio a Brembate.
- L'ex sindaco Eugenio Crotti, cognato della vittima, ha raccontato con dolore gli ultimi istanti di vita del 50enne, descrivendo Zamblera come un uomo allegro e appassionato della montagna.
Ferragosto si tinge di lutto nelle valli bergamasche e lombarde, con la scomparsa improvvisa di Gian Andrea Zamblera, un autotrasportatore di 50 anni, avvenuta in Valmalenco. La tragedia si è consumata mentre Zamblera, in vacanza con la moglie Monica, stava affrontando un’escursione verso un rifugio montano. Un malore improvviso lo ha colto a metà percorso, spegnendosi tra le braccia della consorte.
Un Ferragosto di dolore
La notizia ha scosso profondamente la comunità di Vigano San Martino, paese di residenza di Zamblera, e Casazza, suo luogo di origine. L’ex sindaco Eugenio Crotti, cognato della vittima, ha raccontato con dolore gli ultimi istanti di vita del 50enne, sottolineando come la giornata di festa si sia trasformata in un incubo. Zamblera, descritto come un uomo allegro e appassionato della montagna, lascia un figlio di 16 anni. Il sindaco di Vigano, Alfredo Nicoli, ha espresso il cordoglio dell’amministrazione comunale, ricordando con affetto Zamblera e la sua passione per la raccolta funghi. I funerali si sono svolti il 18 agosto nella chiesa parrocchiale di Vigano, seguiti dalla cremazione e dal trasferimento delle ceneri al cimitero di Casazza.
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Ferragosto tra pienone e tragedie
Il Ferragosto 2025, pur segnato da un generale afflusso di turisti nelle località montane e lacustri della Bergamasca, è stato funestato da diversi eventi tragici. Oltre alla scomparsa di Zamblera, si registra la morte di Francesca Testa, 30 anni, avvenuta in Valle Camonica a seguito di una caduta da un sentiero. Un incendio a Brembate ha causato la morte di un uomo di 72 anni. Questi eventi, purtroppo, offuscano il quadro di una giornata di festa e relax per molti.

La montagna: gioia e rischio
La montagna, luogo di svago e rigenerazione per molti, si conferma anche un ambiente che richiede prudenza e rispetto. Le cronache di Ferragosto 2025 ci ricordano come un’escursione possa trasformarsi in tragedia a causa di un malore improvviso o di un incidente. È fondamentale affrontare i sentieri con la giusta preparazione fisica e l’equipaggiamento adeguato, tenendo sempre presente che la natura può riservare insidie.
Riflessioni sulla fragilità della vita
La scomparsa di Gian Andrea Zamblera ci invita a riflettere sulla fragilità della vita e sull’importanza di vivere appieno ogni momento. La montagna, con la sua bellezza e la sua imponenza, ci ricorda la nostra piccolezza di fronte alla natura. È un luogo che ci spinge a superare i nostri limiti, ma anche a riconoscere i nostri limiti. La tragedia di Zamblera ci esorta a non dare mai per scontata la nostra salute e a prenderci cura di noi stessi, per poter continuare a godere delle meraviglie che il mondo ci offre.
Amici appassionati di montagna, la notizia della scomparsa di Gian Andrea Zamblera ci tocca nel profondo. Ci ricorda quanto sia importante la preparazione fisica e la consapevolezza dei propri limiti quando ci avventuriamo in montagna.
Una nozione base di alpinismo è l’importanza di conoscere il meteo prima di partire e di essere equipaggiati adeguatamente per affrontare eventuali cambiamenti improvvisi. Una nozione più avanzata riguarda la capacità di valutare il rischio oggettivo del percorso, considerando fattori come la pendenza, il tipo di terreno e la presenza di pericoli naturali come frane o scariche di sassi.
Vi invito a riflettere su come vivete la montagna: la percepite come un luogo di sfida e di conquista, o come un ambiente da rispettare e da cui trarre ispirazione? La risposta a questa domanda può fare la differenza tra un’esperienza gratificante e un tragico incidente.