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- L'alpinista giapponese Takayasu Semba ha conquistato una cima inedita di 5860 metri nel Karakorum, superando un precedente tentativo segnato dalla perdita di Shinji Tamura, precipitato per 70 metri.
- Il CAI di Asti ha programmato un Tour del Marguareis della durata di tre giorni (dal 19 al 21 settembre 2025) che attraverserà Piemonte, Liguria e Francia, con iscrizioni chiuse il 31 luglio 2025.
- La «Settimana Verde», storica settimana dedicata a esperienze escursionistiche, si svolgerà dal 24 fino al 31 agosto 2050, con una serata informativa programmata per il 20 marzo 2050.
Nel corso della sua incessante esplorazione, il Karakorum sta portando alla luce non solo sfide emozionanti, ma anche interessanti opportunità. In questo contesto, il Club Alpino Italiano (CAI) di Asti ha programmato una serie di escursioni molto articolate per l’anno 2025.
L’ascensione di Takayasu Semba in Karakorum
Nascosta al cospetto delle meraviglie mondane che adornano le vette più celebri del mondo dell’alpinismo esplorativo, è presente l’imponente catena montuosa del Karakorum. Qui si è svolta un’impresa notevole grazie all’alpinista giapponese Takayasu Semba, alla guida del gruppo verso la conquista con successo di una cima inedita che raggiunge i 5860 metri nella località denominata Kanday. Con lui si sono distinti tre alpinisti nepalesi: Mingma Nurbu Sherpa, Pemba Geljen Sherpa e Ngima Nurbu Sherpa; insieme hanno superato uno scoglio significativo avvenuto durante un tentativo precedente nel 2023, in seguito al drammatico incidente costato la vita a Shinji Tamura—precipitato 70 metri oltre i 5380.
Nel corso del ventunesimo giorno di giugno dell’anno duemilaventicinque, gli esploratori hanno eretto il campo base alle pendici della montagna, ma non prima di aver trascorso due settimane dedicate a individuare la via migliore da percorrere e ad attrezzare l’itinerario con corde fisse strategicamente collocate. L’itinerario stesso presentava passaggi tecnici complessi dove era avvenuta la tragedia legata a Tamura; questo richiese quindi uno scrupoloso piano operativo pre-partenza. Cogliendo un’opportuna condizione meteorologica favorevole, i membri della squadra hanno potuto accelerare rispetto ai programmi prestabiliti, e così facendo hanno conquistato la cima riportando come misurazione ufficiale quella dei 5860 metri—leggermente sotto quella suggerita dalle cartografie storiche ovvero 5940 metri. Il nome della montagna è ancora da definire.

- Che impresa incredibile! ✨ Dimostra come la perseveranza......
- Un incidente tragico che ci ricorda i pericoli... ⚠️...
- L'etica dell'esplorazione: non solo conquista, ma rispetto... 🌍...
Le proposte del CAI di Asti per il 2025
Il CAI di Asti ha delineato un ampio programma d’escursioni rivolto all’anno 2025, offrendo numerose occasioni di esplorazione tra le vette montane e promettenti avventure nel magnifico contesto alpino. Tra gli eventi proposti emergono:
– *Palon di Resy (Val d’Ayas): Questa è un’escursione tradizionale che regala uno spettacolare panorama sul Monte Rosa; perfetta per coloro che aspirano a raggiungere una cima popolare ma gratificante. La data fissata è il 13 luglio 2025.
– Colle Vaccarile (Valle Vermenagna): Progetto affascinante che si snoda su una vasta cresta erbosa permettendo vedute mozzafiato del Marguareis e della Rocca dell’Abisso; questa escursione avrà luogo il 20 luglio del medesimo anno.
– Rifugi Bertone, Bonatti e Téte de la Tronche: Percorso suggestivo fra i rifugi più celebri delle Alpi, con spettacolari viste panoramiche. La data dell’escursione è in fase di definizione.
– Grand Tournalin & Petit Tournalin & Becca Trecarè & Bec de Nana:* Questo percorso richiede due giorni ed è caratterizzato da tracciati impegnativi, dal 26 al 27 luglio 2025, offrendo un panorama ineffabile, visibile storicamente i bellissimi panorami che guardano il Cervino e il Monte Rosa.
“Settimana Verde”: Una storica settimana dedicata a esperienze escursionistiche nel mondo del turismo: si svolgerà dal 24 fino al 31 agosto 2050, mentre una serata informativa è programmata per il 20 marzo 2050.
Gradi e difficoltà in alpinismo
La scala che classifica le difficoltà nell’alpinismo svela un sistema efficiente, utile per misurare il grado di impegno richiesto da diversi tracciati escursionistici. Una delle scale più riconosciute è quella francese: essa classifica i percorsi dal livello F (Facile) all’ED+ (Estremamente Difficile), considerando simultaneamente le sfide legate alla roccia e quelle sulla neve o sul ghiaccio.
F (Facile): I percorsi sono semplici e senza reali problematiche; si utilizza la corda soprattutto come precauzione in itinerari agevoli. ED (Estremamente Difficile): Indica itinerari aventi una difficoltà alpinistica estrema, dove ci si confronta con sezioni di roccia classificate ai gradi VII e VIII, unitamente a pendenze di neve o ghiaccio che raggiungono angoli fino a 90°.
Oltre alla ben nota scala francese, viene altresì adottata un’ulteriore simbologia come A per denotare la salita alpinistica normale, AR per la salita su roccia e AG per le ascensioni concernenti neve o ghiaccio. Queste sigle contribuiscono a fornire chiarezza circa il tipo specifico di percorso oltre all’attrezzatura imprescindibile.
Oltre la conquista: l’etica dell’esplorazione e la responsabilità del CAI
La realizzazione dell’ascensione da parte di Takayasu Semba trascende il semplice obiettivo della scalata su una cima mai conquistata; essa rappresenta piuttosto un manifesto della perseveranza e del profondo rispetto verso il mondo montano. Ritornando sul luogo dove ha avuto luogo la tragedia che ha portato alla perdita del compagno Shinji Tamura, egli evidenzia il forte legame instaurato con l’ambiente circostante oltre all’intenzione sincera di commemorare chi non è più tra noi. In tale contesto, l’attività alpinistica si trasforma in una cerimonia solenne, attraverso cui si ricerca sia cura nell’affrontare il lutto che modalità efficaci per incanalare tale sofferenza verso nuove forme positive.
Il Club Alpino Italiano (CAI) ricopre essenzialmente una funzione cruciale nel sostenere pratiche alpinistiche responsabili ed alimentando la cultura dedicata alla montagna. Le varie proposte escursionistiche organizzate dal CAI Asti – insieme alle attività messe in campo da diverse altre sezioni – rendono possibile a numerosi appassionati vivere esperienze alpine rigorosamente sicure ed informate; queste occasioni risultano preziose poiché insegnano ai partecipanti ad apprezzare adeguatamente l’ambiente naturale pur affinando nel contempo le proprie competenze personali.
Dunque… Una premessa imprescindibile all’alpinismo suggerisce che sia determinante adottare preparazioni tanto fisiche quanto tecniche qualora si desideri cimentarsi con efficacia nelle varie escursioni o ascensioni programmabili. A qualsiasi costo, non trascurare mai le insidie della montagna. Assicurati sempre di essere aggiornato riguardo alle condizioni climatiche e al tracciato scelto.
L’approccio sofisticato indica chiaramente che l’attività alpinistica trascende il mero aspetto delle prestazioni fisiche; essa abbraccia principi etici e il dovere verso la salvaguardia dell’ecosistema. Cura della montagna: riportala alla sua condizione originaria, evitando ogni tipo di segno tangibile del tuo transito.
Vale la pena riflettere: praticare alpinismo rappresenta innanzitutto una battaglia personale contro i propri limiti fisici ed emotivi oltre a essere un’opportunità unica per immergersi nella bellezza naturale circostante. Tuttavia, questa avventura si accompagna inevitabilmente a una grande responsabilità; si tratta infatti di un obbligo morale volto alla conservazione dell’equilibrio ecologico. L’ascesa verso picchi inesplorati come quella effettuata da Takayasu Semba sottolinea quanto sia fondamentale mantenere uno spirito d’avventura affinato dal rispetto attento dell’ambiente naturale ancora in gran parte ignoto ai più; vi sono territori incontaminati pronti a essere rivelati solo se affrontati con prudenza oculata ed evidente coscienza ambientale.