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- Il Sentiero dei Fiori, riaperto il 12 luglio, è una via ferrata a 3.000 metri di quota che ripercorre i camminamenti della Prima Guerra Mondiale.
- Lungo il percorso si possono ammirare trincee, gallerie e postazioni di artiglieria, trasformando l'escursione in un museo a cielo aperto.
- Il percorso raggiunge il Corno di Lago Scuro a 3165 metri, offrendo panorami mozzafiato e tratti impegnativi che richiedono esperienza e attrezzatura adeguata.
Un Percorso Storico tra le Vette dell’Adamello
Una notizia di grande rilievo per gli appassionati di montagna e per gli amanti della storia: il Sentiero dei Fiori, una delle vie ferrate più suggestive e cariche di significato storico delle Alpi, è nuovamente accessibile a partire dal 12 luglio. Questo percorso unico, che si snoda lungo la cresta Castellaccio-Pisgana a 3.000 metri di quota nel gruppo dell’Adamello, ripercorre i camminamenti utilizzati dai soldati durante la Prima Guerra Mondiale, offrendo un’esperienza indimenticabile tra natura e memoria.
Il Sentiero dei Fiori non è solo una via ferrata, ma un vero e proprio museo a cielo aperto. Lungo il percorso, i visitatori possono ammirare trincee, gallerie, postazioni di artiglieria e altri resti bellici che testimoniano la dura vita dei soldati al fronte. Il tracciato si dipana fra passerelle aeree e tunnel, seguendo le fortificazioni che gli Alpini impiegarono per connettere le postazioni in vetta durante la guerra. Ogni passo è un ricordo delle condizioni estreme e terribili in cui vissero i soldati, tra freddo, neve, ghiaccio e strapiombi vertiginosi.
L’itinerario inizia presso la stazione a monte della Cabinovia Presena e segue il sentiero che conduce al Passo di Lago Scuro, dove si trova un villaggio militare risalente alla Grande Guerra. Qui, una chiesetta e una baracca recentemente ristrutturate fungono da museo, offrendo un’ulteriore occasione per approfondire la storia del luogo. Proseguendo, si affronta la lunga scalinata in pietra verso Nord, raggiungendo la Capanna Amici di Lago Scuro e la vetta del Corno di Lago Scuro, che si eleva a 3165 metri.
Un Percorso Adrenalinico tra Cenge, Passerelle e Ponti Sospesi
Il Sentiero dei Fiori, nonostante il nome che evoca immagini bucoliche, presenta tratti impegnativi che richiedono esperienza e attrezzatura adeguata. Il percorso attraversa cenge esposte, canali sconnessi e tratti attrezzati con scalette e passerelle. Uno dei punti più iconici è il passaggio sul Gendarme di Casamadre, superabile grazie a due passerelle sospese nel vuoto. In alternativa, è possibile evitare i ponti percorrendo una galleria scavata durante la guerra.
Dopo aver superato il Gendarme, il sentiero continua lungo una cengia che aggira uno spigolo e discende per alcuni metri. In questa zona, è possibile trovare neve anche in piena estate, rendendo necessario l’utilizzo di ramponi e piccozza. Il percorso continua su un sentiero relativamente facile, che risente dell’intervento umano durante il periodo bellico, fino a raggiungere nuovamente le attrezzature nei pressi di una paretina e di alcune roccette.
Il sentiero prosegue poi in salita e discesa su massi talvolta instabili, fino a raggiungere il Bivacco Amici della Montagna, situato a 3160 metri di quota. Da qui, è possibile proseguire verso il Passo di Lagoscuro, Cima Payer e il Passo del Lago di Pisgana, affrontando tratti di ferrata di difficoltà crescente.

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Informazioni Utili per Affrontare il Sentiero in Sicurezza
Per affrontare il Sentiero dei Fiori in sicurezza, è obbligatorio essere in possesso di imbrago, kit da ferrata e caschetto. È inoltre vivamente consigliata l’attrezzatura da alta montagna, tra cui scarponi da trekking, guanti, occhiali da sole, crema solare, piccozza e ramponi. È importante tenere presente che il percorso si sviluppa in alta quota e che le condizioni meteorologiche possono cambiare rapidamente.
Il Consorzio Pontedilegno Tonale mette a disposizione un pacchetto specifico per il Sentiero dei Fiori, comprensivo di viaggio di andata e ritorno con la cabinovia Paradiso e di una risalita singola con la cabinovia Presena. È fondamentale prendere nota degli orari degli impianti di risalita per evitare di trovarsi in difficoltà al momento del rientro. La cabinovia Paradiso è in funzione fino al 21 settembre, con orari di apertura e chiusura variabili a seconda del periodo. La cabinovia Presena è anch’essa in funzione fino al 21 settembre, con orari di chiusura leggermente anticipati rispetto alla Paradiso.
È importante sottolineare che il Sentiero dei Fiori può essere percorso in entrambe le direzioni, anche se nel 2022 sono stati installati cartelli che suggeriscono di intraprendere l’itinerario partendo dalla seconda stazione dell’ovovia al Passo Presena fino al Passo del Castellaccio. Questa situazione può creare incroci con altri escursionisti, pertanto è necessario prestare attenzione e adottare un comportamento prudente.
Un’Eredità da Proteggere: Riflessioni sul Sentiero dei Fiori
Il Sentiero dei Fiori rappresenta un’esperienza unica che unisce storia, natura e avventura. Percorrere questi sentieri significa immergersi nel passato, toccare con mano le testimonianze della Grande Guerra e ammirare la bellezza selvaggia delle montagne dell’Adamello. È un’occasione per riflettere sul sacrificio dei soldati che combatterono in queste zone e per apprezzare il valore della pace.
Ma il Sentiero dei Fiori è anche un ambiente fragile che va protetto e rispettato. L’alta quota, le condizioni meteorologiche estreme e la presenza di resti bellici richiedono un approccio consapevole e responsabile. È fondamentale seguire le indicazioni delle guide alpine, utilizzare l’attrezzatura adeguata e non lasciare tracce del proprio passaggio. Solo così potremo preservare questo patrimonio storico e naturale per le future generazioni.
Amici appassionati di montagna, il Sentiero dei Fiori è un’esperienza che va oltre la semplice escursione. È un viaggio nella storia, un’immersione nella natura e un’occasione per riflettere sul nostro passato. Ricordate sempre che la montagna è un ambiente che richiede rispetto e preparazione. Una nozione base da tenere a mente è che la difficoltà di una via ferrata può variare notevolmente in base alle condizioni ambientali, in particolare alla presenza di neve o ghiaccio. Una nozione avanzata è che la valutazione del rischio in alta montagna non può prescindere dalla conoscenza approfondita delle tecniche di autosoccorso e dalla capacità di interpretare i segnali del territorio.
Vi invito a riflettere: cosa significa per voi percorrere un sentiero intriso di storia come il Sentiero dei Fiori? Quali emozioni provate di fronte alle testimonianze della Grande Guerra? E come possiamo contribuire a preservare questi luoghi per il futuro?