E-Mail: [email protected]
- Tragico incidente a Roccamorice: Stefano D'Anteo, 35 anni, perde la vita durante un'arrampicata sportiva a causa del distacco di un masso.
- Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) Abruzzo è intervenuto con l'elisoccorso del 118, ma purtroppo non ha potuto fare altro che constatare il decesso.
- La tragedia riapre il dibattito sulla sicurezza in montagna: l'importanza della valutazione del rischio e della «lettura» della roccia, competenze fondamentali per alpinisti esperti e principianti.
Dramma nel Pescarese: Scalatore perde la vita a Roccamorice
Un tragico evento ha scosso la comunità di Roccamorice, in provincia di Pescara, nel pomeriggio del 1° novembre 2025. *Stefano D’Anteo, un esperto scalatore di 35 anni proveniente da Montesilvano, ha perso la vita durante un’arrampicata sportiva. L’incidente è avvenuto in una zona nota come la falesia sotto la via Betacam, un’area frequentata dagli appassionati di arrampicata.
La dinamica dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni, un grosso masso si è staccato improvvisamente dal costone roccioso, colpendo in pieno il giovane scalatore. L’impatto è stato fatale, non lasciando scampo a Stefano D’Anteo. Due altri arrampicatori nelle vicinanze sono stati colpiti da frammenti rocciosi, subendo lesioni di lieve entità e sperimentando attimi di profondo spavento. L’incidente è avvenuto intorno alle ore 14:00, gettando nello sconforto l’intera comunità di appassionati di montagna.
- Profondamente toccato da questa tragedia 🙏, ci ricorda che......
- Troppo facile dare la colpa alla fatalità... forse alcune......
- La montagna è severa, ma anche un maestro... impariamo......
I soccorsi e le indagini
Immediatamente dopo l’incidente, è scattata la macchina dei soccorsi. Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) Abruzzo è intervenuto prontamente, insieme all’elisoccorso del 118 di Pescara. L’equipe sanitaria, coadiuvata dal tecnico di elisoccorso del CNSAS, è stata calata con una verricellata di circa 60 metri per raggiungere il luogo dell’incidente. Con rammarico, gli operatori di soccorso non hanno potuto che accertare il decesso dell’arrampicatore. I Vigili del Fuoco hanno provveduto al recupero della salma, trasportandola a valle. Nel frattempo, i Carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto e accertare eventuali responsabilità.

Il cordoglio della comunità
La notizia della tragica scomparsa di Stefano D’Anteo ha suscitato profondo dolore e sgomento nella comunità di Montesilvano e tra gli appassionati di montagna. Stefano era conosciuto come un esperto e appassionato free climber, amato e rispettato da tutti coloro che condividevano la sua passione per la montagna. La sua improvvisa scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel cuore di amici e familiari.
Riflessioni sulla sicurezza in montagna
La tragica morte di Stefano D’Anteo riapre il dibattito sulla sicurezza in montagna e sull’importanza della prevenzione degli incidenti. L’arrampicata sportiva, pur essendo un’attività affascinante e stimolante, comporta dei rischi intrinseci che non possono essere ignorati. È fondamentale* che gli scalatori, sia esperti che principianti, adottino tutte le precauzioni necessarie per ridurre al minimo il rischio di incidenti.
Un monito per la sicurezza in montagna
Questo tragico evento ci ricorda l’importanza di non sottovalutare mai i pericoli della montagna. La natura, per quanto affascinante, può essere imprevedibile e nascondere insidie mortali. È essenziale affrontare le attività outdoor con la massima prudenza, preparandosi adeguatamente e valutando attentamente le condizioni ambientali. La sicurezza deve essere sempre al primo posto, per evitare che una passione si trasformi in tragedia.
Amici appassionati di montagna, eventi come questo ci toccano profondamente e ci invitano a riflettere. Ricordiamoci sempre che la montagna è un ambiente meraviglioso ma anche severo, che richiede rispetto e preparazione.
Una nozione base di alpinismo da tenere sempre a mente è l’importanza della valutazione del rischio: prima di intraprendere qualsiasi attività, è fondamentale analizzare attentamente le condizioni ambientali, meteorologiche e del terreno, per individuare potenziali pericoli e adottare le misure di sicurezza adeguate.
Un concetto più avanzato riguarda invece la “lettura” della roccia: un alpinista esperto è in grado di valutare la stabilità della parete, individuare eventuali fessure o zone a rischio di crollo, e scegliere di conseguenza il percorso più sicuro.
Questi eventi tragici ci spingono a interrogarci sul nostro rapporto con la montagna e sulla nostra responsabilità nei confronti della nostra sicurezza e di quella degli altri. Forse, dovremmo tutti imparare ad ascoltare di più la montagna, a rispettare i suoi silenzi e a riconoscere i suoi segnali, per evitare che la nostra passione si trasformi in un dolore incolmabile.







