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- Scomparsa di Franco Gaspari, guida alpina e figura di spicco del Soccorso Alpino, all’età di 64 anni, durante un’ascensione sulla Cima Grande di Lavaredo.
- Gaspari si unì al Soccorso Alpino nel 1985, diventando un pioniere tra i tecnici di elisoccorso del Suem a bordo degli elicotteri «Falco» e «Leone».
- Insieme a Carlo Gandini, Gaspari ha redatto la monografia «Antonio Dimai Deo, una famiglia di guide alpine», pubblicata dal Gruppo Scoiattoli nel 2016, testimoniando la sua passione per la storia delle montagne.
La montagna dolomitica piange la scomparsa di Franco Gaspari, guida alpina e figura di spicco del Soccorso Alpino, avvenuta sulla Cima Grande di Lavaredo. L’incidente, verificatosi durante un’ascensione lungo la via normale, ha scosso profondamente la comunità alpinistica e il mondo del soccorso alpino veneto. Gaspari, 64 anni, lascia un vuoto incolmabile, non solo tra le Guide Alpine di Cortina, di cui fu presidente, ma in tutti coloro che hanno avuto modo di apprezzarne le qualità umane e professionali.
Un pilastro del soccorso alpino
Franco Gaspari non era solo una guida alpina esperta, ma un vero e proprio pilastro del Soccorso Alpino. Giunto nel 1985 ad unirsi alla grande famiglia del Soccorso Alpino, egli si distinse come pioniere tra i tecnici di elisoccorso del Suem, offrendo la sua profonda esperienza e preparazione a bordo degli elicotteri “Falco” e “Leone”. La sua dedizione al soccorso in alta quota era totale, un impegno costante e profondo che lo ha visto protagonista di numerosi interventi salvavita. La sua conoscenza della montagna, maturata in anni di esperienza, lo rendeva un punto di riferimento per i colleghi e per chi si trovava in difficoltà sulle Dolomiti. La sua figura incarnava l’essenza del soccorritore alpino: competenza tecnica, coraggio, umanità e profondo rispetto per la montagna.
- Un eroe che ha reso onore alle Dolomiti... ⛰️...
- Una tragedia che ci ricorda quanto la montagna possa essere......
- Franco Gaspari, un uomo che ha saputo unire la passione per......
La tragedia sulla Cima Grande
La tragedia si è consumata sulla Cima Grande di Lavaredo, una montagna che Gaspari conosceva come le sue tasche. Stava scalando la via normale in cordata con altre due persone quando, improvvisamente, è precipitato. Le cause della caduta sono ancora in fase di accertamento, ma si ipotizza un malore improvviso. I compagni di cordata, testimoni impotenti dell’accaduto, hanno immediatamente lanciato l’allarme. L’elicottero “Falco” è decollato immediatamente, ma per Gaspari non c’era più nulla da fare. Il suo corpo è stato individuato in un canalino impervio, dove i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. La notizia della sua morte ha destato profondo cordoglio in tutta la comunità montana.

Un uomo di cultura e passione
Oltre alla sua attività di guida alpina e soccorritore, Franco Gaspari era un uomo di cultura e passione. Era un erudito entusiasta della storia delle sue montagne, con una vasta familiarità con gli aneddoti e gli avvenimenti legati ai conflitti bellici. Come ricordano le Guide di Cortina, “con lui ogni escursione diventa un racconto, una scoperta, un’esplorazione”. Gaspari non era solo un soccorritore, ma anche un narratore, avendo redatto, insieme a Carlo Gandini, un’apprezzata monografia intitolata “Antonio Dimai Deo, una famiglia di guide alpine”, pubblicata dal Gruppo Scoiattoli nel 2016. La sua scomparsa priva la comunità montana di una figura di riferimento, un uomo che ha saputo coniugare la passione per la montagna con l’impegno civile e la promozione della cultura.
Un’eredità di coraggio e dedizione
La morte di Franco Gaspari sulla Cima Grande di Lavaredo è una perdita dolorosa per il mondo dell’alpinismo e del soccorso alpino. La sua figura, però, rimane un esempio di coraggio, dedizione e amore per la montagna. La sua eredità continuerà a ispirare le future generazioni di guide alpine e soccorritori, che dovranno affrontare le sfide della montagna con la stessa competenza, umanità e passione che hanno contraddistinto la vita di Franco Gaspari. La sua memoria rimarrà impressa nella roccia delle Dolomiti e nel cuore di chi lo ha conosciuto e apprezzato.
Il Silenzio della Montagna: Un Eredità di Valori
La montagna, spesso silenziosa testimone di gioie e dolori, ci ricorda con la scomparsa di Franco Gaspari la fragilità della vita e l’importanza di valori come la dedizione, il coraggio e la passione. La sua storia ci invita a riflettere sul significato profondo del legame tra l’uomo e la montagna, un rapporto fatto di rispetto, ammirazione e consapevolezza dei propri limiti.
Amici appassionati di montagna, riflettiamo un attimo. Conoscete la regola del “fattore umano”? Nel contesto dell’alpinismo, si riferisce all’influenza delle capacità cognitive ed emotive di un individuo sulle proprie prestazioni in montagna. La stanchezza, lo stress, la paura e la scarsa comunicazione possono compromettere il giudizio e aumentare il rischio di incidenti.
E ora, un concetto più avanzato: il “principio di precauzione”. In situazioni di incertezza, come quelle che si presentano spesso in montagna, è fondamentale adottare un approccio prudente, evitando di intraprendere azioni che potrebbero comportare rischi eccessivi. Questo principio implica una valutazione attenta delle condizioni ambientali, delle proprie capacità e delle possibili conseguenze di ogni decisione. La montagna non perdona l’improvvisazione e la superficialità.
- Sito ufficiale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), utile per comprendere le attività del Soccorso Alpino.
- Sito ufficiale delle Guide Alpine di Cortina, utile per conoscere la storia e le attività del gruppo.
- Il post del Soccorso Alpino Veneto commemora Gaspari, figura storica del soccorso.
- Presenta il libro curato da Franco Gaspari, utile per approfondire la sua figura.