Addio a Cristian Brenna: il mondo dell’alpinismo in lutto

La comunità alpinistica piange la scomparsa di Cristian Brenna, figura di rilievo nel mondo dell’arrampicata, avvenuta il 3 giugno 2025. La sua dipartita improvvisa, a soli 54 anni, ha lasciato un segno profondo in familiari, amici e colleghi, creando un vuoto incolmabile nel cuore di chi lo conosceva e lo stimava.

La dinamica dell’incidente

Secondo le prime ricostruzioni, la tragedia si è verificata mentre Brenna si trovava insieme a un amico sulla cresta del Monte Biaina, situato tra Dro e Tenno. Intorno alle 11:00, a una quota di circa 1.350 metri, un fatale inciampo sul sentiero ha provocato la sua scivolata lungo il ripido pendio boschivo, culminata con una rovinosa caduta sulle rocce sottostanti. Il compagno di escursione ha immediatamente allertato i soccorsi, ma nonostante il tempestivo intervento dell’elicottero di Trentino emergenza e degli operatori del Soccorso alpino e speleologico trentino, ogni tentativo di rianimazione è risultato vano. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i colleghi del Soccorso alpino della Guardia di finanza di Tione, dove Brenna prestava servizio, e i vigili del fuoco volontari di Riva del Garda.

Un protagonista dell’alpinismo italiano

Cristian Brenna, originario di Bollate, ha rappresentato appieno l’essenza dell’alpinista a tutto tondo. Arrampicatore di talento, aveva scelto di mettere le sue capacità al servizio degli altri entrando a far parte del Soccorso alpino della Guardia di finanza, unendo così la passione per la montagna con l’impegno sociale. La sua carriera sportiva è costellata di successi: dal 1991 ha partecipato alla Coppa del mondo di arrampicata, conquistando _tre argenti europei_ e numerosi titoli italiani, tra cui _tre ori, tre argenti e un bronzo_. Le sue imprese lo hanno portato a scalare le montagne di tutto il mondo, dalla Patagonia alle Dolomiti, lasciando un segno indelebile nella storia dell’alpinismo. Nel 2005, si unì al corpo del soccorso alpino della Guardia di Finanza, mantenendo forte il legame con la montagna nella sua amata Arco.

Il cordoglio della comunità alpinistica

La notizia della scomparsa di Brenna ha generato un’onda di commozione e dolore nel mondo dell’alpinismo. I Ragni di Lecco, storico gruppo alpinistico italiano, lo hanno ricordato con un messaggio toccante sui social media, evocando i momenti condivisi in falesia e le avventure tra le grandi montagne. Anche Hervé Barmasse, noto alpinista e amico di Brenna, ha espresso il suo dolore con parole commosse, ricordando la sua ironia contagiosa e il suo modo leggero e profondo di vivere la vita. Durante la trasmissione “È sempre Cartabianca”, lo scrittore e alpinista Mauro Corona ha dedicato un commosso ricordo all’amico scomparso, sottolineando la sua grande forza e il suo amore per la montagna.

Un’eredità indelebile

La scomparsa di Cristian Brenna costituisce una perdita enorme per l’alpinismo italiano e internazionale. La sua passione, il suo talento e il suo impegno nel soccorso alpino lo hanno reso un esempio per tutti gli appassionati di montagna. La sua eredità continuerà a vivere nei cuori di chi lo ha conosciuto e ammirato, ispirando le future generazioni di alpinisti a perseguire i propri sogni con coraggio e determinazione. La cerimonia funebre si terrà venerdì 6 giugno alle ore 10:00 presso la chiesa Collegiata di Arco, dove amici, familiari e colleghi potranno dargli l’ultimo saluto.

Oltre la vetta: riflessioni sulla sicurezza in montagna

La tragica scomparsa di Cristian Brenna ci ricorda, ancora una volta, quanto la montagna possa essere imprevedibile e pericolosa, anche per gli alpinisti più esperti. È fondamentale non sottovalutare mai i rischi e adottare tutte le precauzioni necessarie per garantire la propria sicurezza e quella degli altri.
Un concetto base, ma spesso trascurato, è la *pianificazione accurata dell’escursione. Conoscere il percorso, le condizioni meteorologiche e il proprio livello di preparazione fisica è essenziale per affrontare la montagna in modo consapevole.

Un aspetto più avanzato riguarda invece la gestione del rischio in ambienti complessi*. L’alpinismo moderno richiede una profonda conoscenza delle tecniche di progressione su roccia, ghiaccio e neve, nonché la capacità di valutare e mitigare i pericoli oggettivi, come la caduta di sassi, le valanghe e i crepacci.

La montagna ci offre emozioni uniche e indimenticabili, ma ci chiede anche rispetto e umiltà. La scomparsa di Cristian Brenna ci invita a riflettere sul nostro rapporto con la natura e sulla responsabilità che abbiamo nei confronti di noi stessi e degli altri. Che la sua passione e il suo spirito avventuroso continuino a ispirarci nelle nostre future avventure.