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Yannick Flohé conquista «Ratstaman Vibrations»: la sfida che ridefinisce i limiti dell’arrampicata!

Il climber tedesco ripete la via estrema a Céüse, suggerendo un upgrade di grado e aprendo un nuovo capitolo nell'arrampicata sportiva di altissimo livello.
  • Yannick Flohé ha completato la prima ripetizione di «Ratstaman Vibrations» a Céüse, una via liberata da Alex Megos nell'agosto del 2022.
  • La preparazione di Flohé è durata due stagioni, distribuita su cinque spedizioni e circa 30 giorni di tentativi.
  • Flohé ha suggerito un piccolo upgrade di grado per la via, portandola a 9b/+, basandosi sulla propria esperienza e sulla percezione della forza di Megos.
  • «Ratstaman Vibrations» è nota per il suo spettacolare incrocio all'inizio, un boulder di 8B+, ma Flohé ha riscontrato maggiori difficoltà nella parte alta della via.

Il rocciatore teutonico Yannick Flohé ha portato a termine un’impresa straordinaria, conquistando la prima ripetizione di “Ratstaman Vibrations” a Céüse, in terra francese. Questa via, originariamente attrezzata da Chris Sharma e liberata da Alex Megos nell’agosto del 2022, è annoverata tra le più ardue a livello mondiale. Flohé, dopo un’intensa preparazione durata due stagioni, distribuita su cinque spedizioni e circa 30 giorni di tentativi, è riuscito a domare le complessità di questa iconica linea.

La sfida di “Ratstaman Vibrations”

“Ratstaman Vibrations” si trova nel settore Face de Rat a Céüse, una falesia celebre per le sue vie impegnative. La via, attrezzata da Chris Sharma circa 15 anni fa, si distingue per la sua “pazzesca linea di buchi”. Prima della liberazione di Megos, molti altri scalatori di fama mondiale, tra cui Seb Bouin e Charles Albert, avevano tentato di conquistare questa via, senza successo. La sua difficoltà e la sua storia l’hanno resa un banco di prova per i migliori arrampicatori del mondo.

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  • 🚀 Impressionante! Flohé ha dimostrato che con impegno......
  • 🤔 Davvero 9b/+, o forse Megos è solo troppo modesto...?...
  • 📉 L'arrampicata diventa sempre più estrema, ma a quale costo...?...

L’impresa di Yannick Flohé

Flohé ha descritto “Ratstaman Vibrations” come la via più difficile che abbia mai provato, sottolineando l’impegno fisico e mentale richiesto per superarla. La via è composta da circa 30 movimenti che richiedono esplosività e resistenza. Flohé ha espresso la sua gratitudine a Sharma e Megos per aver attrezzato e liberato la via, aprendo la strada ad altri scalatori.

Il climber tedesco ha suggerito un piccolo upgrade di grado per la via, portandola a 9b/+. Ha motivato questa decisione affermando che Megos, a volte, sottovaluta la propria forza. Flohé spera che altri scalatori forti proveranno “Ratstaman Vibrations” in futuro, confermando o smentendo la sua valutazione.

Un’analisi della via

“Ratstaman Vibrations” è nota per il suo spettacolare incrocio all’inizio, un boulder di 8B+. Tuttavia, Flohé ha riscontrato maggiori difficoltà nella parte alta della via, in particolare tra i movimenti 26 e 27. Ha descritto la via come un test di forza e resistenza, in cui è fondamentale arrivare freschi al passaggio chiave.
Flohé ha paragonato la via a un boulder di 8B+ seguito da una via di 8c+, ma ha suggerito di invertire la prospettiva, considerandola una via di 9a che porta a un boulder di 8A. Questa analisi evidenzia la complessità e la varietà delle difficoltà presenti in “Ratstaman Vibrations”.

Conclusione: Un nuovo standard nell’arrampicata sportiva

L’impresa di Yannick Flohé rappresenta un importante passo avanti nell’arrampicata sportiva. La sua ripetizione di “Ratstaman Vibrations” conferma la difficoltà e l’importanza di questa via, e apre la strada a nuove sfide per gli arrampicatori di tutto il mondo. Flohé, con la sua determinazione e il suo talento, ha dimostrato di essere uno dei climber più forti del momento, capace di superare i propri limiti e di raggiungere nuovi traguardi.

Amici appassionati di montagna e alpinismo, l’impresa di Flohé ci ricorda quanto sia importante la perseveranza e la dedizione per raggiungere i propri obiettivi. Nell’arrampicata, come nella vita, è fondamentale non arrendersi di fronte alle difficoltà, ma continuare a lavorare sodo per superarle.
Un concetto base da tenere a mente è che *la difficoltà di una via non è solo una questione di grado, ma anche di stile e di preferenze personali. Ciò che è difficile per uno scalatore può essere più facile per un altro, a seconda delle proprie caratteristiche fisiche e mentali.
Un concetto più avanzato è che
l’arrampicata non è solo uno sport individuale, ma anche un’attività sociale*. Condividere le proprie esperienze con altri scalatori, scambiarsi consigli e incoraggiarsi a vicenda può fare la differenza tra il successo e il fallimento.

Vi invito a riflettere su come l’arrampicata possa insegnarci importanti lezioni di vita, come la resilienza, la fiducia in sé stessi e la capacità di superare i propri limiti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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