E-Mail: [email protected]
- La Reinhold Messner Haus, nata da un'operazione di "upcycling", trasforma l'ex stazione a monte in un luogo di incontro e pensiero, abbandonando l'idea iniziale del sesto Messner Mountain Museum.
- Diane Schumacher, moglie di Messner, sottolinea che gli oggetti esposti provengono dalla loro collezione personale e saranno regolarmente aggiornati, invitando i visitatori a interagire con essi.
- Vivian Bruchez, proveniente da Chamonix, ha compiuto un'eccezionale avventura in Patagonia, sciando la "Whillans-Cochrane" all'Aguja Poincenot, una linea estremamente ripida ed esposta.
- Messner desidera "contaminare" le montagne occidentali con la visione più fantasiosa, creativa e spirituale che caratterizza le vette himalayane, rintracciandone i valori universali e utilizzandoli come guida per il nostro futuro.
La Reinhold Messner Haus, un nuovo spazio culturale situato sull’ex stazione a monte della funivia del Monte Elmo, in Alto Adige, ha aperto le sue porte. Questo progetto, frutto della visione di Reinhold Messner e di sua moglie Diane, in collaborazione con la società 3Zinnen AG Dolomites, non è un semplice museo, ma un centro culturale dinamico che intreccia esperienze personali, natura, arte e sostenibilità. L’obiettivo è stimolare una riflessione profonda sui grandi temi del nostro tempo, con un focus particolare sulla montagna e sull’alpinismo.
Un progetto di “Upcycling” con Radici nel Passato, Proiettato al Futuro
La Reinhold Messner Haus nasce da un’operazione di “upcycling”, trasformando l’ex stazione a monte in un luogo di incontro e di pensiero. Questo approccio sostenibile ha permesso di dare nuova vita a una struttura esistente, valorizzandone il carattere originale e integrando elementi moderni. L’edificio ospita oggetti provenienti da diverse culture montane del mondo, tra cui Tibet, Mongolia, Giappone e Sud America. Un cimelio particolarmente toccante è lo scarpone da montagna di Günther Messner, fratello di Reinhold, ritrovato nel 2005 sul versante Diamir del Nanga Parbat.

Diane Schumacher, moglie di Messner, ha sottolineato che gli oggetti esposti provengono dalla loro collezione personale e saranno regolarmente aggiornati, invitando i visitatori a interagire con essi. Messner ha ribadito che la struttura non è un museo tradizionale, ma un luogo che “racconta storie” e che si adatta perfettamente all’ambiente di Sesto, un villaggio di alpinisti. Inizialmente, era stato pianificato di costruire sul Monte Elmo il sesto Messner Mountain Museum, dedicato all’arrampicata, ma il progetto è stato abbandonato nel 2024 a causa di divergenze di opinioni. Al suo posto, è nato il Reinhold Messner Haus, uno spazio più ampio e aperto al dibattito sui temi legati alla montagna e all’alpinismo.
- Che bello questo nuovo spazio culturale! 🤩 Finalmente un......
- Non sono convinto di questa operazione di upcycling... 🤔......
- Messner vuole "contaminare" le montagne occidentali? 🤔 Forse dovremmo......
- L'alpinismo si è distaccato dall'avventura originaria... 😔 Riflessioni interessanti......
- Vivian Bruchez incarna lo spirito pionieristico... 🚀 Ma è sostenibile?...
Reinhold Messner Haus: Un Dialogo tra Passato e Futuro
La Reinhold Messner Haus non è solo un luogo di esposizione, ma anche uno spazio di riflessione e di dialogo. Messner desidera “contaminare” le montagne occidentali con la visione più fantasiosa, creativa e spirituale che caratterizza le vette himalayane, rintracciandone i valori universali e utilizzandoli come guida per il nostro futuro. Le sale espositive sono intervallate da un accogliente salotto con la biblioteca personale di Messner a disposizione dei visitatori, e da una stupenda vetrata con vista sulle Dolomiti di Sesto.
Messner e sua moglie Diane intendono vivere nella struttura per alcuni mesi l’anno, utilizzandola anche per incontri con la popolazione su temi importanti, come quello del lupo nelle vallate. Il proposito è quello di costruire una fitta rete, una vera e propria unione, per recuperare il modo di esperire la montagna come una vera e propria dimora, in modo intimo e spontaneo.
Vivian Bruchez: L’Arte dello Sci Ripido tra Estetica e Innovazione
Parallelamente all’inaugurazione della Reinhold Messner Haus, il mondo dell’alpinismo celebra le imprese di Vivian Bruchez, uno dei più grandi interpreti dello sci ripido contemporaneo. Proveniente da Chamonix, all’ombra del Monte Bianco, Bruchez ha accumulato decine di prime discese in diverse aree montuose, dalle Alpi a regioni più remote. Recentemente, ha compiuto un’eccezionale avventura in Patagonia, sciando la “Whillans-Cochrane” all’Aguja Poincenot, una linea estremamente ripida ed esposta.
Bruchez non si limita a cercare la difficoltà, ma è animato da uno spirito pionieristico, aprendo vie che possano essere percorse anche da altri. Per lui, l’estetica gioca un ruolo fondamentale nella sciata, che può derivare dalla linea, dalla montagna o dalla strategia utilizzata. Bruchez ha sottolineato l’importanza della creatività e dell’innovazione per trovare nuove linee, soprattutto sulle Alpi.
Un Nuovo Capitolo per l’Alpinismo: Riflessioni sul Futuro
La Reinhold Messner Haus rappresenta un’opportunità per riflettere sulle attuali evoluzioni dell’alpinismo. Messner ha osservato che lo sci e l’arrampicata si sono ormai distaccati dall’avventura originaria e dal pensiero alpinistico, soprattutto con la diffusione delle palestre indoor climatizzate. In un’epoca dominata da un’industria del tempo libero in continua espansione, la Reinhold Messner Haus si propone quale luogo di confronto critico e dibattito costruttivo.
La struttura, di proprietà della Drei Zinnen AG, rimarrà aperta durante l’estate e sarà ufficialmente inaugurata a metà settembre.
Un Eredità di Montagna: Tra Riflessione e Avventura
L’apertura della Reinhold Messner Haus e le imprese di Vivian Bruchez ci offrono uno spunto di riflessione sul significato dell’alpinismo oggi. Da un lato, abbiamo un luogo che invita alla contemplazione e al dialogo, un invito a riscoprire il rapporto con la montagna in modo intimo e rispettoso. Dall’altro, un atleta che spinge i limiti dello sci ripido, incarnando lo spirito pionieristico e la ricerca dell’estetica nella discesa.
*L’alpinismo, in fondo, è un’esperienza complessa e sfaccettata, che unisce la sfida fisica alla ricerca interiore, la conoscenza tecnica alla sensibilità artistica. È un’attività che ci mette di fronte ai nostri limiti, ma che ci permette anche di scoprire risorse inaspettate.*
Una nozione base di alpinismo è l’importanza della preparazione fisica e mentale prima di affrontare una salita. Una nozione avanzata è la capacità di adattarsi alle condizioni ambientali e di prendere decisioni rapide e consapevoli in situazioni di emergenza.
Questi due aspetti, la preparazione e l’adattamento, sono fondamentali per affrontare la montagna in sicurezza e per vivere un’esperienza appagante.
L’eredità di Reinhold Messner e le gesta di Vivian Bruchez ci invitano a interrogarci sul nostro rapporto con la montagna, a riscoprirne la bellezza e la fragilità, e a viverla con rispetto e consapevolezza. Ci spingono a chiederci: cosa significa per noi l’alpinismo? Quali valori vogliamo portare con noi in montagna? E come possiamo contribuire a preservare questo patrimonio per le future generazioni?