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- Il Premio «Legami Alpini», promosso dall'Associazione culturale Il Rosa, ha concluso un anno di riflessione sul rapporto tra umanità e ambiente montano, con un evento tenutosi il 13 dicembre a Crevoladossola.
- Il progetto CNR – CAI «Rifugi montani, sentinelle del clima e dell’ambiente» ha ricevuto il premio nazionale, sottolineando il ruolo cruciale dei rifugi come osservatori dei cambiamenti climatici in alta quota.
- Il premio internazionale è stato assegnato al Comitato Mattmark 2025 per il suo impegno nel preservare la memoria della tragedia del 1965 e rafforzare i legami tra Italia e Svizzera.
L’edizione inaugurale del Premio “Legami Alpini”, promosso dall’Associazione culturale Il Rosa, ha concluso un anno di profonda riflessione sul complesso rapporto tra l’umanità e l’ambiente montano. L’evento, tenutosi a Crevoladossola il 13 dicembre, ha rappresentato un momento di sintesi e di prospettiva sul futuro delle Alpi, considerate non solo come spazio geografico, ma come luogo di connessioni umane, di memoria condivisa e di progettualità.
Il premio, nato all’interno del progetto culturale Terre Alte, si pone come un faro in un’epoca di sfide cruciali per i territori alpini. I cambiamenti climatici, sempre più evidenti, e le trasformazioni sociali, che mettono in discussione equilibri consolidati, richiedono una rinnovata consapevolezza e un impegno condiviso. Il premio “Legami Alpini” vuole essere un richiamo alla responsabilità collettiva e alla necessità di nuove visioni per il futuro.

I Premiati: Testimonianze di Impegno e Visione
Il riconoscimento, suddiviso in tre sezioni – locale, nazionale e internazionale – ha premiato figure e progetti che si distinguono per il loro contributo alla valorizzazione e alla salvaguardia delle Alpi.
Nella sezione locale, il premio è stato assegnato ad Alessandro Grossi, editore impegnato da anni nella promozione dei valori della montagna.
A livello nazionale, il riconoscimento è andato al progetto CNR – CAI “Rifugi montani, sentinelle del clima e dell’ambiente”, rappresentato da Giovanni Margheritini (CAI) e Guido Nigrelli (CNR). Questo premio sottolinea il ruolo cruciale dei rifugi come osservatori privilegiati dei cambiamenti climatici e ambientali in alta quota.
Il prestigioso premio internazionale è stato tributato al Comitato Mattmark 2025, in riconoscimento del suo fervente impegno nel preservare il ricordo della tragica calamità del 1965 e per aver saldato i legami alpini tra Italia e Svizzera.
Il premio è stato ritirato da Domenico Mesiano, presidente del Comitato, affiancato dal vicepresidente Kurt Regotz, Andrea Jelo e Dino Rao.
La cerimonia ha inoltre visto l’attribuzione di una menzione speciale agli Sci Club Valle Anzasca, Antigorio, Formazza e Vigezzo, in virtù del loro instancabile impegno nel promuovere la disciplina agonistica tra i giovani.
- Che bello questo premio, finalmente un riconoscimento per......
- Non sono d'accordo, troppi premi e poca azione concreta......
- E se vi dicessi che le Alpi sono un problema, non una risorsa... 🤔...
Mattmark: Memoria e Legami Alpini
La cerimonia è stata arricchita dalla proiezione di un documentario sulla tragedia di Mattmark, la più grave sciagura sul lavoro avvenuta in Svizzera nel 1965. La vicenda, ricostruita con grande impatto emotivo, ha offerto un’ulteriore occasione di riflessione sull’importanza della memoria e sulla necessità di rafforzare i legami tra le comunità alpine.
L’incontro si è concluso con un dialogo tra Andrea Delvescovo, direttore responsabile de Il Rosa, e Louise e Luca Giglio del Climbing Malta, l’associazione che promuove l’arrampicata sportiva sull’isola maltese. Questo scambio ha aperto una prospettiva internazionale sul futuro delle Alpi, sottolineando l’importanza di un approccio globale e inclusivo.
Un Futuro di Collaborazione e Consapevolezza
Il Premio “Legami Alpini” rappresenta un importante segnale di speranza per il futuro delle Alpi. In un’epoca di sfide globali, è fondamentale riscoprire il valore della collaborazione, della memoria e della consapevolezza. I giovani montanari, capaci di guardare a queste terre con uno sguardo nuovo e aperto, sono chiamati a raccogliere questa eredità e a costruire un futuro sostenibile per le Alpi.
Amici appassionati di montagna, l’articolo che avete appena letto ci ricorda quanto sia importante il legame tra l’uomo e l’ambiente alpino. Una nozione base di alpinismo è che la conoscenza del territorio è fondamentale per la sicurezza e il rispetto della montagna.
Ma c’è anche una nozione più avanzata da considerare: l’impatto dei cambiamenti climatici sulle Alpi. Lo scioglimento dei ghiacciai, ad esempio, non solo modifica il paesaggio, ma rende anche più pericolose alcune vie alpinistiche. È quindi essenziale che gli alpinisti siano consapevoli di questi cambiamenti e adattino le loro pratiche di conseguenza.
Vi invito a riflettere su come possiamo contribuire a preservare questo patrimonio naturale per le future generazioni. Ogni piccolo gesto, dalla riduzione dei rifiuti all’utilizzo di trasporti sostenibili, può fare la differenza.
- Documento PDF dell'Associazione Il Rosa, utile per approfondire il progetto Terre Alte.
- Dettagli sul progetto CNR-CAI 'Rifugi sentinella' premiato per il monitoraggio climatico.
- Il sito riporta la celebrazione del CGIE per il 60° anniversario di Mattmark.
- Sito ufficiale del Club Alpino Italiano, per approfondire il progetto Rifugi sentinelle.







