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- L'11 aprile 2025, Bolzano celebra il Nanga Parbat con la presentazione del libro I Guardiani del Nanga e l'omonima rappresentazione teatrale, offrendo una riflessione sull'alpinismo estremo.
- Il libro, edito da Bottega Errante Edizioni nel 2022, narra le storie di sette alpinisti che hanno perso la vita sul Nanga Parbat, tra cui figure storiche come Albert Frederick Mummery.
- La montagna, con i suoi 8126 metri, è soprannominata «montagna assassina» a causa dell'elevato numero di vittime registrate a partire dal 1895.
## Un Omaggio Teatrale e Letterario al Nanga Parbat a Bolzano
L’11 aprile 2025, Bolzano sarà teatro di un evento culturale di spicco dedicato al Nanga Parbat, la nona vetta più elevata del pianeta, tristemente nota come “la montagna assassina”. La giornata sarà caratterizzata da due appuntamenti di rilievo: la presentazione del volume “I Guardiani del Nanga” a firma di Gioia Battista e l’adattamento teatrale omonimo, entrambi incentrati sui racconti di alpinisti che hanno osato sfidare la montagna, spesso con esiti fatali.
La presentazione del libro avrà luogo alle 18:00 negli spazi della “Nuova Libreria Cappelli”, sita in Corso della Libertà 2. L’incontro con l’autrice sarà guidato da Luca Fregona, responsabile della redazione dell’Alto Adige, offrendo agli spettatori la possibilità di sviscerare le tematiche e le ragioni che hanno alimentato l’opera. Il libro, pubblicato da Bottega Errante Edizioni nel 2022, racconta le storie di sette alpinisti che hanno trovato la morte sul Nanga Parbat, divenendo in modo simbolico i suoi “guardiani”. Tra di loro, figure emblematiche come Albert Frederick Mummery, il cui tentativo di scalata nel 1895 diede il via a una lunga e funesta sequenza di eventi, e alpinisti più recenti come Tomasz Mackiewicz e Daniele Nardi.
Alle 20:30, il Teatro Comunale San Giacomo accoglierà la rappresentazione teatrale “I Guardiani del Nanga”, dove Nicola Ciaffoni incarnerà i personaggi e gli eventi narrati nel libro. La regia è affidata a Massimo Somaglino, con la consulenza alpinistica di Tarcisio Bellò e il design delle luci curato da Stefano Bragagnolo. Lo spettacolo, prodotto dall’Associazione Culturale Bottega Errante in collaborazione con Caraboa Teatro, si preannuncia come un’esperienza intensa e coinvolgente, in grado di trasportare il pubblico nel mondo dell’alpinismo estremo e di indurre una riflessione sui limiti dell’uomo e sul suo rapporto con la natura.
## La Montagna degli Dei: Un’Ossessione Fatale
Il Nanga Parbat, con i suoi 8126 metri, è una cima che impone riverenza e timore. La sua reputazione di “montagna assassina” deriva dall’elevato numero di vittime che si sono registrate sui suoi versanti. A partire dal 1895, anno del primo tentativo di scalata accertato, la montagna ha accumulato storie di valore, tenacia, ma anche di tragedia e sconforto.
Il libro di Gioia Battista analizza proprio questa dicotomia, narrando le storie di sette alpinisti che hanno perso la vita sul Nanga Parbat. Attraverso le loro vicende, l’autrice indaga le ragioni che inducono gli uomini a mettere alla prova i propri limiti, a misurarsi con la natura selvaggia e a mettere a repentaglio la propria esistenza per raggiungere una cima. Il romanzo non si concentra solamente sull’aspetto fisico dell’alpinismo, ma anche su quello psicologico ed emotivo, esplorando le pene, le passioni e le ossessioni che motivano gli scalatori.

## Un Viaggio Interiore tra le Vette dell’Himalaya
Il protagonista del romanzo è un giovane alpinista che ambisce a conquistare il Nanga Parbat. La sua preparazione fisica e tecnica è scrupolosa, ma la sua ascesa verso la vetta è anche un cammino interiore, un’opportunità per confrontarsi con le proprie limitazioni, le proprie paure e i propri dubbi. Ad affiancarlo in questa avventura c’è Pemba, un portatore sherpa che si trasforma in una guida spirituale e un confidente.
Pemba racconta al protagonista le storie dei “guardiani del Nanga”, gli alpinisti che hanno perso la vita sulla montagna e che sono diventati parte del suo spirito. Queste storie fungono da incentivo per il protagonista, spingendolo a meditare sul significato della sua impresa e sul prezzo che è disposto a pagare per realizzare il suo sogno. Il romanzo esplora il tema del sacrificio, dell’ossessione e del rapporto tra l’uomo e la natura, offrendo una visione complessa e poliedrica dell’alpinismo.
## Oltre la Vetta: Riflessioni sull’Alpinismo e la Vita
L’evento culturale di Bolzano rappresenta un’occasione unica per approfondire la conoscenza del Nanga Parbat e delle storie di coloro che l’hanno sfidato. Il libro e lo spettacolo teatrale offrono una prospettiva originale e coinvolgente sull’alpinismo, invitando il pubblico a riflettere sui temi del coraggio, della determinazione, del sacrificio e del rapporto tra l’uomo e la natura.
La presentazione del libro e la rappresentazione teatrale non sono solo un omaggio agli alpinisti che hanno perso la vita sul Nanga Parbat, ma anche un invito a riflettere sul significato dell’alpinismo e sulla sua capacità di spingere l’uomo a superare i propri limiti.
L’Eredità dei Guardiani: Un’Esortazione alla Consapevolezza
L’eco delle storie dei “Guardiani del Nanga” risuona ben oltre le sale del teatro e le pagine del libro. Ci ricorda che ogni vetta conquistata, ogni limite superato, porta con sé un peso, una responsabilità. L’alpinismo, nella sua essenza più pura, non è solo una sfida fisica, ma un viaggio interiore, un confronto con se stessi e con la natura.
Una nozione base di alpinismo ci insegna che la preparazione, la conoscenza del terreno e il rispetto delle condizioni ambientali sono fondamentali per la sicurezza. Una nozione avanzata ci spinge a considerare l’impatto delle nostre azioni sull’ambiente montano e a promuovere un alpinismo sostenibile e consapevole.
Forse, la vera vetta da conquistare non è quella fisica, ma quella interiore, quella che ci permette di affrontare le sfide della vita con coraggio, umiltà e rispetto per noi stessi e per il mondo che ci circonda. Che ne pensi?