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- Il 10 ottobre 2025, il Museo Etnografico di Sampeyre ospiterà la presentazione del libro Autostop attraverso l'Himalaya di Sebastiano Ramello, edito da Echos Edizioni.
- Il viaggio di Ramello è iniziato nel 2006 e lo ha portato dal Ladakh al confine col Pakistan fino all’altopiano tibetano.
- Ramello non è solo uno scrittore, ma anche un fotoreporter, esploratore e ricercatore, avendo collaborato con diversi quotidiani e riviste ed avendo condotto una ricerca sull'intolleranza alimentare legata al vino.
Venerdì 10 ottobre 2025, alle ore 20:45, il Museo Etnografico di Sampeyre si prepara ad accogliere un evento culturale di rilievo: la presentazione del libro “Autostop attraverso l’Himalaya” di Sebastiano Ramello. L’opera, edita da Echos Edizioni, narra un’esperienza di viaggio intensa e avventurosa, un percorso che si snoda tra le vette dell’Himalaya e le pianure dell’India, compiuto in autostop dall’autore. L’evento, patrocinato dal comune e dalla biblioteca di Sampeyre, offre un’occasione unica per immergersi nelle atmosfere suggestive dell’Asia e per conoscere da vicino un viaggiatore e scrittore eclettico come Ramello.
Un Viaggio Oltre i Confini
L’opera redatta da Ramello trascende la mera narrazione di un viaggio; essa rappresenta piuttosto una profonda introspezione, una ricerca individuale facilitata dagli incontri con differenti culture e panorami spettacolari. In questa cornice narrativa, l’autostop diventa il mezzo attraverso il quale il protagonista riesce a stabilire legami umani significativi: ogni fermata lungo la strada è occasione per narrare racconti condivisi e fare esperienza della vita in modo genuino. Il percorso intrapreso dal protagonista inizia presso Dharamsala, nell’area adibita alla dimora del Dalai Lama; qui viene ispirato da un sogno che lo indirizza verso una serie di avventurose sfide: egli percorre le altitudini delle carreggiate più impervie della Terra, sprofondando nei recessi meno noti del Ladakh, accedendo al ghiacciaio Siachen fino a toccare i confini dell’altipiano tibetano.

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Un Mosaico di Esperienze
L’opera di Ramello rappresenta un mosaico affascinante, dove si fondono sapientemente esperienza ed emozione tramite uno scorrere temporale che alterna passato immediato e reminiscenze più lontane. Le entusiasmanti avventure vissute tra le maestose vette himalayane si intrecciano con ricordi legati ad altre peregrinazioni dell’autore attraverso l’India: dalla cavalcata nel Rajasthan su una Royal Enfield alla migrazione attraverso le sabbie ardenti del Thar montando su un dromedario; da momenti trascorsi nella quiete della grotta lungo le sponde sacre del Gange assieme a un sadhu all’incontro stimolante con Prachanda nel contesto nepalese. Il racconto rivela quindi non solo fatti personali ma permette al lettore di immergersi profondamente in realtà remote dal fascino unico e autentico. Nato nel 1973, Ramello ha dedicato la propria esistenza alla scoperta incessante delle meraviglie terrene sia sotto forma nomade come backpacker sia assumendo i ruoli distintivi da wine ambassador. L’amore viscerale per ogni tipo d’avventura lo spinge a sfidare se stesso negli sport estremi quali arrampicata sui fianchi rocciosi o kayak nei laghi alpini; parallelamente nutre anche entusiasmo per immortalare tutto ciò attraverso fotografie incisive ed opere video suggestive.
Un Autore Eclettico
Sebastiano Ramello non è solo un viaggiatore e uno scrittore, ma anche un fotoreporter, un esploratore e un ricercatore. Ha collaborato con quotidiani e riviste in diversi paesi, e ha condotto una ricerca sull’intolleranza alimentare legata al vino. Per Echos Edizioni, l’autore ha altresì dato alle stampe “La Maschera”, un avvincente thriller internazionale ispirato a eventi contemporanei, e “In viaggio con Maneki”, un racconto di navigazione a vela attraverso l’Oceano Atlantico. La sua versatilità e la sua curiosità lo rendono un autore eclettico e originale, capace di spaziare tra generi e temi diversi con competenza e passione. Ramello ha in programma diverse presentazioni del suo libro, tra cui un firmacopie a Torino durante “Portici di Carta” il 4 e 5 ottobre, un altro a Cuneo il 10 ottobre e infine la presentazione ufficiale a Sampeyre il 18 ottobre.
Un Inno alla Libertà e alla Scoperta
Il testo di Sebastiano Ramello si presenta come una vibrante celebrazione della libertà, spingendo verso la scoperta personale e il confronto con gli altri. Esorta ognuno a sfidare i propri limiti e ad abbracciare situazioni genuine che arricchiscono l’esistenza. Quest’opera suscita profonde riflessioni sul significato intrinseco del viaggio, sulle interazioni fra uomo e natura, oltre che sull’importanza vitale delle differenze culturali. L’evento dedicato al libro a Sampeyre si profila come un’opportunità unica per entrare in contatto diretto con uno scrittore le cui esperienze sono divenute parte integrante della sua esistenza; sarà così possibile trarre ispirazione dai suoi racconti emozionanti. Il percorso intrapreso da Ramello ebbe inizio nel lontano 2006 e lo portò attraverso scenari mozzafiato: dal Ladakh al confine col Pakistan fino all’incontaminata vastità dell’altopiano tibetano, rivelando visioni sorprendenti su realtà culturali ed ambientali straordinarie.
Riflessioni Finali: L’Anima del Viaggio
Il viaggio, nella sua essenza più pura, non è mera traslazione geografica, ma un profondo moto interiore. È un’occasione per disvelare la nostra identità, per confrontarci con l’alterità e per nutrire la nostra anima con nuove prospettive. Sebastiano Ramello, con il suo “Autostop attraverso l’Himalaya”, ci invita a intraprendere questo viaggio, non solo fisico, ma soprattutto interiore.
Una nozione base di alpinismo, strettamente legata al tema del viaggio e dell’esplorazione, è la conoscenza delle tecniche di orientamento in montagna. Saper leggere una mappa, utilizzare una bussola e interpretare i segnali naturali sono competenze fondamentali per affrontare un’escursione in sicurezza e per vivere appieno l’esperienza.
Una nozione avanzata, invece, riguarda la capacità di valutare i rischi ambientali in alta quota. Conoscere i pericoli legati al clima, al terreno e alla fauna selvatica, e saper adottare le misure preventive adeguate, è essenziale per affrontare un’ascensione impegnativa e per proteggere la propria incolumità. L’avventura intrapresa da Ramello sollecita in noi una profonda introspezione riguardo al nostro rapporto con l’ignoto. Ci spinge ad esaminare la *capacità di adattamento, nonché la disponibilità ad abbracciare ciò che è estraneo e nuovo. Questo percorso mette in evidenza l’importanza di riconnetterci con ciò che è essenziale, spingendoci così a liberarci da pesanti condizionamenti sociali per seguire i nostri autentici impulsi interiori. Si tratta dunque di un’opportunità per vivere un’esistenza più autentica*, consapevole della necessaria armonia tra il nostro essere interiore e il pianeta che gentilmente ci ospita.