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- Jim Morrison, all'età di 50 anni, ha compiuto la prima discesa completa con gli sci del versante settentrionale dell'Everest, attraverso il temuto Couloir Hornbein.
- La discesa, definita dal National Geographic come «la discesa più audace nella storia dello sci», ha visto Morrison affrontare 3650 metri di dislivello in 4 ore e 5 minuti.
- Morrison ha dedicato l'impresa alla compagna Hilaree Nelson, tragicamente scomparsa sul Manaslu nel 2022, disperdendo le sue ceneri sulla vetta dell'Everest.
L’ambiente dell’alpinismo globale ribolle di eccitazione per l’ardita impresa compiuta il 15 ottobre 2025 dall’americano Jim Morrison, che all’età di 50 anni ha portato a termine la prima discesa completa con gli sci del versante settentrionale dell’Everest, attraverso il temuto Couloir Hornbein. Questa discesa piena di coraggio non rappresenta solamente un’eccezionale dimostrazione di abilità tecnica, ma anche un toccante omaggio alla sua compagna Hilaree Nelson, tragicamente scomparsa sul Manaslu nel 2022.
La Discesa Storica
Morrison, accompagnato da una squadra di 11 scalatori, tra cui Yukta Gurung, guarita da un incidente avvenuto nel 2024, e i registi Jimmy Chin e Chai Vasarhelyi, ha raggiunto la cima dell’Everest alle 12:45 ora locale. Dopo aver disperso le ceneri di Hilaree Nelson, ha iniziato la discesa alle 14:00, impiegando 4 ore e 5 minuti per affrontare i 3650 metri di dislivello fino al ghiacciaio Rongbuk. La discesa è stata definita dal National Geographic, finanziatore dell’impresa, come “la discesa più audace nella storia dello sci“. Il percorso intrapreso, ribattezzato “Everest Superdirect”, unisce l’Hornbein Couloir con il Japanese Couloir, tracciando una linea retta dalla cima alla base della parete nord. Morrison ha fronteggiato pendii che arrivavano fino a 50 gradi, superando sezioni di roccia scoperta con calate in corda doppia, e districandosi tra onde di ghiaccio modellate dal vento.

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Il Couloir Hornbein: Una Sfida Estrema
L’Hornbein Couloir è rinomato per la sua complessità e pericolosità. Si tratta di un corridoio stretto e scosceso che ha origine a circa 8000 metri di altitudine, con pendenze che arrivano a toccare i 60 gradi. La sua esposizione a nord lo rende perennemente gelato e incline alle valanghe. Prima di Morrison, pochi alpinisti avevano avuto il coraggio di cimentarsi con questa via, e nessuno l’aveva mai affrontata con gli sci. Nel 2002, lo snowboarder Marco Siffredi svanì durante un tentativo di discesa, aggiungendo un’aura di mistero e rischio a questo percorso. La prima salita alpinistica del couloir risale al 1963, ad opera di Thomas Hornbein e Willi Unsoeld, durante la prima ascensione della cresta ovest dell’Everest.
Un Tributo Commovente
L’impresa di Morrison è stata profondamente segnata dalla perdita della sua compagna Hilaree Nelson, una celebre scialpinista scomparsa sul Manaslu nel 2022. Morrison ha dedicato la discesa all’Everest a Hilaree, disperdendo le sue ceneri sulla vetta e avvertendo la sua presenza durante la discesa. “Ho rischiato così tanto, ma sono vivo. È stato un tributo a Hilaree, qualcosa di cui sarebbe stata orgogliosa. L’ho sentita davvero con me, che mi tirava“, ha dichiarato Morrison. Questo gesto emozionante ha conferito un significato ancora più intenso all’impresa, trasformandola in un simbolo di amore, lutto e capacità di ripresa.
Significato e Prospettive Future
L’impresa di Jim Morrison costituisce una svolta cruciale per lo sci estremo e l’alpinismo moderno. La sua discesa dell’Hornbein Couloir schiude nuove vedute per le prossime generazioni di alpinisti e sciatori, dimostrando che i limiti possono essere oltrepassati tramite preparazione, determinazione e rispetto per la montagna. Il documentario “Everest North”, diretto da Jimmy Chin e Chai Vasarhelyi, promette di narrare l’intera odissea, offrendo uno sguardo dietro le quinte di questa straordinaria impresa. L’impresa di Morrison non è solo una prodezza atletica, ma anche una storia di coraggio, amore e memoria, che ispira e commuove.
Eredità di un’Ascesa: Oltre la Performance, un’Ispirazione Duratura
L’impresa di Jim Morrison sull’Everest non è solo una questione di record o di performance atletica. È un esempio di come la passione, la dedizione e il rispetto per la montagna possano portare a risultati straordinari. Ci ricorda che l’alpinismo non è solo una sfida fisica, ma anche un’esperienza umana profonda, che ci mette in contatto con la natura, con noi stessi e con gli altri.
Una nozione base di alpinismo è che la preparazione fisica e mentale sono fondamentali per affrontare le sfide della montagna. Un’altra nozione avanzata è che la conoscenza del terreno, delle condizioni meteorologiche e delle tecniche di soccorso sono essenziali per garantire la sicurezza propria e degli altri.
L’impresa di Morrison ci invita a riflettere sul significato dell’alpinismo moderno. È solo una questione di superare i propri limiti o c’è qualcosa di più? Forse è la ricerca di un contatto più profondo con la natura, la sfida con se stessi, la condivisione di un’esperienza unica con gli altri. Qualunque sia la risposta, l’impresa di Jim Morrison ci ha regalato un momento di grande emozione e ispirazione, che resterà scolpito nella storia dell’alpinismo.
frasi modificate:
era un omaggio a Hilaree, un qualcosa di cui lei si sarebbe sentita fiera.
fu un atto votivo a Hilaree, un’azione che lei avrebbe certamente apprezzato.
- Pagina Wikipedia su Hilaree Nelson, alpinista a cui è dedicato l'impresa.
- Sito ufficiale di National Geographic, finanziatore dell'impresa di Morrison.
- Pagina di Wikipedia dedicata a Hilaree Nelson, figura chiave dell'impresa.
- Pagina ufficiale di The North Face dedicata a Hilaree Nelson, atleta del team.