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- Il 25 luglio 2025, Liv Sansoz aprirà «Courmayeur Feeling Mountain» condividendo la sua esperienza di discesa dal K2 con il parapendio.
- François D'Haene, vincitore del Tor des Géants 2024, presenterà il documentario «Face au Tor» che racconta la sua vittoria in 69 ore, 8 minuti e 32 secondi.
- Maurizio Oviglia, il 9 agosto 2025, chiuderà l'evento raccontando la sua esperienza di pioniere dell'arrampicata in Sardegna, dove ha attrezzato più di 3000 vie nuove.
Courmayeur si prepara ad accogliere, nell’estate del 2025, la nuova edizione di Courmayeur Feeling Mountain, un evento che celebra il profondo legame tra l’uomo e la montagna. La rassegna, che si terrà nella suggestiva cornice di Piazza Jardin de l’Ange, ai piedi del Monte Bianco, offrirà tre serate dedicate all’alpinismo, al trail running e all’arrampicata, con protagonisti di fama internazionale.
Liv Sansoz: L’amore per la montagna e la discesa dal K2
Il sipario si alzerà il 25 luglio 2025 con Liv Sansoz, alpinista e guida alpina francese, figura leggendaria dell’arrampicata sportiva. Sansoz, due volte campionessa del mondo di arrampicata e tra le prime donne a superare vie di grado 8c+, condividerà con il pubblico la sua passione per la montagna, nata all’ombra del Monte Bianco. La serata culminerà con la proiezione del film “K2 Mon Amour” di Mathieu Rivoire, vincitore del premio del pubblico allo Chamonix Film Festival 2025. La pellicola ricostruisce l’incredibile avventura di Sansoz e del suo compagno Zeb Roche: l’ascesa al K2 senza l’ausilio di ossigeno supplementare e la successiva planata in tandem con il parapendio dalla seconda vetta più alta del pianeta. Un’avventura audace che ha richiesto una preparazione meticolosa e una profonda conoscenza dell’ambiente montano.
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François D’Haene: Trail running e simbiosi con la natura
Il 2 agosto 2025 sarà la volta di François D’Haene, icona del trail running mondiale. L’atleta francese, quattro volte vincitore dell’UTMB e trionfatore del Tor des Géants 2024, presenterà il documentario “Face au Tor” di Alexis Berg e Julien Raison. Il film racconta la sua vittoria al Tor des Géants, una competizione estenuante di 330 km con 24.000 metri di dislivello positivo, completata in sole 69 ore, 8 minuti e 32 secondi. D’Haene condividerà la sua filosofia di vita, basata sul rispetto per la natura e sulla ricerca di una connessione profonda con l’ambiente montano. L’amore per la corsa in montagna lo ha spinto a esplorare vette selvagge e incontaminate, realizzando imprese come il Nolan’s 14, un concatenamento di quattordici cime del Sawatch Range, in Colorado, per un totale di circa 150,9 km e 13.823 metri di dislivello, completato in un tempo record di 35 ore 33 minuti e 41 secondi.

Maurizio Oviglia: Una vita verticale tra esplorazione e sicurezza
Il 9 agosto 2025, Maurizio Oviglia, alpinista e scrittore italiano, chiuderà la rassegna con il racconto della sua vita verticale. Oviglia, pioniere dell’arrampicata in Sardegna, ha attrezzato più di tremila vie nuove e scoperto numerose falesie sull’isola. La sua passione per la montagna lo ha portato a esplorare pareti in tutto il mondo, aprendo nuovi itinerari e condividendo le sue conoscenze attraverso guide e pubblicazioni. Oviglia è anche un esperto di sicurezza in montagna e collabora con la Commissione Nazionale Scuole di Alpinismo del CAI per promuovere una pratica consapevole e responsabile dell’arrampicata. La sua esperienza pluriennale lo ha portato a sviluppare una profonda conoscenza delle tecniche di progressione e delle problematiche legate all’ambiente alpino.
Un invito a vivere la montagna con passione e consapevolezza
Courmayeur Feeling Mountain 2025 si preannuncia come un evento imperdibile per tutti gli amanti della montagna. Le storie di Liv Sansoz, François D’Haene e Maurizio Oviglia offriranno al pubblico un’occasione unica per riflettere sul rapporto tra l’uomo e la natura, sull’importanza della passione e della perseveranza nel raggiungimento dei propri obiettivi, e sulla necessità di affrontare la montagna con rispetto e consapevolezza.
Amici appassionati di montagna, cosa ne pensate di queste figure che incarnano l’essenza dell’alpinismo e del trail running? È affascinante come ognuno di loro, a modo suo, riesca a spingersi oltre i limiti, vivendo esperienze che ci lasciano a bocca aperta.
Una nozione base da tenere sempre a mente è l’importanza della preparazione fisica e mentale prima di affrontare qualsiasi attività in montagna. Conoscere i propri limiti e pianificare attentamente il percorso sono elementi fondamentali per garantire la sicurezza.
Un concetto più avanzato riguarda invece la gestione del rischio in alta quota. La capacità di valutare le condizioni ambientali, prevedere i cambiamenti meteorologici e prendere decisioni rapide e consapevoli può fare la differenza tra un’esperienza indimenticabile e una situazione pericolosa.
E voi, cosa vi spinge a cercare la verticalità? Quali sono le emozioni che provate quando vi trovate di fronte a una vetta da conquistare?