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- Carlos Soria Fontán, all'età di 86 anni, ha raggiunto la vetta del Manaslu, diventando la persona più anziana a scalare un ottomila, superando il precedente record di Yuichiro Miura.
- L'ascensione celebra il 50° anniversario della prima spedizione spagnola al Manaslu, un traguardo significativo nella storia dell'alpinismo spagnolo.
- Nonostante una frattura alla tibia nel 2023 e un'operazione cardiaca solo un mese prima, Soria ha dimostrato una resilienza straordinaria, raggiungendo la vetta con un team composto dagli sherpa Mikel, Nima e Phurba, e dall'alpinista e videomaker Luis Miguel Soriano.
Alle ore 5:30 del mattino, ora locale del Nepal, di oggi, 26 settembre 2025, l’alpinista spagnolo Carlos Soria Fontán, nato ad Ávila l’5 febbraio 1939, ha compiuto un’impresa straordinaria raggiungendo la vetta del Manaslu, l’ottava montagna più alta del mondo con i suoi 8163 metri. La Seven Summit Treks, l’ente organizzatore della sua spedizione, ha provveduto a comunicare l’eccezionale notizia. Questo successo non solo celebra il 50° anniversario della prima spedizione spagnola al Manaslu, ma consacra Soria come la persona più anziana ad aver scalato un ottomila, superando il precedente record del giapponese Yuichiro Miura, che nel 2013 aveva raggiunto la cima dell’Everest all’età di 80 anni.
Un’ascensione storica
L’ascensione di Carlos Soria al Manaslu è un evento che va oltre il semplice record sportivo. A 86 anni, Soria ha dimostrato che la passione e la determinazione non conoscono limiti di età. La sua impresa è ancora più notevole se si considera che ha subito una frattura alla tibia nel 2023 durante un tentativo sul Dhaulagiri e che, recentemente, è stato sottoposto a un’operazione a una valvola cardiaca, solo un mese prima di partire per il Manaslu. Accompagnato dagli sherpa Mikel, Nima e Phurba, e dall’alpinista e videomaker Luis Miguel Soriano, Soria ha iniziato la sua ascesa dal campo base il 23 settembre, raggiungendo il campo 3 il giorno successivo. Dopo una breve sosta al campo 4, il team ha intrapreso la salita finale nella notte tra il 25 e il 26 settembre, raggiungendo la vetta all’alba.

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Una vita dedicata all’alpinismo
La carriera alpinistica di Carlos Soria è un esempio di longevità e passione. Ha iniziato ad appassionarsi alla montagna all’età di 14 anni e, da allora, non ha mai smesso di inseguire il suo sogno. Nel 1973, ha partecipato alla sua prima spedizione all’Himalaya, proprio al Manaslu, senza però raggiungere la vetta. Ci ha riprovato nel 1975, quando la spedizione spagnola ha compiuto la prima salita spagnola al Manaslu, ma ancora una volta Soria non è arrivato in cima. Solo nel 2010, all’età di 71 anni, è riuscito a conquistare la vetta del Manaslu. Nel corso della sua straordinaria carriera, Soria ha trionfato su 12 dei 14 ottomila, conquistando il primato di alpinista più anziano ad aver scalato il K2 all’età di 65 anni, il Broad Peak a 68 anni, il Makalu a 69 anni, il Gasherbrum I a 70 anni, il Manaslu a 71 anni, il Lhotse a 72 anni, il Kangchenjunga a 75 anni e l’Annapurna a 77 anni. Attualmente, gli mancano solo il Dhaulagiri e lo Shisha Pangma per completare la sua collezione di ottomila.
L’eredità di un alpinista leggendario
L’impresa di Carlos Soria al Manaslu non è solo un record sportivo, ma una lezione di vita. All’età di 86 anni, Soria ha chiaramente dimostrato che l’età non rappresenta un limite per la realizzazione dei propri obiettivi e che, come egli stesso spesso sottolinea, “ci sono vette più importanti del punto più alto di una montagna”. La sua storia è un’ispirazione per tutti coloro che credono che la passione e la determinazione possano superare qualsiasi limite. Soria ha dimostrato che lo spirito può superare il corpo e che l’età non è un fattore limitante. La sua carriera è un esempio di come si possa vivere una vita piena, sia fisicamente che mentalmente, in età avanzata.
Un esempio di resilienza e passione senza età
Carlos Soria incarna la resilienza e la passione per l’alpinismo, dimostrando che l’età è solo un numero. La sua ascesa al Manaslu a 86 anni è un trionfo dello spirito umano, un messaggio potente che ispira a superare i propri limiti e a perseguire i propri sogni, indipendentemente dalle sfide.
Amici appassionati di montagna e alpinismo, la storia di Carlos Soria ci ricorda un principio fondamentale: *l’acclimatamento graduale è cruciale per il successo in alta quota. Salire troppo velocemente può portare al mal di montagna, una condizione potenzialmente pericolosa. Allo stesso modo, un concetto avanzato da tenere a mente è l’importanza della pianificazione strategica*. Soria ha dimostrato che la preparazione fisica e mentale, unita a una conoscenza approfondita della montagna, sono essenziali per affrontare le sfide dell’alta quota.
Riflettiamo: cosa ci insegna la storia di Carlos Soria sulla nostra capacità di superare gli ostacoli e di perseguire i nostri obiettivi, indipendentemente dall’età o dalle difficoltà?