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Barbara Zangerl: L’etica dell’arrampicata premiata con il «Paul Preuss 2025»

Scopri come Barbara Zangerl, icona dell'arrampicata, incarna i valori di etica, coerenza e rispetto per la montagna, ricevendo il prestigioso premio «Paul Preuss» e ispirando le future generazioni di alpinisti.
  • Barbara Zangerl ha ricevuto il Premio Paul Preuss 2025, diventando la seconda donna, dopo Catherine Destivelle, a ottenere questo riconoscimento.
  • A soli 19 anni, Zangerl è stata la prima donna a completare la serie di boulder «Magic Wood Big 5» in Svizzera, aprendo la strada a una carriera internazionale.
  • Zangerl ha realizzato ben otto salite in libera su El Capitan, inclusa la salita flash di «Freerider», un'impresa mai riuscita a nessun altro prima.

Barbara Zangerl, icona dell’arrampicata moderna, è stata insignita del prestigioso Premio Paul Preuss 2025, un riconoscimento che celebra l’etica, la coerenza e la sobrietà nell’approccio all’arrampicata e alla montagna. La cerimonia di premiazione, tenutasi il 20 settembre 2025 ad Altaussee, città natale di Paul Preuss, ha visto la partecipazione di figure di spicco del mondo alpinistico internazionale.

Il Premio Paul Preuss: Un Riconoscimento all’Etica dell’Arrampicata

Il Premio Paul Preuss, istituito nel 2013, onora la memoria di Paul Preuss (1886-1913), pioniere dell’arrampicata libera e strenuo difensore di un approccio etico alla montagna. Preuss, considerato il “padre dell’arrampicata libera”, sosteneva che l’abilità dovesse essere la misura del permesso, rifiutando l’uso di artifici tecnici e accettandoli solo come misura di sicurezza. Il premio viene assegnato annualmente a scalatori che incarnano i valori di responsabilità, innovazione e sostenibilità, dimostrando un approccio coerente con l’etica del “by fair means”. Tra i premiati delle scorse edizioni si annoverano personalità del calibro di Reinhold Messner (2013), Hanspeter Eisendle (2014), Albert Precht (2015), Hansjörg Auer (2016), Alexander Huber (2017), Beat Kammerlander (2018), Bernd Arnold (2019), Heinz Mariacher (2020), Catherine Destivelle (2021), Thomas Huber (2022), Marko Prezelj (2023) e Dani Arnold (2024). Barbara Zangerl è solo la seconda donna, dopo Catherine Destivelle, a ricevere questo prestigioso riconoscimento.

Cosa ne pensi?
  • 🏆 Barbara Zangerl, un esempio luminoso di etica......
  • 🤔 Premio meritato? Forse si sopravvaluta l'etica......
  • 🏔️ L'etica di Preuss è ancora rilevante oggi...?...

Barbara Zangerl: Una Carriera All’Apice Dell’Eccellenza

Nata a Bludenz, Austria, nel 1988, Barbara Zangerl ha intrapreso il suo percorso nell’arrampicata come boulderista, distinguendosi sin dagli esordi per le sue notevoli abilità tecniche. A soli 19 anni, è stata la prima donna ad affrontare con successo la serie di boulder “Magic Wood Big 5” in Svizzera, un’impresa che le ha aperto le porte della scena internazionale. Successivamente, ha ampliato i suoi orizzonti all’arrampicata su roccia e all’alpinismo d’alta quota, affrontando alcune delle vie più difficili del mondo con uno stile pulito e un’attenzione costante all’etica. Tra le sue imprese più significative, spiccano le otto salite in libera su El Capitan, tra cui la salita flash di “Freerider” (32 tiri al primo tentativo senza cadute), un’impresa mai riuscita a nessun altro prima di lei, e la salita in libera della via più difficile sulla parete nord dell’Eiger in tempi record. Zangerl ha inoltre realizzato prime assolute femminili su vie come “Eternal Flame” (Torri di Trango, insieme a Jacopo Larcher), dimostrando una versatilità e una determinazione fuori dal comune. Nel 2019, è stata nominata “Avventuriera dell’Anno” da National Geographic, un ulteriore riconoscimento del suo talento e del suo contributo all’arrampicata moderna.

La Cerimonia di Premiazione e il Dibattito sul Limite

La cerimonia di premiazione ad Altaussee è stata un evento che ha coinvolto l’intera comunità alpinistica. Oltre alla consegna del premio a Barbara Zangerl, la giornata è stata arricchita da un dibattito sul tema del limite, un concetto centrale nella filosofia di Paul Preuss. Moderato da Jan Mersch, il dibattito ha visto la partecipazione di alpinisti, giornalisti ed esperti del settore, tra cui Dani Arnold, Dörte Pietron, Michael Breuer e Robert Schauer. I relatori hanno esplorato la percezione e il superamento del limite nell’arrampicata e nell’alpinismo, sottolineando l’importanza dell’esposizione al rischio come elemento ineliminabile nell’esplorazione delle proprie capacità. Alexander Huber ha tenuto una lectio magistralis sulla filosofia di Paul Preuss, evidenziando l’etica totalizzante che caratterizzava il suo approccio alla montagna. Zangerl stessa ha dichiarato di considerare Preuss un faro che illumina la sua ricerca in arrampicata, soprattutto quando le protezioni si fanno più distanti, sottolineando come il suo approccio abbia ancora molto da insegnare a tutti.

Un Faro per le Future Generazioni di Alpinisti

Il Premio Paul Preuss 2025 a Barbara Zangerl non è solo un riconoscimento alla sua straordinaria carriera, ma anche un’affermazione dei valori fondamentali dell’alpinismo: l’etica, la coerenza, la sobrietà e il rispetto per la montagna. Zangerl, con il suo talento, la sua determinazione e il suo approccio etico, rappresenta un modello per le future generazioni di alpinisti, dimostrando che è possibile raggiungere l’eccellenza senza compromettere i propri principi. La sua capacità di affrontare le sfide più difficili con uno stile pulito e un’attenzione costante alla sicurezza la rende un’icona dell’arrampicata moderna, un esempio da seguire per chiunque voglia avvicinarsi alla montagna con rispetto e consapevolezza.

Amici appassionati di montagna e alpinismo, riflettiamo un attimo su questa notizia. La figura di Barbara Zangerl incarna un ideale di alpinismo che va oltre la mera performance atletica. *Lei rappresenta un approccio etico e consapevole alla montagna, un rispetto profondo per l’ambiente e per le proprie capacità. Questo ci ricorda che l’alpinismo non è solo una questione di muscoli e tecnica, ma anche di valori e di responsabilità.
Un concetto avanzato che possiamo collegare a questa notizia è quello della
resilienza*. L’alpinismo, come la vita, è costellato di sfide e difficoltà. La capacità di superare gli ostacoli, di rialzarsi dopo una caduta, di imparare dagli errori è fondamentale per raggiungere i propri obiettivi. Barbara Zangerl, con la sua storia di successi e di superamento di momenti difficili, è un esempio di resilienza per tutti noi.
Vi invito a riflettere su come questi valori, l’etica e la resilienza, possano essere applicati non solo all’alpinismo, ma anche alla vostra vita quotidiana. Come possiamo affrontare le sfide con maggiore consapevolezza e responsabilità? Come possiamo imparare a rialzarci dopo una caduta e a trasformare le difficoltà in opportunità? La montagna, in fondo, è una metafora della vita, e le lezioni che impariamo scalando possono aiutarci a vivere meglio.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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