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- A Sirtori, Krzysztof Wielicki, Hans Kammerlander e Simone Moro si sono incontrati per discutere del futuro dell'alpinismo, in occasione del trecentesimo appuntamento della serie «A tu per tu con i grandi dello sport».
- Wielicki ha evidenziato come un tempo il sogno e l'amicizia fossero i motori delle spedizioni, mentre oggi prevale un approccio più organizzativo e tecnologico, segnando un cambiamento generazionale nell'alpinismo.
- Kammerlander ha espresso preoccupazione per la commercializzazione dell'Everest, definendolo un "carnevale" dove l'elicottero è diventato un mezzo di soccorso fin troppo frequente, sottolineando le sfide etiche dell'alpinismo moderno.
- Moro ha incoraggiato i giovani alpinisti a non lasciarsi scoraggiare dal fatto che «tanto è già stato fatto», invitandoli a esplorare montagne meno battute e a cercare nuove sfide, aprendo nuove prospettive per l'alpinismo del futuro.
Mercoledì 9 luglio 2025, Sirtori è stata teatro di un evento memorabile per gli appassionati di alpinismo. Tre figure leggendarie, Krzysztof Wielicki, Hans Kammerlander e Simone Moro, si sono riunite per condividere le loro esperienze e visioni sull’alpinismo, in occasione del trecentesimo appuntamento della serie “A tu per tu con i grandi dello sport”. L’evento, ospitato dal negozio DF Sport Specialist, ha attirato una folla di appassionati desiderosi di ascoltare i racconti di questi straordinari atleti.
Un Viaggio Attraverso le Generazioni dell’Alpinismo
La serata ha offerto un’occasione unica per confrontare diverse epoche dell’alpinismo. Wielicki, pioniere delle invernali himalayane, Kammerlander, maestro delle discese estreme con gli sci, e Moro, innovatore di traversate audaci, hanno delineato un quadro affascinante dell’evoluzione di questa disciplina. Wielicki ha sottolineato come, un tempo, il sogno e l’amicizia fossero i motori delle spedizioni, mentre oggi prevale un approccio più organizzativo e tecnologico. Kammerlander ha espresso preoccupazione per la commercializzazione dell’Everest, paragonandolo a un “carnevale” dove l’elicottero è diventato un mezzo di soccorso fin troppo frequente. Moro, dal canto suo, ha evidenziato l’importanza della saggezza e della prudenza, citando l’insegnamento di Riccardo Cassin: “Cerca di diventare un vecchio grande alpinista“.

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Il Cambiamento dell’Alpinismo nell’Era Digitale
Uno dei temi centrali della serata è stato l’impatto dei social media e della tecnologia sull’alpinismo moderno. Wielicki, Kammerlander e Moro hanno concordato sul fatto che la velocità con cui si comunica e si percepisce tutto oggi ha cambiato profondamente l’esperienza della montagna. Come ha osservato uno dei tre alpinisti, “Se vedi una montagna su Google Earth non è come salirci a piedi“. Questa riflessione invita a considerare come la tecnologia, pur offrendo nuove opportunità, possa anche impoverire il rapporto autentico con la natura e l’avventura.
Consigli per i Giovani Alpinisti
Nonostante le sfide e i cambiamenti, i tre alpinisti hanno espresso ottimismo per il futuro dell’alpinismo. Moro ha incoraggiato i giovani a non lasciarsi scoraggiare dal fatto che “tanto è già stato fatto“, invitandoli a esplorare montagne meno battute e a cercare nuove sfide. Kammerlander ha suggerito, ad esempio, di scendere con gli sci da tutti gli Ottomila, aprendo nuove prospettive per l’alpinismo estremo. Il messaggio è chiaro: l’alpinismo ha ancora molto da offrire, a patto di saperlo reinventare con creatività e rispetto per la montagna.
Un Eredità di Sogni e Valori
In conclusione, l’incontro di Sirtori ha rappresentato un momento di riflessione profonda sull’alpinismo di ieri, di oggi e di domani. Wielicki, Kammerlander e Moro hanno trasmesso un’eredità di sogni, valori e passione che continua a ispirare generazioni di alpinisti. La loro testimonianza ci ricorda che l’alpinismo non è solo una questione di performance e record, ma soprattutto un’esperienza umana che arricchisce la vita e ci mette in contatto con la nostra essenza più profonda.
Amici appassionati di montagna, riflettiamo un attimo. L’alpinismo, in fondo, è un’arte di equilibrio tra ambizione e prudenza. La vetta è importante, certo, ma lo è ancora di più il viaggio, la preparazione, la consapevolezza dei propri limiti. Ricordatevi sempre che la montagna è un ambiente severo e imprevedibile, che richiede rispetto e umiltà.
E per i più esperti, una sfida: provate a immaginare l’alpinismo del futuro. Come cambieranno le tecniche, i materiali, le strategie? Quali saranno le nuove frontiere dell’esplorazione? E soprattutto, come possiamo preservare l’etica e i valori dell’alpinismo in un mondo sempre più orientato alla performance e alla spettacolarizzazione? Forse, la risposta sta proprio nel recuperare quel “sogno” e quell'”amicizia” che Wielicki ha evocato, riscoprendo il piacere di andare in montagna per il gusto di farlo, senza la pressione di dover dimostrare qualcosa a qualcuno.
- Pagina Wikipedia su Wielicki, per approfondire la sua biografia e carriera.
- Pagina Wikipedia dedicata a Hans Kammerlander, con biografia e imprese alpinistiche.
- Pagina Wikipedia di Simone Moro, utile per approfondire la sua carriera alpinistica.
- Pagina dell'evento 'Alpinismo di Vita' con Wielicki, Kammerlander e Moro.