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- Il 3 novembre 2025, Paolo Cocco, alpinista di 41 anni, è scomparso tragicamente a causa di una valanga sull'Himalaya.
- Il sindaco Antonio Tavani ha annunciato l'intenzione di realizzare un mini-impianto eolico a 4000 metri di altezza in un villaggio del Nepal, in memoria dell'impegno di Paolo verso la sostenibilità.
- Paolo Cocco, oltre ad essere un alpinista, era anche ex vicesindaco, grafico e fotografo, dimostrando un forte impegno nella vita civile e sociale di Fara San Martino.
Il 3 novembre 2025 ha segnato una data funesta per la comunità di Fara San Martino e per il mondo dell’alpinismo: la scomparsa di Paolo Cocco, 41 anni, travolto da una valanga sull’Himalaya. La notizia ha scosso profondamente il paese abruzzese, dove Paolo era una figura molto amata e rispettata.
## Un Addio Commosso a Fara San Martino
Fara San Martino si è fermata per dare l’ultimo saluto a Paolo Cocco, alpinista, fotografo ed ex vicesindaco. La sala consiliare, gremita di persone, ha ospitato l’urna con le sue ceneri, mentre i genitori, il fratello e la comunità intera si sono stretti nel dolore. Il sindaco Antonio Tavani ha ricordato l’amico Paolo, annunciando l’intenzione di portare avanti uno dei suoi progetti più ambiziosi: la realizzazione di un mini-impianto eolico in un villaggio del Nepal, a 4000 metri di altezza. Questo progetto, simbolo dell’impegno di Paolo verso le comunità locali e la sostenibilità ambientale, rappresenta un’eredità preziosa che la comunità di Fara San Martino intende onorare.

## L’Eredità di un Uomo Poliedrico
Paolo Cocco non era solo un alpinista appassionato, ma anche un uomo impegnato nella vita civile e sociale del suo paese. Ex vicesindaco, grafico e fotografo di talento, Paolo ha lasciato un segno indelebile nella comunità di Fara San Martino. Il suo impegno nel centro per disabili Arca, la sua passione per il basket e il suo sostegno alle attività culturali del paese sono solo alcuni esempi della sua generosità e del suo amore per la comunità. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile, ma il suo ricordo continuerà a vivere nei progetti che ha portato avanti e nell’affetto di coloro che lo hanno conosciuto.
## Il Dolore e la Speranza
La tragedia sull’Himalaya ha colpito duramente non solo Fara San Martino, ma anche le comunità di Teramo e dell’Alto Adige, da dove provenivano rispettivamente Marco Di Marcello e Marcus Kirchler, compagni di spedizione di Paolo. Mentre il corpo di Paolo è stato recuperato e riportato in Italia, le ricerche di Marco Di Marcello sono state interrotte, lasciando la famiglia e gli amici in un’angosciosa attesa. La vicenda di Paolo Cocco e dei suoi compagni di spedizione ci ricorda i rischi e le sfide dell’alpinismo, ma anche la passione e la determinazione che spingono gli uomini a superare i propri limiti e a confrontarsi con la natura selvaggia.
## Un Cielo di Libertà: L’Eredità Spirituale di Paolo Cocco
La frase scelta dalla famiglia per annunciare l’ultimo saluto a Paolo, “Paolo ora voli libero nel cielo”, racchiude l’essenza del suo spirito indomito e della sua sete di avventura. Paolo ha vissuto la sua vita con passione e coraggio, inseguendo i suoi sogni e mettendosi alla prova con le sfide più difficili. La sua scomparsa ci invita a riflettere sul valore della vita, sull’importanza di seguire le proprie passioni e sull’eredità che lasciamo dietro di noi. Paolo Cocco ha lasciato un’eredità di amore, impegno e generosità, che continuerà a ispirare la comunità di Fara San Martino e tutti coloro che lo hanno conosciuto.
Amici lettori, la storia di Paolo Cocco ci tocca nel profondo, ricordandoci la fragilità della vita e la forza dello spirito umano. Nel mondo dell’alpinismo, la preparazione e la conoscenza del territorio sono fondamentali per affrontare le sfide della montagna in sicurezza. Una nozione base da tenere sempre a mente è l’importanza di valutare attentamente le condizioni meteorologiche e del terreno prima di intraprendere qualsiasi escursione.
Ma la storia di Paolo ci invita anche a una riflessione più profonda. L’alpinismo non è solo una sfida fisica, ma anche un’esperienza interiore che ci mette a confronto con i nostri limiti e le nostre paure. Una nozione avanzata da considerare è come l’alpinismo possa essere visto come una metafora della vita stessa, un percorso fatto di ostacoli e difficoltà, ma anche di soddisfazioni e conquiste.
Vi invito a riflettere su come possiamo onorare la memoria di Paolo Cocco, vivendo le nostre vite con passione e coraggio, e impegnandoci a costruire un mondo migliore per le generazioni future.







