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- Mirko Rizzi ha completato l'Everesting scalando per 146 volte la salita del Belfuggito, raggiungendo un dislivello di oltre 8848 metri.
- L'impresa è durata 11 ore e 25 minuti, partendo da una temperatura di 4 gradi e concludendosi dopo le 18:00.
- Rizzi ha trovato ispirazione nell'impresa di Nicolò Castelli, realizzata il 29 settembre 2024, dopo aver affrontato una debilitante mononucleosi.
L’Impresa Ciclistica di Mirko Rizzi
Il 23enne Mirko Rizzi, originario di Casale, ha compiuto un’impresa notevole nel mondo del ciclismo, emulando l’ascesa all’Everest attraverso una sfida chiamata “Everesting”. Questa prova, molto popolare tra i ciclisti, consiste nel ripetere la salita di un determinato tratto stradale fino a raggiungere un dislivello positivo pari o superiore a 8848 metri, l’altitudine della vetta più alta del mondo.
Rizzi ha scelto per la sua impresa la salita del Belfuggito, un percorso di 770 metri con una pendenza media del 7,9%, situato sui colli banini. Ha ripetuto questa salita per ben 146 volte, coprendo una distanza totale di 238 km, incluse le discese, in un tempo di 11 ore e 25 minuti. Partito alle 6:20 del mattino con una temperatura di 4 gradi e avvolto nella nebbia, ha concluso la sua sfida dopo le 18:00, superando quota 9000 metri per completare la sua personale scalata dell’Everest, tenendo conto delle pause necessarie per alimentarsi e cambiarsi, data la notevole escursione termica della giornata.
La Genesi di un Sogno
L’idea di questa impresa è nata un anno prima, quando Rizzi ha assistito e supportato Nicolò Castelli nel suo tentativo di Everesting sulla salita della Capra, completato il 29 settembre 2024. In precedenza, anche Claudio Rizzotto aveva portato a termine questa sfida, sebbene su un percorso in salita situato in Puglia. Mirko, all’epoca fermo a causa di una mononucleosi debilitante, ha trovato ispirazione nell’impresa di Castelli, promettendo a sé stesso di emularlo in futuro.

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- 🤔 Ma siamo sicuri che questa 'sfida' sia davvero utile......
- ⛰️ Everesting come metafora della vita: scalare montagne interiori......
Dettagli Tecnici e Logistici dell’Impresa
L’impresa di Rizzi non è stata solo una prova di forza fisica, ma anche di strategia e resistenza mentale. La scelta del Belfuggito, con la sua pendenza costante, ha permesso a Mirko di mantenere un ritmo regolare, ottimizzando l’energia e minimizzando lo stress muscolare. La gestione dell’alimentazione e dell’idratazione è stata cruciale per mantenere alta la performance durante le oltre undici ore di sforzo continuo. Anche l’abbigliamento, adeguato alle variazioni climatiche della giornata, ha giocato un ruolo importante nel comfort e nella performance dell’atleta.
Oltre la Sfida: Un Simbolo di Determinazione
L’Everesting di Mirko Rizzi non è solo un’impresa sportiva, ma un simbolo di determinazione e resilienza. Dopo aver superato le difficoltà causate dalla mononucleosi, Mirko ha trasformato un momento di debolezza in un’opportunità per mettersi alla prova e superare i propri limiti. La sua storia è un esempio di come la passione e la perseveranza possano portare al raggiungimento di obiettivi ambiziosi, ispirando altri a non arrendersi di fronte alle sfide della vita.
Riflessioni Finali: L’Everesting come Metafora della Vita
L’impresa di Mirko Rizzi ci offre spunti di riflessione sul significato della sfida e della perseveranza. L’Everesting, con la sua ripetitività e la sua richiesta di resistenza fisica e mentale, può essere vista come una metafora della vita stessa, fatta di ostacoli da superare e di obiettivi da raggiungere. Una nozione base di alpinismo ci insegna che la preparazione fisica e mentale sono fondamentali per affrontare le difficoltà in montagna, così come nella vita. Una nozione avanzata ci ricorda che la gestione delle risorse, sia fisiche che mentali, è cruciale per raggiungere il successo in qualsiasi impresa.
La storia di Mirko ci invita a riflettere su come trasformare le difficoltà in opportunità, e su come la determinazione e la passione possano aiutarci a superare i nostri limiti e a raggiungere i nostri obiettivi. Ci spinge a chiederci: quali sono le nostre “montagne” da scalare? E come possiamo prepararci al meglio per affrontare le sfide che ci attendono?







