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- Nella notte tra il 26 e il 27 dicembre 2025, una frana ha colpito Pisogne, in provincia di Brescia, bloccando la strada per le frazioni montane.
- Nonostante la violenza dell'evento, l'immediata mobilitazione dei soccorsi, inclusi i nuclei Sapr e Speleo alpino fluviale, ha scongiurato il coinvolgimento di persone.
- I geologi hanno individuato una profonda crepa nella parete rocciosa, evidenziando la potenziale instabilità del versante e la necessità di interventi di messa in sicurezza.
Un Miracolo Scampato
La notte tra il 26 e il 27 dicembre 2025, un evento franoso di notevoli dimensioni ha colpito la zona di Pisogne, in provincia di Brescia, precisamente lungo la strada che collega il paese alle frazioni montane di Palot, Fraine e Sonvico. L’episodio, avvenuto tra la mezzanotte e l’una, è stato preceduto da un boato che ha allarmato i residenti, preludio al distacco di una consistente porzione del versante montuoso.
La frana ha generato una colata di detriti che ha invaso la carreggiata, superando le barriere protettive e il tunnel paramassi, e riversandosi a valle. Nonostante la violenza dell’evento, si è miracolosamente scongiurato il coinvolgimento di persone, evitando così conseguenze ben più gravi.
Mobilitazione Immediata e Valutazione dei Danni
Immediatamente dopo l’allarme, un’ampia squadra di soccorso, composta dai vigili del fuoco, inclusi i nuclei Sapr (Sistema aeromobili a pilotaggio remoto) e Speleo alpino fluviale, dai volontari della protezione civile e dai carabinieri, si è attivata per escludere la presenza di persone coinvolte. L’utilizzo di droni e unità cinofile ha permesso di effettuare una ricognizione accurata dell’area interessata, confermando l’assenza di vittime.
Con le prime luci dell’alba, i geologi del Comune hanno avviato i sopralluoghi per valutare l’entità dei danni e individuare le cause del dissesto. L’ispezione ha rivelato la presenza di una profonda crepa nella parete rocciosa sovrastante la strada, indicando una potenziale instabilità del versante.

- 🙏 Miracolo scampato! Ottimo lavoro dei soccorritori che......
- 😡 Inaccettabile! Bisogna fare di più per prevenire......
- 🤔 E se la frana fosse un monito? Forse dovremmo......
Interventi Complessi e Prospettive Future
Il sindaco Federico Laini ha sottolineato la complessità dell’intervento, che richiederà una serie di fasi coordinate. In primo luogo, sarà necessario mettere in sicurezza il versante montuoso, rimuovendo il materiale instabile e prevenendo ulteriori smottamenti. Successivamente, si procederà alla pulizia della strada e alla ricostruzione del tunnel paramassi e delle protezioni divelte.
Al fine di garantire la continuità dei collegamenti con le frazioni montane, è stata individuata una viabilità alternativa attraverso Passabocche, sebbene ciò comporterà un allungamento del percorso. Le autorità locali sono impegnate a ridurre al minimo i disagi per la popolazione, monitorando costantemente la situazione e coordinando gli interventi necessari.
Riflessioni sulla Fragilità del Territorio Montano
L’evento franoso di Pisogne pone l’accento sulla vulnerabilità del territorio montano e sulla necessità di investire in opere di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico. La manutenzione delle infrastrutture esistenti, il monitoraggio costante dei versanti e la pianificazione territoriale oculata rappresentano strumenti fondamentali per proteggere le comunità che vivono in queste aree.
Un Passo Avanti nella Consapevolezza del Rischio Idrogeologico
Eventi come la frana di Pisogne ci ricordano la forza inesorabile della natura e la nostra responsabilità nel convivere con essa. La montagna è un ambiente dinamico e fragile, soggetto a trasformazioni continue. Comprendere i processi geologici che la modellano è fondamentale per prevenire disastri e proteggere le vite umane.
Dal punto di vista alpinistico, la stabilità dei versanti è un fattore cruciale per la sicurezza delle ascensioni. Conoscere la geologia della montagna, individuare le zone a rischio e valutare le condizioni meteorologiche sono competenze essenziali per ogni alpinista consapevole. Un approccio avanzato prevede l’utilizzo di tecnologie di monitoraggio remoto, come i droni e i sensori, per rilevare precocemente segnali di instabilità e prevenire incidenti.
Questa consapevolezza ci invita a riflettere sul nostro rapporto con la montagna, a rispettarne i limiti e a promuovere una cultura della prevenzione e della sicurezza. Solo così potremo continuare a godere delle sue meraviglie, preservandola per le generazioni future.







