Comuni montani: la revisione che potrebbe cambiare il futuro delle aree interne

È in corso una revisione dei criteri per la classificazione dei comuni montani, un tema di cruciale importanza per la gestione e lo sviluppo di questi territori. La Commissione Politiche per la Montagna della Conferenza delle Regioni si è riunita in videoconferenza il 24 dicembre 2025 per discutere le proposte in merito.

L’iniziativa Abruzzese come punto di partenza

L’assessore della Valle d’Aosta, Leonardo Lotto, presidente della Commissione, ha evidenziato come l’iniziativa presentata dalla Regione Abruzzo rappresenti una solida base di partenza per la proposta che le Regioni presenteranno al Ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli. Questa iniziativa mira a superare le problematiche legate all’attuale classificazione, ponendo le fondamenta per un sistema più equo e rispondente alle reali esigenze dei territori montani. L’assessore regionale abruzzese Roberto Santangelo ha espresso soddisfazione per l’unità di intenti con cui si sta affrontando la questione, sottolineando come l’Abruzzo abbia saputo individuare la strada giusta per superare l’attuale assetto del DPCM e avvicinarsi sempre più alle esigenze di territori diversi tra loro, senza penalizzare nessuno.

Le sfide della classificazione dei comuni montani

La classificazione dei comuni montani è un tema complesso, poiché questi territori presentano caratteristiche molto diverse tra loro. L’obiettivo della revisione è quello di creare un sistema che tenga conto di queste diversità, garantendo al contempo un’equa distribuzione delle risorse e un sostegno adeguato allo sviluppo di questi territori. La revisione dei criteri di classificazione dei comuni montani rappresenta una sfida importante per la politica regionale e nazionale. È necessario trovare un equilibrio tra le diverse esigenze dei territori montani, garantendo al contempo un’equa distribuzione delle risorse e un sostegno adeguato allo sviluppo di questi territori.

Le implicazioni per il Gran Sasso e l’Abruzzo

Parallelamente alla discussione sulla classificazione dei comuni montani, si segnala la vicenda di una persona dispersa sul Gran Sasso, con un appello da parte della sorella per un maggiore supporto alle associazioni private nelle ricerche. Questo evento tragico evidenzia le difficoltà e i rischi legati alla frequentazione della montagna, soprattutto in condizioni climatiche avverse. Inoltre, si segnala l’entrata in servizio all’Aquila dei primi 5 autobus elettrici acquistati con fondi PNRR, un segnale positivo per la mobilità sostenibile in un territorio montano. Altri eventi degni di nota includono la riapertura del ponte “del Conad” a Montorio, la disponibilità di un totem turistico a Fonte Cerreto e iniziative a sostegno dei minori e della cultura in diverse località abruzzesi.

Verso una nuova era per i comuni montani

La revisione dei criteri per la classificazione dei comuni montani rappresenta un’opportunità per ripensare le politiche di sviluppo di questi territori, valorizzandone le specificità e promuovendo la sostenibilità ambientale e sociale. L’iniziativa abruzzese, con il suo approccio inclusivo e orientato alle esigenze dei territori, può rappresentare un modello per altre regioni e per il governo nazionale. L’obiettivo è quello di creare un futuro in cui i comuni montani possano prosperare, offrendo opportunità di lavoro e di vita ai propri abitanti e contribuendo alla ricchezza e alla diversità del nostro Paese.

Riflessioni conclusive: Oltre la Classificazione, un Futuro per la Montagna

La discussione sulla classificazione dei comuni montani non è solo una questione burocratica, ma tocca il cuore dello sviluppo e della sopravvivenza di questi territori. È fondamentale che la politica sappia ascoltare le esigenze delle comunità montane, valorizzandone le specificità e promuovendo la sostenibilità ambientale e sociale.

Amici appassionati di montagna, riflettiamo un attimo. Quando parliamo di “comune montano”, cosa intendiamo veramente? Non è solo un’etichetta, ma un insieme di sfide e opportunità uniche. Una nozione base da tenere sempre a mente è che la montagna è un ecosistema fragile, che richiede una gestione attenta e sostenibile. Una nozione più avanzata è che lo sviluppo dei territori montani non può prescindere dalla valorizzazione delle risorse locali, dalla promozione del turismo responsabile e dalla creazione di opportunità di lavoro per i giovani.

E ora, una riflessione personale: cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo, per sostenere le comunità montane? Forse scegliere di trascorrere le nostre vacanze in montagna, acquistando prodotti locali e sostenendo le attività del territorio. Forse informarci sulle problematiche che affliggono questi territori e far sentire la nostra voce. Forse, semplicemente, guardare la montagna con occhi nuovi, consapevoli della sua bellezza e della sua fragilità.