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- Il 23 dicembre 2025, le montagne lecchesi si sono illuminate per le tradizionali fiaccolate dell'Antivigilia, attirando una partecipazione straordinaria grazie al clima mite.
- Sul Monte Cornizzolo, la Società Escursionisti Civatesi e il Gruppo Alpini di Civate hanno celebrato la 26ª edizione della fiaccolata, devolvendo il ricavato in beneficenza.
- Nei quartieri di Belledo e Germanedo a Lecco, si è tenuto il 28° incontro natalizio del Gruppo Alpini Monte Resegone, culminando al Santuario della Rovinata.
La sera del 23 dicembre 2025, le montagne attorno a Lecco si sono trasformate in un palcoscenico di luci e tradizioni, grazie alle suggestive fiaccolate dell’Antivigilia di Natale. Un evento che, più che una semplice ricorrenza, rappresenta un vero e proprio rito collettivo, un modo per la comunità di annunciare l’arrivo del Natale attraverso un linguaggio antico e profondamente radicato nel territorio. La partecipazione è stata straordinaria, favorita da un clima particolarmente mite, superando le aspettative degli organizzatori.
Le scie luminose, serpeggiando lungo i pendii del San Martino, del Cornizzolo e del Moregallo, hanno creato uno spettacolo mozzafiato, un’immagine che ha saputo catturare l’essenza del legame indissolubile tra la gente di Lecco e le sue montagne. L’evento ha coinvolto gruppi alpini, associazioni, sezioni del CAI e numerosi volontari, che hanno animato diversi punti del territorio con iniziative uniche e sentite.

Dalle Vette ai Sentieri: Un Mosaico di Iniziative e Devozione
Sul Monte Cornizzolo, la Società Escursionisti Civatesi e il Gruppo Alpini di Civate hanno dato vita alla 26ª edizione della fiaccolata, con partenze da diversi punti in quota. Il programma prevedeva la celebrazione della messa presso la Chiesetta degli Alpini e un momento conviviale al Rifugio Marisa Consigliere, il cui ricavato sarà devoluto a opere di beneficenza. A Ballabio, il Club Alpino Italiano ha scortato gli escursionisti verso la Baita di Bongio, mentre sul San Martino, il Gruppo Alpini Monte Medale Rancio e Laorca ha condotto i partecipanti alla piccola cappella bianca per la funzione religiosa serale.
A Pescate, la tradizionale salita a San Michele è stata accompagnata dalla distribuzione di trippa, il cui ricavato è stato destinato all’hospice Il Nespolo di Airuno. A Vercurago, la fiaccolata ha raggiunto la Chiesa della Valletta di Somasca per la celebrazione officiata da Padre Enrico Corti. Per quanto riguarda Lecco, i quartieri di Belledo e Germanedo si sono uniti per la 28° incontro natalizio del Gruppo Alpini Monte Resegone, concludendo il percorso al Santuario della Rovinata con un momento di convivialità presso la baita.
- Che bello vedere così tanta gente unita! 😍 Le tradizioni......
- Ma tutte queste fiaccolate non inquinano troppo? 🤔 Bisogna......
- Davvero interessante l'evoluzione dell'alpinismo verso la sostenibilità... 🌍...
Luci sulla Roccia: Alpinismo e Tradizione si Incontrano
Il Monte Magnodeno ha ospitato la “trippata dell’Anta”, mentre sulla parete del Medale, giovani alpinisti e alpini di Rancio e Laorca hanno illuminato la via Cassin e la ferrata, creando uno spettacolo suggestivo e inedito. A Malgrate, l’atmosfera delle celebrazioni è stata arricchita dalle melodie degli zampognari, mentre a Valmadrera, sono state illuminate la Cresta Osa del Moregallo e la ferrata del Corno Rat, quest’ultima con il prezioso supporto dei tecnici del CNSAS.
Numerose le iniziative anche a Mandello del Lario, dove si è accesa la cometa sul Manavello; ad Airuno, con la processione lungo il sentiero verso Aizurro; e a Galbiate, dove il Monte Barro ha ospitato un raduno con messa, vin brulé e una passeggiata notturna. Ogni iniziativa, pur nella sua specificità, ha contribuito a creare un’atmosfera di festa e condivisione, rafforzando il legame tra la comunità e il suo territorio.
Un Patrimonio di Emozioni: L’Antivigilia, un Rito che Si Rinnova
Fiaccole, luci, preghiera e convivialità: elementi semplici che, combinati insieme, danno vita a qualcosa di unico e speciale. L’Antivigilia a Lecco si conferma, anno dopo anno, un evento capace di andare oltre la semplice tradizione, diventando un vero e proprio patrimonio di gesti e partecipazione. Un’occasione per riscoprire il valore della comunità, della condivisione e del legame con la montagna, elementi che costituiscono l’identità profonda del territorio lecchese.
Quest’anno, più che mai, le fiaccolate dell’Antivigilia ci ricordano l’importanza di preservare le nostre tradizioni e di tramandarle alle future generazioni. Un invito a riscoprire il valore del silenzio, della contemplazione e della connessione con la natura, elementi essenziali per ritrovare un equilibrio interiore e per affrontare le sfide del futuro con rinnovata energia.
Amici appassionati di montagna, riflettiamo un attimo su quanto abbiamo letto. Le fiaccolate dell’Antivigilia sono un esempio lampante di come la montagna possa unire le persone, creando un senso di appartenenza e di identità. La montagna non è solo un luogo fisico, ma anche un simbolo di valori come la solidarietà, il rispetto per la natura e la condivisione.
Se vogliamo approfondire, possiamo considerare come l’alpinismo moderno stia evolvendo verso forme di esplorazione più sostenibili e rispettose dell’ambiente. L’utilizzo di materiali ecocompatibili, la riduzione dell’impatto ambientale delle spedizioni e la promozione di un turismo responsabile sono solo alcuni esempi di come l’alpinismo possa contribuire alla salvaguardia delle nostre montagne.
Pensiamoci: cosa possiamo fare noi, nel nostro piccolo, per contribuire a preservare questo patrimonio? Magari partecipare attivamente alle iniziative locali, sostenere le associazioni che si occupano della tutela dell’ambiente montano, o semplicemente adottare comportamenti più consapevoli durante le nostre escursioni. Ogni piccolo gesto può fare la differenza.







