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- A un anno dalla scomparsa di Gioachino Gobbi, si celebra la sua eredità di passione e impegno per la montagna e lo sport.
- La Federazione Italiana di Skyrunning (FISky) è attivamente impegnata nel sostegno al movimento giovanile, con iniziative per rendere lo skyrunning più accessibile.
- Nel 2024, la FISky ha registrato un incremento del 300% dei tesserati negli ultimi tre anni, evidenziando il crescente interesse verso lo skyrunning, in particolare tra i giovani.
Eredità sportiva e nuove sfide per la corsa in montagna italiana
Dopo un anno senza Gioachino Gobbi: eredità sportiva e nuove sfide per la corsa in montagna italiana
Ricordo di Gioachino Gobbi: un’eredità tra impresa e passione
Il 20 novembre 2025 segna il primo anniversario della scomparsa di Gioachino Gobbi, figura poliedrica che ha lasciato un segno indelebile nel tessuto economico e culturale di Courmayeur e della Valle d’Aosta. Gobbi non è stato solo un imprenditore di successo, capace di risollevare le sorti del prestigioso marchio Grivel, ma anche un appassionato sostenitore della montagna e delle sue tradizioni. La sua scomparsa ha lasciato un vuoto profondo in quanti lo conoscevano e ne apprezzavano la visione e l’impegno.
Sebbene non si possa definire un atleta professionista nel senso stretto del termine, Gioachino Gobbi ha incarnato l’essenza dello spirito montano, vivendo la montagna in prima persona e promuovendone i valori. La sua conoscenza profonda del territorio, la sua passione per la storia locale e il suo amore per lo sport lo hanno reso un punto di riferimento per la comunità. Il suo contributo alla corsa in montagna, seppur indiretto, è stato significativo, soprattutto per il sostegno offerto ai giovani talenti e per la valorizzazione del territorio come luogo ideale per la pratica sportiva.
Numerose sono le testimonianze di chi lo ha conosciuto che ne sottolineano la generosità e la disponibilità. Gobbi era sempre pronto a dare una mano, a incoraggiare i giovani atleti e a sostenere le iniziative locali. Il suo impegno non si limitava al ruolo di sponsor, ma si concretizzava in una partecipazione attiva e appassionata alla vita della comunità. La sua eredità, dunque, non è solo materiale, ma anche e soprattutto morale, un invito a riscoprire i valori autentici della montagna e a vivere lo sport come un’esperienza formativa e di crescita personale.
Marco Rossi, guida alpina e appassionato di corsa in montagna, ricorda: “Gioachino era un faro per tutti noi. La sua energia era contagiosa e la sua fiducia ci ha consentito di attuare progetti di grande importanza per lo sviluppo dello sport tra i ragazzi.” La sua figura resta un esempio di come la passione per il proprio territorio possa tradursi in azioni concrete a sostegno della comunità e delle nuove generazioni.

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Lo stato attuale della corsa in montagna in Italia: tra crescita e sfide
La corsa in montagna italiana sta vivendo un periodo di grande fermento, con un numero sempre maggiore di appassionati e un livello agonistico in costante crescita. Le competizioni si moltiplicano su tutto il territorio nazionale, attirando atleti di ogni età e livello, attratti dalla sfida di confrontarsi con la natura e con i propri limiti. Tuttavia, questa crescita impone anche delle riflessioni e delle sfide da affrontare, soprattutto per quanto riguarda il sostegno al movimento giovanile e la promozione di uno sport sano e accessibile a tutti.
Il settore giovanile rappresenta il futuro della corsa in montagna italiana. È fondamentale investire sui giovani talenti, offrendo loro la possibilità di allenarsi con tecnici qualificati, di partecipare a competizioni di alto livello e di crescere in un ambiente sano e stimolante. La Federazione Italiana di Skyrunning (FISky) è impegnata in prima linea per sostenere il movimento giovanile, promuovendo iniziative a favore dei giovani atleti e lavorando per rendere lo skyrunning più accessibile a tutti.
Nonostante gli sforzi compiuti, permangono delle difficoltà. Molte famiglie si trovano a sostenere costi elevati per permettere ai figli di praticare questo sport, e spesso mancano strutture adeguate e tecnici qualificati sul territorio. È necessario un impegno maggiore da parte delle istituzioni e delle società sportive per garantire a tutti i giovani la possibilità di avvicinarsi alla corsa in montagna e di coltivare il proprio talento.
Un esempio positivo è rappresentato dalla Frasassi SkyRace, che nel 2025 ha ospitato il Campionato Italiano Giovanile FISky. Questa competizione ha offerto ai giovani atleti la possibilità di mettersi in mostra e di confrontarsi con i migliori a livello nazionale, rappresentando un’importante vetrina per il movimento giovanile. Il successo di questa manifestazione dimostra come sia possibile valorizzare il talento dei giovani e promuovere la corsa in montagna come sport accessibile a tutti.
Nel 2024, i dati della FISky hanno evidenziato un incremento notevole dei tesserati, con un aumento del 300% negli ultimi tre anni. Questo dato testimonia il crescente interesse verso lo skyrunning, soprattutto tra i giovani, e conferma la necessità di investire ulteriormente in questo settore. L’obiettivo è quello di creare un movimento solido e duraturo, in grado di formare i campioni del futuro e di promuovere i valori dello sport e della montagna.
Interviste ai protagonisti: prospettive per il futuro
Per comprendere meglio lo stato attuale della corsa in montagna italiana e le prospettive per il futuro, abbiamo raccolto le testimonianze di alcuni protagonisti del settore. Le loro parole ci offrono una visione privilegiata sulle sfide da affrontare e sulle opportunità da cogliere per garantire un futuro roseo a questa disciplina.
Elena Bianchi, responsabile del settore giovanile della FISky, sottolinea l’importanza di investire sui giovani: “Il movimento giovanile è in crescita, ma dobbiamo fare di più per sostenerlo. Abbiamo bisogno di investire nella formazione dei tecnici, di creare delle strutture adeguate e di aiutare le famiglie, che spesso si sobbarcano costi importanti per permettere ai figli di praticare questo sport. Stiamo lavorando per rendere lo skyrunning più accessibile a tutti, promuovendo la pratica sportiva nelle scuole e creando dei centri di avviamento allo skyrunning in tutte le regioni italiane. Il nostro obiettivo è quello di creare un ambiente favorevole alla crescita dei giovani talenti, offrendo loro la possibilità di realizzare il loro sogno.”
Fabio Meraldi, presidente della FISky, evidenzia il boom di popolarità dello skyrunning tra i giovani: “Lo skyrunning sta vivendo un boom di popolarità tra i giovani, e questo è un segnale molto positivo per il futuro della corsa in montagna italiana. Il numero di tesserati è triplicato negli ultimi tre anni, e le gare sono sempre più partecipate. Tuttavia, dobbiamo essere consapevoli che questa crescita comporta anche delle responsabilità. Dobbiamo garantire la sicurezza degli atleti, promuovere uno sport sano e rispettoso dell’ambiente e valorizzare il territorio come risorsa preziosa. Stiamo lavorando per creare un sistema di certificazione per i percorsi di skyrunning, per garantire che siano adatti alle diverse capacità degli atleti e per minimizzare l’impatto ambientale.”
Giulia Rossi, giovane promessa della corsa in montagna, condivide la sua passione per questo sport: “Ho iniziato a correre in montagna da quando ero piccola, seguendo le orme dei miei genitori. All’inizio era solo un gioco, ma poi ho scoperto la passione per la competizione e la voglia di mettermi alla prova. La corsa in montagna mi ha insegnato a superare i miei limiti, a non mollare mai e a rispettare la natura. Il mio sogno è quello di partecipare alle Olimpiadi e di vincere una medaglia per l’Italia.”
Queste testimonianze ci offrono una visione completa e articolata dello stato attuale della corsa in montagna italiana e delle prospettive per il futuro. È necessario un impegno congiunto da parte delle istituzioni, delle società sportive e degli atleti per garantire un futuro roseo a questa disciplina, valorizzando il talento dei giovani, promuovendo uno sport sano e accessibile a tutti e tutelando il patrimonio naturalistico del nostro paese.
Un futuro di passione e impegno per la corsa in montagna
A un anno dalla sua scomparsa, l’eredità di Gioachino Gobbi continua a ispirare quanti amano la montagna e lo sport. Il suo esempio ci ricorda l’importanza di valorizzare il territorio, di promuovere la pratica sportiva e di trasmettere la passione alle nuove generazioni. La corsa in montagna italiana ha bisogno di figure come Gobbi, capaci di unire passione, impegno e visione per costruire un futuro solido e duraturo.
Il movimento giovanile rappresenta il cuore pulsante della corsa in montagna italiana, e il suo sviluppo è fondamentale per garantire un futuro roseo a questa disciplina. Investire sui giovani talenti, offrire loro la possibilità di allenarsi con tecnici qualificati e di partecipare a competizioni di alto livello è un imperativo per le istituzioni, le società sportive e tutti coloro che amano la montagna e lo sport.
La corsa in montagna, oltre a essere una disciplina sportiva, rappresenta un’occasione per riscoprire i valori autentici della montagna, per vivere un’esperienza formativa e di crescita personale e per valorizzare il territorio come risorsa preziosa. L’impegno di tutti è necessario per garantire che questo sport possa continuare a crescere e a ispirare le nuove generazioni.
Dal punto di vista delle notizie e degli approfondimenti su montagna e alpinismo, è essenziale comprendere come la preparazione fisica e la conoscenza del territorio siano cruciali per affrontare in sicurezza le sfide della corsa in montagna. Una nozione base è l’importanza dell’allenamento specifico per il dislivello e la capacità di gestire lo sforzo in quota. A un livello più avanzato, è fondamentale conoscere le tecniche di orientamento e sopravvivenza in montagna, oltre che saper interpretare le condizioni meteorologiche e valutare i rischi ambientali. Questi aspetti, uniti a una profonda consapevolezza dei propri limiti, sono fondamentali per vivere la montagna in modo responsabile e sicuro.
La corsa in montagna, come ogni attività sportiva, ci mette di fronte ai nostri limiti e alle nostre paure. Ci insegna a superare gli ostacoli, a non mollare mai e a credere in noi stessi. Ci ricorda che la montagna è un ambiente meraviglioso, ma anche insidioso, e che è fondamentale rispettarla e conoscerla per poterla vivere in sicurezza e in armonia. Riflettiamo su questo e cerchiamo di trasmettere questi valori alle nuove generazioni, affinché possano amare la montagna e lo sport come Gioachino Gobbi ha saputo fare.
- Articolo del CAI sulla figura di Gobbi e il suo impatto su Grivel.
- Pagina del sito delle Guide Alpine Ossola Macugnaga dedicata a Mauro Rossi.
- Pagina ufficiale Grivel, per approfondire la storia e l'impatto di Gobbi sull'azienda.
- Aggiornamenti e notizie ufficiali dal laboratorio Grivel, utili per approfondire l'azienda.






