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Everest: Jim Morrison riscrive la storia con una discesa mozzafiato

A 50 anni, Jim Morrison realizza la prima discesa con gli sci del Canalone Hornbein, onorando la memoria di Hilaree Nelson e aprendo nuovi orizzonti nell'alpinismo estremo.
  • Il 15 ottobre 2025, Jim Morrison è diventato il primo a sciare la parete nord dell'Everest attraverso il Canalone Hornbein.
  • Morrison ha impiegato 4 ore e 5 minuti per discendere il pendio ghiacciato a 50 gradi, come riportato da National Geographic.
  • Durante la discesa, Morrison ha dovuto superare una strettoia del canalone, scendendo in corda doppia per circa 200 metri.
  • Morrison ha sparso le ceneri della sua compagna Hilaree Nelson, scomparsa tragicamente tre anni prima, conferendo all'impresa un significato ancora più profondo.
  • La discesa è stata filmata da Jimmy Chin e Chai Vasarhelyi, i registi del documentario premio Oscar Free Solo, per un documentario intitolato Everest North.
  • Il Canalone Hornbein era stato affrontato sciisticamente solo poche volte, l'ultima salita risaliva al lontano 1991.

L’alpinista Jim Morrison realizza una discesa storica dall’Everest

L’alpinista statunitense Jim Morrison, all’età di 50 anni, ha compiuto un’impresa storica il 15 ottobre 2025, diventando la prima persona a sciare la parete nord dell’Everest attraverso il leggendario Canalone Hornbein, una delle linee più impegnative e ambite del mondo. Questa discesa rappresenta un punto di svolta nell’alpinismo moderno e nello sci estremo, unendo audacia tecnica, preparazione meticolosa e una profonda connessione emotiva con la montagna e la sua storia.

La conquista della vetta e l’omaggio a Hilaree Nelson

Morrison ha raggiunto la vetta dell’Everest alle 12:45 ora locale, dopo sei settimane e mezza di permanenza sulla montagna e un’estenuante spinta finale. Insieme a lui, altri 11 alpinisti, tra cui figure di spicco come Jimmy Chin, Erich Roepke e Pemba Sharwa Sherpa, hanno condiviso l’emozione della conquista. Partendo dalla base settentrionale in Cina, l’equipe ha percorso il ghiacciaio Rongbuk centrale fino ai piedi dell’imponente parete nord, per poi scalarla direttamente fino all’ingresso del Canalone Hornbein, che si trova a 8.848 metri di altezza.

Dopo le foto di rito in vetta, Morrison ha compiuto un gesto profondamente commovente: ha sparso le ceneri della sua amata compagna, Hilaree Nelson, scomparsa tragicamente tre anni prima durante un’ascensione sul Manaslu. Questo momento ha conferito all’impresa un significato ancora più profondo, trasformandola in un tributo alla memoria di una persona cara e in un simbolo di resilienza e determinazione.

Cosa ne pensi?
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  • Un'impresa rischiosa... 🤔 Forse ha sottovalutato i pericoli della montagna......
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La discesa da brivido lungo il Canalone Hornbein

Mentre il resto della squadra intraprendeva la discesa tramite le corde fisse, Morrison si è apprestato alla sua storica discesa lungo il percorso più diretto e scosceso della montagna più alta del mondo.

Secondo quanto riportato da National Geographic, lo sponsor della spedizione, Morrison ha impiegato un tempo di quattro ore e cinque minuti per discendere con estrema prudenza il pendio ghiacciato a 50 gradi.
Un ostacolo cruciale si è rivelato essere la strettoia del canalone, dove la roccia scoperta ha obbligato Morrison a togliere gli sci e a scendere in corda doppia per circa 200 metri.

Superato questo impedimento, Morrison ha riposto gli sci e ha proseguito la sua discesa fino al Campo 1, situato a 6088 metri, arrivandoci alle 19:45 dopo aver percorso in sci un dislivello complessivo di 2760 metri. La discesa è stata filmata da Jimmy Chin e Chai Vasarhelyi, i due filmmaker che nel 2018 hanno vinto un Oscar con il documentario “Free Solo”, promettendo di regalare al pubblico un’esperienza visiva mozzafiato e ricca di emozioni.

Il significato dell’impresa e le reazioni della comunità alpinistica

L’impresa di Jim Morrison ha suscitato grande entusiasmo e ammirazione nella comunità alpinistica internazionale. Andrzej Bargiel, il polacco che aveva compiuto la prima discesa sciistica della via dello Sperone Sud-Est senza ossigeno supplementare solo poche settimane prima, si è congratulato con Morrison su Instagram, definendo la sua discesa “un’impresa di un altro livello” e “il capitolo conclusivo di una storia potente”.

Il Canalone Hornbein, ritenuto una delle vie più ambite e rischiose dell’Everest, era stato affrontato sciisticamente solo poche volte da quando i leggendari alpinisti americani Thomas Hornbein e Willi Unsoeld lo avevano aperto nel 1963. L’ultima salita risaliva al lontano 1991. Nel 2001, Marco Siffredi aveva compiuto la prima discesa con lo snowboard del Canalone Norton, ma il suo tentativo di sciare il Canalone Hornbein nel 2002 si era concluso tragicamente con la sua scomparsa.

Un’eredità di ispirazione e la promessa di un documentario

L’impresa di Jim Morrison non è solo un’eccezionale performance atletica, ma anche un simbolo di coraggio, determinazione e rispetto per la montagna. La sua discesa ha dimostrato che i limiti dell’alpinismo e dello sci estremo possono essere superati con preparazione, esperienza e una profonda passione per la sfida. Il documentario “Everest North”, diretto da Jimmy Chin e Chai Vasarhelyi, promette di raccontare l’intera odissea con luci, ombre e racconti dietro le quinte, offrendo al pubblico uno sguardo inedito sulla vita di un alpinista e sulla sua relazione con la montagna più alta del mondo.

Amici appassionati di montagna, l’impresa di Morrison ci ricorda un principio fondamentale dell’alpinismo: la preparazione è tutto. Conoscere il terreno, valutare i rischi e allenarsi duramente sono elementi imprescindibili per affrontare sfide estreme.

E per chi vuole spingersi oltre, una nozione avanzata: l’importanza della gestione del rischio in alta quota. La capacità di prendere decisioni rapide e consapevoli in condizioni estreme può fare la differenza tra il successo e la tragedia.

Riflettiamo su come l’audacia e la determinazione di un singolo individuo possano ispirare un’intera comunità e spingere i confini di ciò che è possibile. La montagna, con la sua maestosità e la sua imprevedibilità, ci invita a superare i nostri limiti e a scoprire la nostra vera forza interiore.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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