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- Un giovane di soli 23 anni, marco della pietra, ha perso la vita sul monte goriane a causa di una scivolata in un canalone, evidenziando i pericoli del terreno reso insidioso dalla pioggia.
- Un uomo di 79 anni è deceduto sul monte cavallo, in alto adige, dopo essere scivolato durante un'escursione, sottolineando come anche i sentieri apparentemente facili possano nascondere insidie mortali.
- Le operazioni di soccorso hanno visto l'impiego di diverse forze, tra cui la guardia di finanza, il soccorso alpino, elicotteri e unità cinofile, dimostrando la complessità e la completezza delle operazioni di ricerca in montagna.
Giovane Vita Spezzata sul Monte Goriane
Un fine settimana segnato da lutto e dolore sulle montagne, con la perdita di due vite umane in distinti incidenti. Il primo, avvenuto sul Monte Goriane, in Friuli-Venezia Giulia, ha visto la scomparsa di Marco Della Pietra, un giovane di soli 23 anni. La tragedia si è consumata nella notte, quando il ragazzo, originario del Tarvisiano, è precipitato in un canalone mentre faceva ritorno a casa.
I suoi familiari, allarmati per la sua assenza, hanno dato l’allerta non appena è sorta l’alba. Marco si trovava sul monte, noto come il “monte dei tre confini”, per dare il suo contributo all’organizzazione della Festa dell’Amicizia. Il rientro era previsto in serata, lungo un sentiero ben conosciuto, ma il destino ha voluto diversamente. La pioggia dei giorni precedenti aveva reso il terreno insidioso, e una fatale scivolata lo ha fatto precipitare nel canalone.
Le operazioni di ricerca, coordinate dalla Sores, hanno visto l’impiego di diverse forze: la Guardia di Finanza, la stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino, l’elisoccorso regionale, un elicottero della Guardia di Finanza proveniente da Bolzano e i Vigili del Fuoco, supportati da quattro unità cinofile. Anche i soccorritori austriaci erano pronti a intervenire con due elicotteri. Il corpo del giovane è stato individuato nella tarda mattinata, a metà del percorso di discesa, non lontano dal sentiero principale. Purtroppo, per Marco non c’era più nulla da fare.
Un Anziano Perde la Vita sul Monte Cavallo
Un’altra tragedia si è consumata in Alto Adige, dove un uomo di 79 anni ha perso la vita durante un’escursione sul Monte Cavallo, sopra Vipiteno. Il settantanovenne, residente a Valdaora in Val Pusteria, stava seguendo il tracciato numero 24 quando, in un tratto particolarmente esposto, è scivolato, cadendo nel vuoto. Anche in questo caso, l’intervento del soccorso alpino nazionale e sudtirolese è stato immediato, ma vano. Gli agenti della Guardia di Finanza hanno provveduto al recupero della salma.
Questi incidenti, purtroppo, ci ricordano quanto la montagna possa essere tanto affascinante quanto pericolosa. La preparazione, la conoscenza dei percorsi e le condizioni meteorologiche sono elementi fondamentali per affrontare un’escursione in sicurezza. La montagna non perdona le imprudenze, e anche un sentiero apparentemente facile può nascondere insidie mortali.
- Che tragedia, un pensiero alle famiglie... 😔...
- Forse dovremmo limitare l'accesso a certi sentieri...? 🤔...
- La montagna non è un parco giochi... ⚠️...
Le Operazioni di Soccorso: Un Esempio di Efficienza e Dedizione
Le operazioni di soccorso messe in atto in entrambi i casi testimoniano l’efficienza e la dedizione degli uomini e delle donne che operano nel Soccorso Alpino e nelle altre forze dell’ordine. La loro prontezza e professionalità sono fondamentali per affrontare situazioni di emergenza in ambienti impervi e spesso ostili. L’impiego di elicotteri, unità cinofile e squadre di terra dimostra la complessità e la completezza delle operazioni di ricerca e soccorso in montagna.
La disponibilità dei soccorritori austriaci nel caso del Monte Goriane sottolinea l’importanza della collaborazione transfrontaliera in situazioni di emergenza. La montagna non conosce confini, e la capacità di lavorare insieme è fondamentale per garantire la sicurezza di tutti coloro che la frequentano.

Riflessioni sulla Sicurezza in Montagna: Un Imperativo per Tutti
Questi tragici eventi ci impongono una seria riflessione sulla sicurezza in montagna. La preparazione fisica e tecnica, la conoscenza del territorio e la consapevolezza dei rischi sono elementi imprescindibili per affrontare un’escursione in modo responsabile. È fondamentale informarsi sulle condizioni meteorologiche, scegliere percorsi adatti alle proprie capacità e non sottovalutare mai la montagna.
La montagna è un ambiente meraviglioso, ma anche severo e imprevedibile. Un passo falso, una distrazione o una sottovalutazione possono avere conseguenze fatali. La prudenza e il rispetto per la montagna devono essere sempre al primo posto.
Oltre il Fatto di Cronaca: Un Invito alla Consapevolezza
Amici appassionati di montagna, queste notizie ci toccano nel profondo, vero? Ci ricordano che la montagna, pur offrendoci panorami mozzafiato e sfide stimolanti, richiede sempre un approccio umile e consapevole. Una nozione base, ma fondamentale, è quella di pianificare sempre l’escursione, informandosi sulle condizioni del sentiero e del meteo. Un consiglio più avanzato è quello di imparare a leggere il territorio, riconoscendo i segnali che indicano un potenziale pericolo, come un cambiamento improvviso del vento o la presenza di nuvole minacciose.
Ma al di là delle tecniche e delle conoscenze, ciò che conta davvero è l’atteggiamento. La montagna ci invita a confrontarci con i nostri limiti, a superare le nostre paure e a riscoprire un rapporto autentico con la natura. Ci chiede rispetto, umiltà e consapevolezza. E forse, proprio in questo confronto, possiamo trovare una nuova dimensione di noi stessi.