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- Erica Covelli ha lasciato la multinazionale per diventare guida Aige, specializzandosi in escursioni con cani e offrendo un'esperienza unica a chi vuole esplorare i sentieri con i propri amici a quattro zampe.
- La cooperativa «I rais» di Dossena ha creato "CheeseMine", un progetto innovativo per stagionare formaggi nelle ex miniere, unendo tradizione e innovazione.
- Alex Sassella e Sonia Poggi, gestori del rifugio Alpe Granda, sono i custodi degli alpeggi di Madrera e Pedroria, un presidio fondamentale per la salvaguardia del territorio.
L’eco della passione risuona tra le vette orobiche, un richiamo che spinge individui e comunità a dedicarsi anima e corpo alla salvaguardia e alla valorizzazione di un territorio tanto aspro quanto generoso. Storie di vita che si intrecciano con la montagna, scelte coraggiose che testimoniano un amore profondo per la natura e le tradizioni.
Nuove Vocazioni tra le Cime
Erica Covelli, ad esempio, ha abbandonato la sicurezza di una multinazionale per seguire il suo istinto, trasformandosi in guida Aige specializzata nell’accompagnamento di escursionisti con i loro fedeli amici a quattro zampe. Un’attività che coniuga la passione per la montagna con l’amore per gli animali, offrendo un’esperienza unica e personalizzata a chi desidera esplorare i sentieri in compagnia del proprio cane. La sua decisione rappresenta un cambio di paradigma, un invito a riscoprire un rapporto più autentico con la natura e con se stessi.
La cooperativa “I rais” di Dossena incarna un altro esempio di resilienza e di ingegno. Un gruppo di giovani ha deciso di investire nel proprio territorio, offrendo servizi essenziali alla comunità locale e promuovendo un turismo sostenibile. Il progetto “CheeseMine”, in particolare, rappresenta un’innovativa iniziativa per la stagionatura dei formaggi nelle ex miniere, unendo tradizione e innovazione in un connubio affascinante. L’idea nasce dalla volontà di recuperare un patrimonio storico e culturale, trasformandolo in un’opportunità di sviluppo economico e sociale.

Custodi di Alpeggi e Tradizioni
Alex Sassella e Sonia Poggi, gestori del rifugio Alpe Granda sopra Ardenno, sono molto più che semplici rifugisti: sono i custodi degli alpeggi di Madrera e Pedroria, un presidio fondamentale per la salvaguardia del territorio e delle sue tradizioni. Il loro lavoro quotidiano è un atto d’amore verso la montagna, un impegno costante per preservare la bellezza e l’autenticità di un ambiente unico. La loro presenza rappresenta un punto di riferimento per gli escursionisti e per gli abitanti del luogo, un simbolo di accoglienza e di ospitalità.
L’Impegno per un Ambiente Pulito
Un tema ricorrente, purtroppo, è quello dei rifiuti abbandonati lungo i sentieri di montagna. Salviettine, fazzoletti e altri oggetti inquinano un ambiente che dovrebbe essere incontaminato. Un problema che richiede una maggiore consapevolezza e un impegno concreto da parte di tutti per preservare la bellezza e la salubrità della montagna. La pulizia dei sentieri è un dovere civico, un gesto di rispetto verso la natura e verso le generazioni future.
Rifugi: Cuore Pulsante dell’Estate Orobica
La stagione dei rifugi è iniziata con grande entusiasmo, con un’affluenza significativa di visitatori e un ricco calendario di eventi. I rifugi rappresentano un punto di riferimento fondamentale per gli escursionisti, un luogo di ristoro e di accoglienza dove poter condividere esperienze e ammirare panorami mozzafiato. La loro presenza è essenziale per la fruizione sostenibile della montagna, un’opportunità per scoprire la bellezza del territorio e per vivere un’esperienza indimenticabile.
Un Futuro di Passione e Sostenibilità: Riflessioni Finali
Le storie che emergono dalle Orobie ci ricordano che la montagna non è solo un luogo fisico, ma un crogiolo di passioni, di impegno e di valori. Persone che, con il loro lavoro e la loro dedizione, contribuiscono a mantenere vivo un territorio ricco di storia e di tradizioni. La loro testimonianza è un invito a riscoprire un rapporto più autentico con la natura e con se stessi, a valorizzare le risorse locali e a promuovere un turismo sostenibile.
Amici appassionati di montagna, queste storie ci dimostrano che l’amore per le vette può tradursi in azioni concrete per la salvaguardia del territorio. Una nozione base di alpinismo è che ogni passo in montagna deve essere compiuto con consapevolezza e rispetto, minimizzando l’impatto ambientale e contribuendo alla sua conservazione.
Una nozione più avanzata riguarda la pianificazione di itinerari che tengano conto della fragilità dell’ecosistema alpino, evitando aree particolarmente sensibili e privilegiando percorsi già tracciati.
Vi invito a riflettere su come ognuno di noi può fare la propria parte per proteggere la montagna, un patrimonio inestimabile che va preservato per le generazioni future. Che si tratti di raccogliere un rifiuto abbandonato, di sostenere le attività locali o di diffondere una cultura del rispetto per l’ambiente, ogni gesto conta. La montagna è un bene comune, e la sua salvaguardia è una responsabilità condivisa.